juveland

Calciopoli: Moratti, e le vostre chiamate?


 Perché il presidente dell’In­ter e Facchetti parlavano con i designatori arbi­trali e, talvolta, diretta­mente con gli arbitri. E le 'grigliate' fra Facchetti e Bergamo? Come le inquadra nelle 'vergognose' vicende del 2006?TORINO, 25 gennaio - L’opinione di Massi­mo Moratti sui fatti di Calciopoli, ribadita ieri a Coverciano, è nota da tempo e merita il rispet­to che si deve a tutte le opinioni. Ne meriteribbe un po’ di più se, oltre a ripeterla come un man­tra ogni volta che viene stimolato sull’argomen­to, aggiungesse delle spiegazioni che finora non ha mai dato. Perché per il presidente dell’In­ter siamo sempre al 2006, quando il mondo ignorava l’esistenza di intercettazioni in cui lui stesso, così come Giacin­to Facchetti parlavano con i designatori arbi­trali e, talvolta, diretta­mente con gli arbitri. Al­cune di queste telefonate sono assimilabili a quel­le che sono costate molto care alla Juventus, ci so­no delle “grigliate” fra Facchetti e Bergamo, c’è addirittura un arbitro, Bertini, che parlando con Bergamo definisce «imbarazzante» una vi­sita di Facchetti prima di Cagliari-Inter di cop­pa Italia. Moratti sape­va di queste chiamate? Come le inquadra nelle «vergognose» vicende del 2006? E perché non fa luce sui rapporti con Nucini, arbitro in atti­vità a cui l’Inter stava cercando delle attività remunerative perché lui diventasse il «cavallo di Troia» del sistema Mog­gi? In attesa che queste domande gliele ponga Palazzi, Moratti potreb­be anticipare le risposte pubblicamente. Così, per dire qualcosa di nuovo su Calciopoli, vi­sto che qualcosa di nuo­vo dal 2006 a oggi, è emerso.Guido Vaciago