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La barzelletta ...


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di L. BassoUn genovese torna a casa dal lavoro e vede parcheggiato davanti a casa il furgoncino di un idraulico. Tutto agitato pensa tra sè: “Oh, belin, speriamo che sia solo l’amante di mia moglie...”Lo so, lo so, la conoscevate già. Come tutte le barzellette che giocano sulla presunta avarizia dei liguri o degli scozzesi, sulla cocciutaggine dei tedeschi, sulle doti virili dei popoli africani, sulla gelosia dei siciliani, o che prendono di mira determinate categorie: gli ingegneri, gli avvocati, gli omosessuali, eccetera.Bene.In un paese normale -e soprattutto abitato da gente coerente- da domani, queste barzellette dovrebbero essere vietate. Già, perché è innegabile il fatto che, se da una parte la barzelletta che ho raccontato all’inizio fa ridere molisani e veneti, emiliani ed abruzzesi, è fuori di dubbio che possa dare fastidio, a chi è nato all’ombra della Lanterna, sentir insinuare che preferisca un estraneo nel talamo nuziale a dover pagare per un rubinetto rotto.Così come darà senza dubbio fastidio ai napoletani essere tirati in ballo come “mariuoli”, ai sardi venire additati come quelli dalle strane abitudini riguardo alle proprie pecore, e così via.Benissimo. Eliminiamo tutte queste barzellette da domani.E invece no.Già, perché -a ragione o torto- sono ormai entrate nel nostro “bagaglio culturale” e nessuno si sognerebbe di muoversi contro queste facezie, ancorché antipatiche. In fin dei conti, lasciatemelo dire: sono io il primo a provare fastidio quando i piemontesi vengono descritti come beoni o come “falsi e cortesi”. Ma non per questo scateno una rivoluzione.In fondo è la vecchissima tradizione del campanilismo, di Guelfi contro Ghibellini, che affiora a tutti i livelli.L’italiano delle barzellette contro il francese ed il tedesco, il settentrionale contro il meridionale, il torinese “snob” contro il cuneese “barotto”, il residente a Crocetta contro quello residente a Barriera di Milano...Tradizione -lo ripeto- antipatica finché si vuole, ma ben lungi dal razzismo vero e proprio.A meno che...L’altra sera alcuni cori allo Stadio paragonavano un giocatore della squadra avversaria ai numerosi venditori ambulanti di rose che vediamo quotidianamente nelle nostre città. Vero è che, molto probabilmente, il campione nerazzurro (perché è di Eto’ò che si parla, e -al di là della casacca che veste- io sono il primo a riconoscergli doti pallonare fuori dal comune) avrà avuto più difficoltà a prender sonno rivedendo le immagini delle tre occasioni gettate al vento che non ricordando il sopra citato coretto, ma tant’è.Da sabato sera molti giornalisti puntano il dito sui “soliti cori razzisti e beceri” dei tifosi juventini, ricordando quanto già avvenuto in passato, quando la vittima era il “povero” Balotelli.Benissimo. E’ razzismo? Io penso di no, penso che sia solo goliardìa un po’ gretta e rozza, ma se lorsignori dicono che è razzismo, allora etichetta di razzismo sia.Però allora siano marchiati come razzisti anche coloro che, negli stadi e nelle trasmissioni televisive, dileggiano Milos Krasic perchè serbo, o che insultavano Pavel Nedved come zingaro.E personalmente non ritengo meno gravi (anzi) certi cori sul tentato suicidio di Pessotto, sulla tragedia dell’Heysel o (visto che non guardiamo solo la famosa pagliuzza nell’occhio altrui) sulla sciagura di Superga.Già, ma quelli non sono cori razzisti, quindi si possono perdonare, vero? Vabbè, accettiamo anche che una “campagna” debba essere giocoforza mirata, per non disperdere l’attenzione e le risorse. Tolleranza zero contro i razzisti? E tolleranza zero sia.E schieriamoci tutti con il capitano interista Javier Zanetti. Già, proprio quello che aveva dichiarato che, in caso di cori razzisti durante le partite, si sarebbe recato dall’arbitro immediatamente per ottenere la sospensione del match. Peccato che nella trance agonistica il nostro eroe non si accorga di quando sono i suoi stessi tifosi ad inneggiare cori vergognosi all’indirizzo dei giocatori avversari. E con lui tutti i giornalisti che ora si dicono scandalizzati. E che forse, se la Juve avesse perso 2 a 0, si sarebbero scandalizzati molto meno.Ma tant’è. Da anni denunciamo che ci sono anche razzisti di “serie A” e di “serie B”, ma come per quel tale narrato da Cervantes, è una battaglia contro i mulini a vento. Lasciamoci pertanto con un’altra barzelletta, sicuramente non razzista.In un albergo è stato commesso un omicidio.Gli ospiti in quel momento sono: un’elegante signora, Babbo Natale e un giornalista sportivo obiettivo.Senza neppure aspettare i rilievi della scientifica, il commissario arresta immediatamente il colpevole.Chi è, e perchè?http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1417