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Diego non rinnega i bianconeri: "Ho ancora grande ammirazione per la Juventus"


© foto di Federico De LucaL'attuale momento difficile della Juve non si discosta molto da quello vissuto, nello stesso periodo, dalla rosa bianconera nella passata stagione. I responsabili di quella situazione, poi prottratasi sino a fine campionati, erano tanti ma a finire nell'occhio del ciclone è stato soprattutto uno: Diego Ribas da Cunha (25). Il trequartista, arrivato nel mercato estivo, aveva immediatamente acceso con le sue giocate gli animi dei tifosi juventini che sognavano lo scudetto ma, dopo un inizio eccezionale, le prestazioni del brasiliano, come quelle della squadra, hanno disilluso le ambizioni della tifoseria. Infatti le clamorose disfatte in successione, prima in Champions e poi in campionato, hanno avviato la Vecchia Signora ad una delle stagioni più tristi della sua storia. Proprio a causa di tale flop, la società ha deciso di mutare radicalmente i quadri dirigenziali e l'avvento di Marotta ha portato anche il rinnovo profondo dell'organico. Fra gli altri, a farne le spese, è stato Diego che è stato ceduto al Wolfsburg per 15,5 milioni di euro. Tuttavia il fantasista non ha dimenticato la Juve e, intervistato in esclusiva da Goal.com, ha confessato: "Ho ancora - e sarà così per sempre - grande rispetto e ammirazione per la Juventus. Sfortunatamente, per una serie di motivi, non sono rimasto lì quanto avrei voluto. Nel periodo trascorso a Torino sono stato comunque molto bene, ho sempre ricevuto grande sostegno dai tifosi, dalla stampa e da molte persone interne al club. Questo è stato molto importante per me. mio obiettivo, da giocatore della Juve, è sempre stato quello di restare lì il più a lungo possibile. Le cose non sono andate come volevo e di comune accordo con il club abbiamo valutato la cessione. Quando si è profilata l'opzione Wolfsburg, ho subito colto l'opportunità di tornare in Germania per prendere parte ad un grande progetto. Quando ero alla Juventus, l'obiettivo era lottare per il titolo e la squadra era stata concepita proprio per raggiungere questo traguardo. Il club ha investito tanto, ma si è dovuto fare i conti con tanti problemi: infortuni, cambi di allenatore... cose che succedono nel calcio. Credo che non si possa puntare il dito verso una sola persona, il progetto in fondo era valido. Purtroppo il calcio è così, qualcosa non ha funzionato e non abbiamo centrato gli obiettivi prefissati. Interrogato, in conclusione, su alcune sue dichiarazioni, riportate dagli organi di stampa, circa la volontà di trasferirsi alla Juventus dell'ex compagno Dzeko (24), poi passato al Manchester City di Mancini, ha spiegato: "Non ho mai detto niente di simile. Dzeko è stato sempre libero di scegliere il suo futuro e credo che il City sia stata una scelta sua. Gli auguro buona fortuna per questa sua avventura, può diventare il miglior attaccante del mondo.