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Radiazione Moggi: quel parere non s'ha da dare!


di E. LoffredoGiulemanidallajuve su calico GP La FIGC ha quindi chiesto all'Alta Corte del CONI un parere su come fare per radiare o non radiare Moggi e Giraudo dopo le sentenze sportive partorite da calciopoli. Il punto tragicomico della questione è proprio questo, non come fare per procedere a radiazione, ma se poter radiare o meno!Abete e tutta la FIGC, soprattutto dopo il parere "interno" della Corte di Giustizia federale, non sanno che pesci pigliare. La radiazione fu proposta, ma mai realmente inflitta. La Corte di Giustizia federale, pensando di fare cosa gradita all'estabilishment pallonaro, trovò l'uovo di Colombo: "Ma sì, era implicita" (sic!).Allora qui ci troviamo di fronte a due alternative, primo: se una cosa è proposta non è implicita, perché la proposta abbisogna di accettazione da parte di qualcuno; secondo: se è implicita non c'è bisogno di comminarla di nuovo!La realtà dei fatti è che Abete ha paura, ha paura perché comunque agirà sbaglierà. Se "radia" Moggi e Giraudo fa felici molti, ma si espone alla reazione giudiziaria dei due; se decide di non dar corso alla "proposta", Moggi si potrebbe presentare quale scomodo ospite alle porte del calcio italiano, reclamando (giustamente) il diritto di rientrare. In questo secondo caso però saranno molti i potenti che non ci staranno e chiederanno conto ad Abete.Il presidente federale sta disperatamente cercando una scappatoia, spera di non dover esser lui a decidere come stabiliva lo statuto vigente nel 2006, ma il consiglio federale come invece stabilisce lo statuto attuale. Nel tentativo di tutelarsi, ha appunto chiesto all'Alta Corte del CONI come procedere.Ma l'Alta Corte del CONI non può e non deve assolutamente pronunciarsi sulla questione. Il perché è presto detto: l'Alta Corte è lo stesso Organo sportivo cui poi andrebbe proposto ricorso contro la radiazione (se mai qualcuno avrà il coraggio di adottarla). Pronunciandosi sulla richiesta di Abete la Corte perderebbe la propria terzietà nel probabile futuro ricorso che i radiati presenterebbero. La Corte infatti si troverebbe a dover giudicare il ricorso avendo già precostituita in sé una convinzione per fatti di cui non dovrebbe essere a conoscenza prima della presentazione (una sorta di inammissibile anticipazione del giudizio di innocenza di Abete e della Figc) . Come potrebbe l'organo giudicante affermare che non si poteva procedere a radiazione se in precedenza è giunto a opposte conclusioni in un parere preventivo riguardate gli stessi soggetti?Al CONI farebbero meglio a rispedire la patata bollente in FIGC, pronunciare parole adesso sarebbe controproducente, altri per molto meno sono stati ricusati...http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1361