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Narducci, è tempo di muoversi!


di E. LoffredoGIULEMANIDALLAJUVE du Calcio GP«Lei pubblico ministero per il 22 febbraio può incominciare...» , così il Presidente Teresa Casoria ha "esortato" i pm Narducci e Capuano ad iniziare la propria requisitoria, già dalla prossima udienza. I pm, che prenderanno più di un'udienza per formulare le loro severissime richieste, hanno evidenziato che ciò è possibile «se non sorgono altre questioni» e che aspettano «il deposito della perizia (trascrittiva - ndr) dell'ingegner Porto». Quasi che senza il deposito delle ultime trascrizioni i pm non possano procedere!La lamentela è tanto più inaccettabile se si considera che quello a Moggi Luciano e altri ventiquattro non è un processo di periferia che si consuma in poche udienze e in breve tempo. È vero che vi sono “processi più seri”, ma per mezzi dispiegati e accuse elevate, anche questo è un procedimento di una certa consistenza. Insomma, non è un processo appena abbozzato, Narducci e colleghi (ricordiamo anche il Dr. Beatrice) sono stati per molto tempo ricurvi sulle carte processuali, sanno certamente tutto quello che c'è da sapere per declamare la tanto attesa requisitoria.Il problema a questo punto sembra essere proprio l'estrema chiarezza dei fatti, oserei dire l'incontrovertibilità delle emergenze processuali. Perché, “piaccia o non piaccia”, Narducci non è uno stupido, al più è un pm integralista, di quelli che “l'accusa va provata in ogni modo, costi quel che costi!”. L'integralismo quindi anche questa volta prevarrà su quello che dovrebbe essere il necessario moto di correttezza intellettuale della pubblica accusa. Non sentiremo i pm rimettersi ai fatti così come emersi dalle testimonianze dei chiamati a deporre, non assisteremo all'auspicabile passo indietro di Narducci e Capuano. I pm vogliono chiedere le condanne esemplari, che intuiscono tuttavia di non poter ottenere. Cosa resta quindi per non smentire il sedicente “solido impianto accusatorio” già demolito dalle testimonianze dei testi chiamati dallo stesso Ufficio di procura? Resta una exit strategy che consenta ai pm di poter comunque affermare “nessuno ci ha smentiti”, cioè: perdere tempo.Incredibile ma vero, i pm stanno ricorrendo a uno degli espedienti cui spesso ricorrono gli imputati colpevoli, stanno cercando di dilatare a dismisura il calendario del processo in attesa che il decorso del tempo produca i suoi nefasti effetti sul procedimento! Quindi i pm si sentono colpevoli di aver formulato quei capi di imputazione? Qualcuno ha ipotizzato che il temporeggiare dell'ufficio di procura miri a voler traguardare i tempi del trasferimento ad altro incarico dei componenti del collegio giudicante. Considerando quanto è stato scoperchiato nell'aula 216 del tribunale di Napoli, sarebbe sì una disdetta per gli imputati, ma ancor più sarebbe una sconfitta per i pm, che potranno sempre affermare “l'impianto accusatorio non è stato smentito”, ma solo con la stampa amica, non certo con i numerosi spettatori attenti del processo calciopoli. L'evidente scappatoia cui stanno anelando Narducci e Capuano sarà null'altro che una nicchia oscura in cui dovranno nascondersi. Certo fa specie che dopo più di due anni di dibattimento e a quasi sette dall'inizio dell'inchiesta i pm ancora non sappiano come aprire la requisitoria. Magari si poteva dedicare minor tempo per qualche prefazione libraria e per inopportuni giri in ascensore con sconvenienti personaggi meneghini...http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1374