juveland

Gentile: "Mai stato contattato dalla Juve. In Italia troppi tecnici raccomandati"


© foto di Federico De LucaClaudio Gentile torna a parlare e lo fa ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Intervento ruvido ma efficace dell'ex ct dell'under 21 che spazia su diversi fronti, dalla sudditanza psicologica agli allenatori italiani, fino ad arrivare alla sua "cara" Juventus: "La Juve? Non ne voglio parlare, sarebbe troppo facile sparare su Del Neri, comunque nessuno mi ha mai contattato. Dico solo che la Juve è stata costruita per vincere ed invece attualmente le cose vanno peggio dell’anno scorso". Poi l'ex difensore bianconero dice la sua sui tecnici italiani: "Non bisogna prendere gli allenatori raccomandati, ma quelli che hanno dei trascorsi, il nostro calcio è cambiato da quando sono arrivati certi tecnici che poi alla fine si sono rivelati grandi bluff. Bisogna affidarsi a gente d’esperienza. Abbiamo difficoltà a tutti i livelli, quando purtroppo si portano avanti certi raccomandati i risultati non arriveranno mai". Il difensore campione del mondo del 1982 dice la sua anche sulla sudditanza psicologica, tema ritornato al centro dei dibattiti di ogni giorno dopo Calciopoli: "La sudditanza psicologica non esiste, alla fine devi vincere sul campo. Gli arbitri sono uomini e possono sbagliare, certo quando lo fanno a favore dei grandi club viene nuovamente fuori la questione della sudditanza psicologica". In chiusura Gentile ha anche il tempo per togliersi un altro sassolino dalla scarpa: «Nel 2006 Donadoni fu messo da Albertini come ct della Nazionale? Questo è lampante, la meritocrazia cede il passo alle scelte di appartenenza. Io non ho padrini, né padroni e preferisco essere un uomo libero, piuttosto che telecomandato".