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NO ALLA RASSEGNAZIONE, SI' ALLA DIGNITA'


© foto di Daniele Buffa/Image SportPer fortuna che ha vinto l'Udinese. In attesa del posticipo di questa sera Lazio - Palermo, il quarto posto che significa Champions è distante nove punti. Ora, non dovremmo sentire più nessuno che in casa Juventus pensi ancora al minimo obiettivo stagionale ormai chimerico. Raggiunti quasi dal Cagliari, e meno male che a gennaio Marotta ha prelevato dalla Sardegna Matri altrimenti i rossoblù sarebbero davanti, qualcuno dovrebbe spiegare a Delneri che una stagione del genere va bene alla Samdpdoria, all'Atalanta, non alla Juventus. Purtroppo, questa squadra della Juventus ha solo il nome e il colore delle maglie. La stagione però non è ancora finita, sarebbe sbagliato andare in vacanza e pensare a quello che verrà, Va scacciata l'abitudine a perdere, la rassegnazione che si è impossessata di tutti. Ci piacerebbe vedere un briciolo di ribellione, un allenatore che non vada ad accampare scuse (infortuni, episodi o quant'altro) ma che si arrabbi anche pubblicamente, che si prenda le proprie responsabilità. Questi ultimi due mesi saranno tristi, ma che siano almeno dignitosi. Purtroppo, non si può staccare la spina.