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GIOVINCO, parole d'addio: "Juve? Nella mia testa ho già rotto il cordone ombelicale. Ognuno per la sua strada"


 
© foto di FORNASARIIn una lunga intervista concessa a "Sportweek", settimanale di approfondimento de "La Gazzetta dello Sport", Sebastian Giovinco ha parlato a 360 gradi della sua vita privata e di quella da calciatore, soffermandosi inevitabilmente anche sul tormentato rapporto con la Juventus. A tal proposito, la "Formica Atomica" ha rilasciato importanti dichiarazioni sul suo futuro, manifestando l'intenzione di non voler più tornare a Torino. Ecco il breve ma significativo estratto:Alla Juve, dove è cresciuto, non si è sentito rispettato? «Penso che meritassi qualcosa in più. E non perché fossi un bravo ragazzo, ma per quello che davo in campo. So di poterci stare, in una grande squadra; il problema è riuscire a dimostrarlo. Alla Juve non mi hanno dato la possibilità di farlo».È vero che Del Piero non le parlava? Era geloso di lei, suo possibile erede? «Ma no. Ci scherzavo, mi ha pure dato dei consigli. Forse altri compagni più di lui mi hanno fatto da chioccia, ma da parte sua non è stata cattiva volontà: ho capito che, questo ruolo, non rientrava nel suo carattere».Le scoccia che il suo cartellino sia a metà fra Parma e Juve? Preferirebbe tagliare il cordone ombelicale con i bianconeri?«Nella mia testa l’ho già fatto. Meglio che ognuno vada per la sua strada».C’è qualcosa che vuole dimostrare? «A quelli che non hanno creduto in me, che si sono sbagliati. Sarebbe la vittoria migliore».