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Juve, cosa non ha funzionato in Europa League?


© foto di Daniele Buffa/Image SportPeccato che la gara di giovedì contro il Manchester City non sia vista come una gara di cartello. Peccato soprattutto che non sia un match decisivo per il cammino della Juventus in Europa League. Perché si è arrivati a dover disputare l’ultima gara del girone eliminatorio già da sconfitti, per di più contro la squadra di Mancini e Balotelli? Com’è possibile che una squadra che in campionato ha agguantato il secondo posto e ha raggiunto i 12 risultati utili consecutivi, non sia riuscita a superare un girone tutt’altro che impossibile. Le qualificazioni di luglio avevano lasciato il gusto dolce del miele nelle bocche dei tifosi: 1-2 in casa dello Sturm Graz e all’Olimpico ci aveva pensato il solito capitan Del Piero a mettere la firma su una nuova vittoria.Una volta qualificati i bianconeri hanno cominciato una lenta discesa partita dopo partita, inanellando 5 pareggi consecutivi che non sono bastati per il passaggio ai sedicesimi. Le assenze di Aquilani e Quagliarella non possono essere le uniche spiegazioni, forse non si è creduto abbastanza nella competizione, forse non si è riusciti a gestire due gare alla settimana come si pensava nell’estate. Nessuna accusa comunque e nessun rimpianto o forse sì, comunque una piccola nostalgia salta agli occhi perché la Juventus aveva tutte le carte in regola per confermarsi nuovamente regina anche in Europa. L’anno potrebbe essere quello buono, sarà l’anno in cui i colori bianconeri potrebbero tornare a splendere e a questo punto ci si aspetta l’Italia come Paese su cui tornare a regnare.