LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 27/05/2015
Con la MSN i blaugrana partono da 2-0 ogni gara. Stiamo lavorando per raggiungere stabilmente i vertici europei" Intervistato dal sito ceco Isport Blesk, Pavel Nedved ha parlato della stagione della Juventus. In vista la finale della Champions League. Ecco la traduzione di TuttoJuve.com. Quanto spaventano i tre attaccanti del Barcellona, Messi, Suarez e Neymar, nel loro attuale stato di forma? "Chi ha questi tre in squadra parte sempre dall'inizio per 2: 0 ... (ride ndr.). Hanno tanto talento, è difficile pensare a come fermarli. Sono imprevedibili e possono fare qualsiasi cosa. Ma la partita è aperta. Il Barcellona ha un grande attacco, noi difendiamo bene e non solo quello, vogliamo creare problemi alla loro retroguardia. Quello che non dobbiamo fare è essere passivi, lasciare al Barcellona l'iniziativa assoluta. Loro sono abituati a giocare in situazioni del genere. Dobbiamo fare attenzione, altrimenti non finirà bene". Come descriveresti quei tre? Che impressione ti fanno? "E' difficile definire Messi, è di un altro pianeta. Ha vinto quattro Palloni d'Oro ... E Neymar è pronto per ricalcarne le orme. Ha fatto una cinquantina di gol in presenze in nazionale. Contando che ha solo 23 anni si può dire che in Brasile è già ad oggi uno dei migliori di sempre. Suarez è perfetto e si integra bene con loro. E' cattivo, aggressivo e implacabile in fase conclusiva. Mi piace molto". Che cosa ti evoca la finale del 2003 e oggi cosa pensi di questa partita del 6 giugno? "Prima mi infastidiva parlarne del 2003, di questa sono felice per l'occasione che avremo. Quella fu la gara che avrebbe dovuto segnare l'apice della mia carriera, questa è la degna conclusione di una stagione meravigliosa. Penso e spero che non dovremo attendere altri 12 anni per rivivere una finale di Champions". Che differenza trovi tra il vivere la finale da giocatore e ora da dirigente? "Ad essere onesti, le emozioni sono forse un po 'di più ora. Da dirigente senti più il valore del club. Quando ero un giocatore sapevo che cosa fare, le emozioni erano principalmente sul campo, ho sperimentato questo con i compagni di squadra. Ora mi sento responsabile per l'intero club, quindi sono un po 'più grande. Vincere la Champions sarebbe molto significativo per me. Non ci aspettavamo di arrivare fino qui, ma ce lo meritiamo. I ragazzi lo hanno voluto sin dall'inizio". La speranza è quella di aprire un lungo ciclo in finali europee... "Nel 2005 e 2006 avevamo grandi squadre, ma non ottenemmo risultati europei all'altezza. Poi c'è stata Calciopoli, e la risalita è stata durissima. Il mio obiettivo era rendere nuovamente questa squadra tra le migliori d'Europa, ed è quello che si sono posti anche i giocatori. Nei prossimi anni credo che faremo sempre bene in Europa". Come è cambiata la Juventus nel corso dell'ultimo anno a livello europeo? "La Juventus ha cambiato molto nel corso degli ultimi cinque anni, siamo tornati in vetta in Italia in primis. Direi che in Italia dominiamo, mentre in Europa non è così semplice. In questa stagione siamo andati avanti in Champions League, ma ci sono ancora tre quattro squadre più forti di noi. Abbiamo ancora del lavoro da fare". Il Barcellona è visto come favorito. "Io sono superstizioso, quindi devo dire che Barcellona è il grande favorito. I favori del pronostico danno spesso pressione, e penso che abbiamo una buona chance, è una partita secca e conterà molto la condizione attuale a livello fisico". Aver eliminato il Real vi ha dato maggior fiducia? "Sì. E' un risultato che ha portato in noi grande determinazione. Vogliamo mostrare un buon calcio e non saremo vittime sacrificali". L'unico reduce di Manchester in campo sarà Buffon. Provi invidia? "No. Sono molto contento per il mio amico Gigi, anche nei suoi anni dimostra di mantenersi ai vertici mondiali. A lui manca solo la Champions nel suo palmares, la merita. A Madrid gli ho detto che soprattutto lui merita un trionfo così". |
19:10 - L'INSERIMENTO DELLA JUVE PER NAINGGOLAN È UNA MOSSA DI DISTURBO - Secondo Sky Sport, l'inserimento della Juventus nella trattativa per Nainggolan tra Cagliari e Roma è più che altro una mossa di disturbo. Infatti, i bianconeri sarebbero interessati al belga, ma con l'eventuale arrivo a Torino di Khedira il centrocampo di Allegri sarebbe praticamente completo. 14:59 - KHEDIRA ATTESO A TORINO- Secondo Sky Sport, Sami Khedira è atteso a Torino nelle prossime ore. Il tedesco sosterrà le visite mediche e se le supererà potrebbe diventare un nuovo giocatore della Juventus. |
Glmdj
di M. Lancieri
Quando c'è da ritrarre il diavolo, molti giornalisti pensano bene di usare le fattezze di Moggi. Non fa eccezione Enzo Bucchioni, che, pur avendo sfruttato l'occasione di scrivere con il Direttore i ricordi di farsopoli nel libro "Un calcio nel cuore", lo prende come esempio per criticare Lotito, di cui "il calcio dovrebbe fare a meno". Premesso che Lotito, piaccia o non piaccia, ha il potere che gli altri dirigenti di serie A gli hanno concesso (se alla maggioranza sta bene la sua linea, perché poi si lamentano?), il parallelo tra i due non sta proprio in piedi. Dal punto di vista tecnico, Moggi (con Giraudo e Bettega) realizzò un'impresa storica, raccogliendo una Juventus perdente e con i conti a pezzi e riuscendo in una sola stagione a riportarla alla vittoria risanandone il bilancio, per poi proseguire ad inanellare vittorie fino a quando il sistema (con in testa la stessa proprietà della Juve) decise di fare fuori lui e Giraudo. Chiuse la sua avventura con 7 scudetti, 5 finali europee (di cui 4 di Champions League) e, di fatto, un mondiale (dal momento che la metà dei protagonisti della finale Italia-Francia 2006 erano bianconeri, a partire dal futuro pallone d'oro Cannavaro), oltre ad una marea di altri titoli. Lotito può fregiarsi di un paio di coppe Italia e di una supercoppa di lega. Non esattamente la stessa cosa. Per quanto riguarda i rapporti con il palazzo, la fine fatta da Moggi certifica ampiamente quanto poco potere avesse: fu sufficiente il "sentimento popolare" per decretarne la morte professionale. Se poi ripercorriamo la sua carriera, mentre Lotito fa il bello e il cattivo tempo in federazione, Moggi si ritrovò, tanto per fare un esempio, a subire il cambio in corsa sulla regola degli extra-comunitari, che permise alla Roma di vincere scontro diretto e scudetto nel 2001. Per non parlare dello spostamento delle partite: Lotito, pensando di fare riposare un giorno in più la sua squadra, è riuscito a posticipare di un giorno il derby decisivo per l'assegnazione del secondo posto. Dal canto suo,Moggi non poté neppure fare rinviare una partita da giocare in una piscina, dopo oltre un'ora di sospensione, come il regolamento avrebbe imposto. Insomma, paragonare Moggi a Lotito è come confrontare Salah a Nedved: neppure un ultrà viola come Bucchioni è giustificato a farlo. Eppure, per mantenere vivo il sentimento popolare, anche queste evoluzioni circensi fanno gioco.
http://www.giulemani...lio.asp?id=4264 |
All'alba a Zurigo è scattata un'operazione delle autorità svizzere che avrebbe portato all'arresto di diversi responsabili della Fifa che saranno estradati negli Usa dove dovranno rispondere dell' accusa di corruzione. La 'retata' - riporta il New York Times - è avvenuta al Baur au Lac hotel dove i leader dell'organismo che governa il calcio mondiale sono riuniti per il loro meeting annuale. Non tutte le persone messe sotto accusa, in tutto una decina, si trovano a Zurigo, riporta il New York Times. Tra loro ci sono Jeffrey Webb delle Isole Cayman, uno dei vicepresidenti del comitato esecutivo della Fifa e l'uruguaiano Eugenio Figueredo, anche lui vicepresidente ed ex presidente della South America's Soccer Association. C'è anche Jack Warner di Trinidad e Tobago ex membro del comitato esecutivo. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nelle prossime ore nel corso di una conferenza stampa a New York del ministro della giustizia Loretta Lynch e del capo dell'Fbi, James Comey. Ad imprimere un'accelerazione alle indagini - spiegano i media Usa - la decisione dell'ex procuratore Michael Garcia che ha preso le distanze dalla Fifa dopo essere stato assunto dall'associazione per svolgere un'indagine interna. Indagine al termine della quale i vertici della Fifa hanno parlato dell'inesistenza di fatti che provino la corruzione. Conclusioni che l'ex procuratore non ha sposato. Blatter indagato ma non sotto accusa |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14