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De Laurentiis attacca, ma nessuno se ne accorge...


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di M. LancieriIl Napoli ha rifilato tre reti alla Juve, ma il suo presidente polemizza ugualmente. Quando gli chiedono se creda nella possibilità di vincere lo Scudetto, risponde: «Assolutamente no, non possiamo vincerlo; lo scudetto lo vuole Berlusconi e farà di tutto pur di portarlo a casa. Quando ti danno il gol del pareggio in fuorigioco al novantaduesimo, che ti evita la sconfitta in casa la vuol dire lunga, sono segnali chiari; e finché rientro nelle regole del calcio, c'è ben poco che posso fare. Con lui non si può competere».Le parole sono chiarissime, soprattutto quando De Laurentiis sostiene di non essere in grado di competere, finché si rientra “nelle regole del calcio”. Come a dire che per giocarsela alla pari servirebbe “qualcosa di più”.Ci si aspetterebbe, a questo punto, un paio di reazioni. Prima di tutto, da parte della Figc. Nel 2006, per frasi dello stesso tenore fu costruito un processo che portò alla demolizione della Juve. Anche in questo caso, sembra di capire che la convinzione del patron napoletano sia di avere a che fare con un sistema di potere che non consente agli avversari di competere. E allora cosa aspetta Palazzi a chiamarlo? Le alternative sono due: De Laurentiis ha delle prove e quindi il Milan va punito severamente, oppure il presidente del Napoli ha infangato gratuitamente i rossoneri e allora bisogna punire lui.Mentre aspettavamo l’abituale reazione istantanea di Palazzi, che quando c’è da indagare su una milanese non si fa attendere più di un lustro, ci ha pensato il solito Abete a chiarire: «De Laurentiis ha fatto un pronostico, non credo fosse polemico ». Bisogna dare atto al presidente della Figc di essere un ottimo barzellettiere. De Laurentiis dice che il Milan vincerà sicuramente lo scudetto, dal momento che gli danno il gol del pareggio in fuorigioco al novantaduesimo? Non è una polemica: è un pronostico! Checco Zalone ha trovato un epigono di tutto rispetto.La seconda reazione dovrebbe arrivare, se ci fosse un minimo di coerenza, dal PM Narducci, che poco tempo fa convocò Zamparini per chiedergli spiegazioni riguardo i suoi attacchi al “sistema Moggi”. Perché, in nome della ricerca di quella verità che dovrebbe essere l’obiettivo che persegue ogni magistrato, non chiama anche De Laurentiis? Sarebbe proprio interessante scoprire quale differenza ci sia tra il ragionamento di Zamparini e quello di De Laurentiis. Anche solo per capire se dobbiamo aggiungere qualche nome illustre alla cupola moggiana.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1321