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JUVE, NEL SEGNO DELLA DISCONTINUITA'....


© foto di Carmelo Imbesi/Image SportBentornati sulla Terra. Dopo sette giorni pieni di entusiasmo e di buoni propositi per il futuro la Juventus fa parecchi passi indietro, cancellando le buone prestazioni contro Palermo, nonostante la sconfitta, Cagliari e Inter e rimettendo in discussione anche la rincorsa alla zona Champions League. Purtroppo il tema principale della Juventus targata Delneri è la discontinuità, l'incapacità della squadra di inanellare una striscia di vittorie per tornare a sperare in un finale che possa regalare ai bianconeri almeno all'obiettivo preliminari, il minimo all'inizio della stagione.Mai la Vecchia Signora ha dimostrato di poter essere "grande", nemmeno quando la squadra ha collezionato 18 risultati utili consecutivi, perché se si scende un po' più in profondità si trovano 5 pareggi in altrettante gare (la prima gara del girone pareggiata, manco a dirlo, con il Lech Poznan era arrivata prima) in Europa League, con annessa eliminazione, e 12 gare in campionato con 6 vittorie e 6 pareggi con delle squadre decisamente inferiori come Brescia, Bologna e Chievo. Dopo la pausa natalizia la squadra bianconera ha subito un brutto calo, iniziato con la sconfitta casalinga con il Parma e proseguito con le tre sberle di Cavani al San Paolo.  L'illusione del successo con il fanalino di coda Bari, peraltro con parecchie difficoltà, è durato poco. Ennesimo pareggio stagionale contro la Samp e sconfitte pesantissime con Udinese e Palermo. Le ultime tre gare sono storia recente e 7 punti dalla Lazio quarta in classifica non possono non pesare.Certamente la squadra di Delneri non era "fenomenale" quando vinceva e non è da buttare adesso che si trova in una posizione difficile di classifica ma per raggiungere il quarto posto, valido per la Champions League per l'ultimo anno, ci vorrebbe un attegiamento diverso dei calciatori che devono capire cosa vuol dire indossare una maglia gloriosa come quella della Vecchia Signora. La paura più grande per la tifoseria bianconera è lo spettro della scorsa stagione, chiusasi con il settimo posto e l'accesso ai preliminari di Europa League, ma che alla ventiseiesima giornata vedeva la Juve di Zaccheroni a 41 punti, al quarto posto in classifica insieme al Napoli. La speranza è che si possa vivere un finale diverso rispetto a quello del 2010. Agnelli ha detto che i tifosi dovranno preoccuparsi se l'anno prossimo, a gennaio, la squadra sarà nella posizione attuale. Ma il fallimento del nuovo progetto targato Agnelli-Marotta-Delneri potrebbe arrivare molto prima, perché il campionato finisce a maggio ed una eventuale esclusione dalla Champions ridimensionerebbe il progetto e le ambizioni della squadra bianconera. Il neo-presidente della Juventus ha portato uno spirito nuovo a Vinovo, soprattutto per aver riacceso la questione Calciopoli, ma oltre a combattere la più grande farsa della storia del calcio, c'è da tenere d'occhio il campo che non sta dando ragione al nuovo corso. Ora bisogna uscire gli artigli per dimostrare che la scelta di puntare sulla quantità è servita per dare una scossa all'ambiente e per portare questa squadra più vicina ai vertici, perché il tifoso bianconero, che ha nel dna i colori della Vecchia Signora, non può accontentarsi ancora per molto tempo di veder sopravvivere la squadra più importante d'Italia nelle zone medio-alte della classifica.