© foto di Giuseppe Celeste/Image SportQuando lotti dal primo al novantesimo c'è poco da dire. Quando metti tutto in campo e vedi gli occhi pieni di consapevolezza e voglia di non cedere non esistono critiche.Esiste solo una parola: il ringraziamento. Indipendemente dal risultato conta lo spirito e la voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo. Una voglia che spesso vale molto di più di mille parole. La voglia di dimostrare all'avversario che la Juventus non è morta nel 2006 e nonostante sia stato commesso un omicidio e il killer giri a piede libero c'è voglia di ricominciare. Ricominciare a sognare. Ricominciare a sorridere. Quella voglia mostrata dalla Juventus su ogni pallone nel primo tempo, quella voglia che si vede negli occhi di Matri. Quella voglia che ti manda oltre gli infortuni e che ti porta a vincere contro una squadra fortissima. Quel destino beffardo che porta l'attaccante più forte del mondo a prendere una traversa da un metro. Se questo è un inizio lo sapremo a Lecce. Stasera c'è solo il ringraziamento e la gioia.