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Il gioco maschio di Chivu...


di M. SottosantiNel vide tratto da Youtube, potete vedere le scuse di Chivu dopo la "carezza" rifilata a Marco Rossi; queste le sue parole: «Difficile spiegare quello che è successo. Ho perso la lucidità. Sono qui per chiedere scusa a Marco, con quel briciolo di dignità che mi è rimasta gli chiedo scusa perché mi sento un uomo di merda. Mi sento male. Chiedo scusa a tutti quelli che hanno visto, ai tifosi ed anche alle mie bambine che un giorno guarderanno quello che ho fatto»Che il rumeno sia scosso e che chieda scusa lo posso ancora capire, anche se le lacrime sono forse eccessive, perché, al di là del pentimento umano dell'uomo Chivu, rimane il gesto che a rigor di regolamento, dovrebbe essere sanzionato in maniera adeguata, anche perché non si scusa con l'avversario in campo e aspetta il termine della partita.Sorprendente è pure l'intervento di Mario Sconcerti che, per rasserenare il buon Chivu, dice che alla fine dei conti, il calcio è sport “maschio” e da uomini, quindi non deve preoccuparsi dell'eventuale giudizio della prole. Non mi stupirei se domani, facendo leva sulle scuse di Chivu, l’inter riuscisse a far ridurre le sanzioni disciplinari nei confronti del suo giocatore.Faccio solo una riflessione: se Chivu che "accarezza" un avversario e si pente sino alle lacrime è da considerarsi una persona che pratica un gioco "maschio", perché Milos Krasic è etichettato come simulatore dopo un episodio? perché Filipe Melo deve essere ammonito al primo fallo? Alla fine del conti, anche i giocatori bianconeri praticano uno sport da uomini anche se non piangono in TV.In questo calcio italiano assai minchione, si continueranno ad applicare due pesi e due misure? Il videohttp://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1384