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AGNELLI: "Sto dando il massimo, ho la coscienza a posto. Del Piero e Buffon? Conta il gruppo."


 Calciopoli? Aspettiamo gli esiti, poi valuteremo azioni"
© foto di Alberto FornasariIl presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Raisport, andata in onda integralmente su Rai2 nel corso del TG Sport delle 17.50. Ecco la trascrizione completa a cura della redazione di TuttoJuve.com:Sarà un campionato che si deciderà all'ultimo secondo?"Oggi c'è molto equilibrio, abbiamo un Milan davanti che ha fatto un ottimo campionato e dietro di lui Lazio, Napoli, noi, la Roma e non dimentichiamoci l'Inter. L'Inter ha appena vinto il titolo di campione del mondo e sicuramente saprà dire la sua. La Juve guarda a se stessa, sa che ha le capacità per vincere ogni partita, noi ci guardiamo in casa e ogni volta che andiamo in campo, andiamo in campo con la voglia e la volontà di vincere".C'è stato un momento in cui ha pensato: "Accidenti, è più dura di quello che immaginavo"."No, è più dura di quello che immaginavo... no. Però è molto dura".Delneri, da estremista della democrazia del pallone, ha detto che sono tutti uguali nello spogliatoio. Eppure questa società nel suo dna ha una storia di uomini simbolo, di bandiere..."Le stelle non sarebbero stelle senza il gruppo, quindi quello che conta per noi è il gruppo".Anche se le eccezioni hanno cognomi pesanti come quelli di Del Piero e Buffon?"Non è vero. Del Piero e Buffon non sarebbero Del Piero e Buffon senza il gruppo. Dopodichè all'interno del gruppo emergerà sempre il singolo. Ma il singolo senza il gruppo non va da nessuna parte".Suo papà e suo zio sarebbero orgogliosi di questo momento e di quello che sarà il futuro prossimo?"Noi dobbiamo essere consapevoli che quello che facciamo è il massimo. Quindi quando chiedo ai ragazzi di dare il massimo in campo, lo devo chiedere anche in società e lo devo chiedere a me stesso. Io sono il primo che cerca di dare il massimo per questa società e in questo momento ho la coscienza a posto. Questo è l'insegnamento che ho avuto io in famiglia da parte di mio padre soprattutto, da parte di mia madre, e mi confronto così con la realtà".Su Calciopoli ha espresso il suo pensiero e anche la sua fiducia in più di un'occasione. Se le cose non dovessero andare secondo le sue aspettative come la prenderebbe?"Noi siamo fiduciosi, aspettiamo gli esiti. Una volta che avremo gli esiti, valuteremo le eventuali azioni".Un pensierino natalizio sull'anno che verrà?"La Juventus ha una tradizione, ha una tradizione da rispettare. Noi però usciamo da un'annata molto complessa, molto difficile e partiamo da -27 da chi ha vinto il precedente campionato. Quindi noi oggi dobbiamo veramente pensare partita dopo partita e al 30 giugno tireremo le somme".