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Si vince o si perde da uomini..


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di G. GalazzoHo visto giocatori uscire con il capo chino, l'umiliazione dipinta nel viso, la rabbia di non poterla rigiocare.Ho visto calciatori, anzi uomini, chiedere scusa per una scellerata reazione, per un rigore sbagliato, per un tunnel subito.Esistono uomini che sono grandi uomini anche quando sbagliano, quando il risultato che vorrebbero é l'esatto opposto di ciò che sono riusciti ad ottenere.Quell'uomo, quel calciatore si chiama leader e non importa se non scatta come Ronaldo, se non disorienta come Messi, se non crea magie come Ibra e Rooney.Poi accendi la tv e ti capita di guardare una partita che se non è anticalcio poco ci manca, definirla oscena non é un insulto: di solito le chiamano partite maschie, spesso si giustificano con l'importanza della posta in palio.In questa partita l'unico episodio che sposta il significato dei commenti è solo il confronto tra un Rino qualunque e il fenomeno Buffon.Da una parte c'è un uomo senza grande talento se non la grinta, un uomo che ha sbagliato e chiesto scusa, un uomo che, udite udite, si pone pure qualche domanda sulla farsa; dall'altra c'é il fenomeno campione, il portiere più forte del mondo che si é presentato a conoscere i compagni ed il mister solo poco prima che partisse l'appello a "Chi l'ha visto"; un leader che, al rientro, avrebbe dovuto innalzare il livello di esperienza, carattere, voglia di rivalsa. Il leader che non da importanza alle rivendicazioni di un passato in cui era protagonista vincente..Chi ha vinto il confronto? imbarazzante doverlo commentare e non tanto per come si è concretizzato (una garellata capita anche ai migliori): ride Buffon e mentre l'uomo si batte il petto sotto la sua curva, l'ex campione forse é convinto d'aver vinto anche lui. Se ne andrà, come vuole da tempo ma meschinamente non dice, se ne andrà, falsificando le sue ragioni per dar forza alle sue condizioni.C'é un vecchio ma sempre efficace detto che recita "si vince o si perde da uomini"; talvolta non e' vero.Buffon ha vinto, lo si é letto in quell'assurdo, beffardo, irriverente sorriso; se lo imprimano nella memoria coloro che lo esaltano e lo applaudono, se lo ricordino coloro che insultano l'allenatore e la dirigenza. Un altro uomo che sbaglia, ma sempre uomo rimane farebbe bene a ricordarsi di essere uomo: lo mandi in tribuna, lo cacci dallo spogliatoio e siatene certi, la dignità tornerà protagonista.Non sarà una champions, non uno scudetto, ma semplice DIGNITA':non guasta mai. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1458