juveland

Basta orrori arbitrali!


di M. LancieriAd inizio campionato, pochi giorni prima di Juventus-Palermo, Zamparini furbescamente volle mettere le mani avanti: “Se non ci rubano la partita, vinciamo noi”. Il metodo-Zampa, che prevede la lamentela preventiva, è seguito da molti altri dirigenti italiani. Un altro esempio è quel De Laurentiis che non smette mai di piagnucolare, evitando accuratamente di commentare episodi come quelli che nel recente passato condussero la sua squadra a vincere contro la Juve, grazie a tuffi in area degni di una medaglia olimpica.Ma i più grandi esperti in tema di geremiadi rimangono Moratti ed i suoi adepti, che già negli anni ’90 pretendevano di vincere scudetti contro Davids, Zidane e Del Piero, mandando in campo Colonnese, Galante e Cauet. Il sistema interista ha dimostrato di essere quello vincente. Nel 2006, dopo anni di lavoro oscuro, fatto di pedinamenti e cene in ristoranti nel giorno di chiusura, la due squadre milanesi hanno colto al volo i problemi societari juventini, montando quel “sentimento popolare” che ha permesso ad entrambe di arrivare in fretta alla vittoria, senza dovere fare i conti con la più forte delle concorrenti. Non solo. All’Inter, grazie alla strepitosa campagna mediatica organizzata, è pure stato assegnato lo scudetto dell’onestà. Un premio di cui andare fieri, perché certifica una capacità di lacrimazione assolutamente fuori categoria.E la Juve? I bianconeri non sono mai stati abituati a recriminare. Abbiamo perso finali di Champions League subendo reti in palese fuorigioco o vendendoci negare rigori plateali, ci siamo lasciati sfilare scudetti con cambi di regole in corsa, su misura per le nostre avversarie, oppure giocando la partita decisiva in piscina. Eppure, a parte una moderata frustrazione, non si è mai levato un grido di rabbia.Più volte ci siamo chiesti, in questi anni, se quella nostra signorilità nell’accettare le ingiustizie abbia contribuito, anche se in misura ridotta, ai misfatti del 2006. Fuori dalle mura juventine, i nostri nemici si sono resi conto che potevano tranquillamente sputarci in faccia, senza aspettarsi da noi nessuna reazione. Anzi, in casa Juve c’è stato chi, a fronte di una vergognosa retrocessione in serie B, si è detto felice, perché temeva che ci spedissero in C, sull’onda del solito “sentimento popolare”!Ora è venuto il momento di chiedersi se comportarsi da lord inglesi in un letamaio sia vantaggioso. Bene hanno fatto Delneri e Marotta ad alzare la voce. Peraltro, i due juventini ancora una volta si sono distinti dal marciume che li circonda, limitandosi a segnalare una serie di episodi smaccatamente negativi, senza però avanzare ipotesi di intrighi di palazzo o di cupole mafiose, come ci avevano abituati altri dirigenti recentemente elevati a simbolo d’onestà.Il popolo juventino è stanco di subire passivamente ogni sorta di ingiustizia, fuori e dentro al rettangolo verde. È ora di dire basta! Marotta e Delneri l’hanno già fatto. Stiamo certi che anche il Presidente Andrea Agnelli, che tanto amore per i suoi tifosi ha ripetutamente dimostrato, non si tirerà indieto.Forza Juve!http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1381