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LA MEDIOCRITA' DI COBOLLI ...


© foto di Giacomo Morini"Il fatto che sia arrivato Andrea Agnelli come presidente della Juventus.. francamente non mi sembra che si debba mettere un cognome come quello degli Agnelli in una situazione di mediocrità della squadra di calcio: ci lasci un Cobolli qualsiasi, ma non ci metti un Andrea Agnelli. Se metti un Andrea Agnelli crei delle aspettative oggettive". Come abbiamo ampiamente riportato, l'ex presidente bianconero, Giovanni Cobolli Gigli, è stato il protagonista assoluto dell'ultima puntata della trasmissione televisiva Lunedì di rigore condotta da Fabio Ravezzani. La frase che apre questo articolo è stata appunto pronunciata da Cobolli stesso e assume per questo un significato particolare. S'intravede la consapevolezza, da parte della proprietà, che gli anni successivi a quel terremoto o peggio quel meteorite rappresentato da Calciopoli nell'estate del 2006, sarebbero stati mediocri. L'arrivo di un Agnelli alla presidenza, come sostenuto dalla maggior parte dei tifosi bianconeri, rappresenterebbe dunque un cambio di passo, una marcia superiore per lanciarsi a tutta birra verso un futuro degno della tradizione bianconera. Per comprendere meglio il ragionamento di Cobolli, risulta però anche necessario inquadrare  storicamente i fatti di Calciopoli intrecciandoli con le vicende della Famiglia Agnelli. Alla morte di Umberto, è mancato un forte punto di riferimento: John Elkann è stato giudicato troppo grande per assumersi immediatamente una così grande responsabilità, tanto che per diversi anni è stato sotto l'attenta guida dei "vecchi" Grande Stevens e Gabetti. I rapporti, poi, tra John e Andrea non erano certamente "idilliaci". Ne è dimostrazione quello che accadde nel maggio 2006 quando, grazie anche a Calciopoli, Elkann ha potuto portare alla Juventus un suo uomo di fiducia, Jean Claude Blanc, licenziando così la Triade. Una scelta assolutamente non condivisa da Andrea Agnelli, che durante la gestione di Giraudo e Moggi, fu sempre vicino alla squadra, tanto che non si fece vedere allo stadio facendo perdere le sue tracce. Un anno fa i cocci del vaso, grazie anche a un intenso lavoro di mediazione, sono stati rimessi assieme. I due cugini, John e Andrea, vanno a trovare la Juventus a Vinovo e, a distanza di mesi, John assume la carica di presidente di Fiat e Exor, mentre Andrea si prende in consegna la Juventus. Agnelli in poco tempo ha di fatto cancellato l'operato di Blanc impostando una nuova strategia. Non è più tempo di mediocrità, il Presidente deve rispondere alle aspettative della gente perché la Juventus, chiunque sia il presidente, ha sempre un'aspettativa oggettiva: vincere.