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PIU' E MENO...


E ora, sotto con il campionato.
© foto di Daniele Buffa/Image sportSfumata anzitempo l'Europa League, la Juventus si rituffa nella corsa allo scudetto.I rimpianti per l'uscita precoce dalla ex coppa Uefa restano perché il girone non era per niente impossibile da superare. Ma dopo il pareggio di ieri con il Manchester City, il sesto in sei gare, rimane comunque qualcosa di positivo. Ed è la ventata di gioventù e buone prospettive per il futuro portata dai ragazzi lanciati da Del Neri. A cominciare da Niccolò Giannetti, in gol alla prima da titolare in campo europeo, passando per Vincenzo Camilleri, per niente a disagio come terzino destro come due settimane fa a Poznan, per arrivare a Filippo Boniperti, nipote d'arte, il cui esordio in maglia bianconera è stato l'aspetto romantico dell'ultima, gelida serata internazionale di questa stagione."La scorsa estate - analizza Beppe Marotta - abbiamo operato un rinnovamento consistente quindi era naturale avere delle difficoltà ad assemblare il gruppo. Per l'eliminazione dalla coppa, decisiva è stata proprio la fase iniziale del girone".Ora il gruppo è stato plasmato e secondo il direttore generale juventino è stata una delle chiavi della crescita della squadra."E' stato determinante - rileva Marotta - per questo darei proprio a tutto il collettivo l'Oscar di questa seconda parte di 2010. Dovendo fare il nome di un singolo, invece, direi Krasic.Milos ha destato da subito un grande interesse poi ha mostrato tutte le sue qualità. Buffon e Del Piero? Nessuno dei due è un caso. Loro e Amauri, che sta recuperando dall'infortunio, saranno protagonisti".Come protagonista vuol essere la Juve. "Sono sicuro che lo saremo fino alla fine" è il pensiero di Marotta. Il percorso é però ricco di insidie, a cominciare già da domenica a Verona, dove i bianconeri rischiano fortemente di presentarsi in grande emergenza a centrocampo. Alla squalifica di Felipe Melo, si aggiungono infatti le non perfette condizioni fisiche di Aquilani e Marchisio. L'ex romanista ha interrotto anzitempo la partitella di allenamento a causa di un leggero affaticamento ai muscoli flessori della coscia destra. La buona notizia è che gli esami clinici non hanno evidenziato lesioni, ma la sua presenza contro il Chievo resta comunque in forte dubbio. Così come quella di Marchisio, che oggi non si è allenato con i compagni ma ha effettuato un lavoro atletico in palestra per il persistere del fastidio al polpaccio destro emerso domenica scorsa nella gara con la Lazio. Per entrambi l'ultima verifica sarà fatta domani nell'allenamento di rifinitura. Certo è che al momento gli unici centrocampisti centrali a disposizione sono Sissoko e il giovane Giandonato, oltre a Salihamidzic che verrebbe adattato al ruolo.Proprio Sissoko è tra i candidati a lasciare la Juve a gennaio, finestra di mercato in cui "sfrutteremo - ribadisce Marotta - eventuali opportunità che si presenteranno, ma solo per ingaggiare giocatori più forti di quelli che abbiamo.Magari puntando su qualcuno che è deluso dalla sua attuale sistemazione. Abbiamo fatto grandi investimenti a giugno, non ce ne saranno ulteriori".