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IN SALENTO PER VINCERE E NON SOLO...


Juve a Lecce per sbloccare un tabù e non mollare la caccia al quarto posto.
© foto di Daniele Buffa/Image SportIl celebre proverbio che recita come non ci possa esser due senza tre non pare essere di casa a Vinovo nella stagione 2010/11, una specie di tabù invalicabile che ha frenato non poco in stagione la squadra di Delneri anche nel momento di massima continuità ed imbattibilità tra settembre e dicembre quando spesso e volentieri capitava in mezzo ad ottime vittorie dei pareggi indigesti, basti ricordare Brescia, Verona ma anche la Fiorentina in casa. Lezioni che vanno studiate e ristudiate a memoria per evitare una scena muta o, quanto meno, già vista domenica all'ora di pranzo in quel di Lecce dove i bianconeri cercheranno "l'impresa" della terza vittoria consecutiva in campionato, roba che non riesce dalla notte dei tempi quasi ovvero dal settembre 2009 quando allora la Juve di Ciro Ferrara centrò ben quattro successi consecutivi (Chievo in casa, Roma e Lazio nella Capitale e Livorno all'Olimpico), sembra passata una vita ed è così, è cambiata la dirigenza, son passati ben tre allenatori e anche la visione societaria su certi aspetti pare essersi tramutata. Bisogna sbloccarsi anche per non rendere fine a se stessa la serata di gloria di domenica contro l'Inter, per non perdere terreno da un quarto posto che comunque dista quattro punti e che vede ancora per questa domenica agevolare Lazio e Udinese che non dovrebbero aver problemi a sbarazzarsi in casa dei malcapitati Bari e Brescia. La trasferta salentina nasce sotto le migliori premesse, organico quasi al completo mentre De Canio dovrà fare a meno di ben quattro elementi per squalifica che rendono la formazione dei giallorossi un rebus difficile ancora da leggere, l'assenza di Olivera in particolare è un dato da non sottovalutare. Proprio lui, il vecchio "Pollo" bianconero tanto prezioso nella conquista del ventottesimo titolo nel 2004/05 con quattro reti (pesantissime quelle a Fiorentina e Chievo) in questa stagione si è ritagliato il ruolo di cacciatore di teste famose in quel del Via del Mare, prima ha bloccato l'Inter e poi il Milan sempre per 1-1, meglio non aver contro dunque l'ex esterno uruguaiano. Un altro dato che fa sorridere è lo stadio, il Via del Mare da sempre campo amico dei bianconeri sul quale han perso solo due volte ed in particolare negli ultimi anni han trovato una certa continuità di risultati, dall'indimenticabile successo dell'aprile 1986 che valse matematicamente il ventiduesimo scudetto ad altre prove maiuscole, compresa la vittoria sotto il nubifragio del novembre 2004 firmata da Alex Del Piero. Le premesse ci sono tutte ora sta alla squadra non fallire l'appuntamento, la speranza è di ritrovarci venerdì prossimo per completare il famoso proverbio.