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E MENO MALE CHE ERA UN OBIETTIVO!


© foto di Daniele Buffa/Image SportLa Coppa Italia, era un obiettivo concreto di questa Juve. Un obiettivo alla portata di una squadra che, dal suo stesso tecnico, viene definita "la migliore che ci sia". Partendo dal presupposto che, la "miglior squadra che ci sia" non farebbe una pessima figura come quella di stasera perdendo 2-0 in casa, ma bisogna chiedersi per quanto tempo continueranno a prenderci in giro. Si, perchè quello che riesce meglio a questo club, negli ultimi cinque anni, è proprio prendere in giro i propri tifosi. Non era, forse, anche l'Europa League un obiettivo da centrare per questa squadra? Non avevano detto, dopo il pareggio contro la Sampdoria in casa, che questa squadra non poteva competere per lo scudetto, salvo poi tornare sui propri passi ed incoraggiare i tifosi a crederci? La verità è che nemmeno loro sanno dove può arrivare questa squadra. Si tira a campare, si arriva fin dove si può... Allora, la domanda ci sorge spontanea: dove può arrivare questa Juve?Bisognerebbe chiederlo ad Andrea Agnelli. Il nuovo presidente aveva portato entusiasmo, prometteva fuochi d'artificio su tutti i fronti: da Calciopoli al mercato, la Juventus sarebbe risorta e i tifosi non avrebbero più sofferto. Era tutto troppo bello: Calciopoli 2 è lontana anni luce, se si continua di questo passo, finirà tutto in un fascicolo che sarà gettato nel primo cassonetto dei rifiuti che si trova. Rinascita? La rinascita di questa squadra sarebbe l'unico miracolo che metterebbe d'accordo la Scienza e la Chiesa. Ora come ora, se non ci fosse il nuovo stadio, che porterà introiti freschi (intorno ai 40 milioni a stagione), la Juventus farebbe la fine di un nobile caduto cui è rimasto solo l'onore che gli permette di sopravvivere. La Vecchia Signora farebbe la fine di una Cenerentola che non troverà mai più la sua scarpa. Un po' quello che è successo al Nottingham Forest, un tempo leggendaria squadra inglese, ora piccolo club cui è rimasto solo il blasone di un tempo. Bisognerebbe chiederlo a Giuseppe Marotta. Inutile nascondersi, il direttore generale è ormai diventato il Jean Claude Blanc dello scorso anno. E' l'uomo con più potere all'interno della società bianconera, e questo lo si deve soprattutto al presidente Agnelli che gli ha confidato fin troppa fiducia dall'inizio, senza mai porgli dei paletti sul suo percorso. Chiedergli, per esempio, se avesse ben chiaro in mente il concetto di essere alla Juventus, e non alla Sampdoria o al Chievo (con tutto rispetto). Giocatori come Amauri, Marco Motta e tanti altri non troverebbero nemmeno spazio in tribuna in club come Inter, Milan o Roma.Bisognerebbe chiederlo anche al mister Luigi Delneri. Per il tecnico di Aquileia, ogni sussurro di mercato era come "una spada dai giornali, ogni giorno". Ebbene, dovrebbe invece chiedersi se anche per i tifosi, le voci di mercato, erano un tale supplizio. Delneri insisteva col dire che questa squadra non aveva bisogno di rinforzi, saremmo d'accordo se la Juventus fosse una squadra che lotta per la retrocessione. Perchè, finora, il trend è quello: tre sconfitte, due vittorie ed un pareggio nelle ultime cinque partite. Per non parlare dei gol subiti: 10, contro i 5 realizzati. Davvero, questa squadra, non ha bisogno di rinforzi? Davvero? Bene, allora avrebbero potuto dircelo prima che, per quest'anno, l'obiettivo stagionale era la zona preliminari di Europa League.Bisognerebbe, infine, chiederlo anche a John Elkann. Il grande tifoso che, per amore della maglia, mette suo cugino alla guida del club, per tornare a vincere. Peccato poi che, quando la squadra necessita di soldi freschi per evitare il baratro, egli preferisca gettarsi a capo fitto sul cricket, investendo quasi 400 milioni di euro per uno sport che conoscono solo in Inghilterra. E' un controsenso pazzesco, ma del resto tutta questa Juve è un continuo ripetersi di controsensi.Cosa sarà di questa Juve? Bisognerebbe capovolgere la domanda ai massimi vertici bianconeri: cosa volete fare da grandi?