JUVENTUS

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LA JUVE SFIDA ROSSI: FARA' RICORSO AL TAR«Perdere gli scudetti è gravissimo, ci difenderemo in tuttele sedi e in ogni caso vogliamo tornare subito in serie A»  LA JUVENTUS si ritrova per dare il via alla nuova stagione dopo le sentenze della Caf fra mille dubbi ed altrettante incertezze. Ieri mattina la comitiva bianconera si è data appuntamento nel nuovo centro sportivo di Vinovo, alle porte di Torino, dove erano presenti 200 tifosi che hanno contestato il presidente del Milan Berlusconi e il commissario della Figc Rossi, rei secondo i supporter bianconeri di aver penalizzato ingiustamente la Juventus. La squadra, composta sostanzialmente da giovane e dai nuovi arrivati Bojinov, Marchionni e Zanetti, con i big in vacanza, ha fatto subito tappa ad Acqui Terme, dove rimarrà in ritiro estivo fino 23 luglio.DOPO I SALUTI del presidente Cobolli Gigli, il nuovo direttore sportivo, Alessio Secco ha presentato il nuovo staff tecnico (Pintus e Scanavino, preparatori atletici, Rampulla, preparatore dei portieri e Corradini, primo assistente «che ha rifiutato il Real per la Juventus») e soprattutto l’allenatore Deschamps. «Finalmente, sono orgoglioso di essere qui. Questa maglia rappresenta tutto per me». Dopo la soddisfazione un velo di preoccupazione: «E’ difficile raggiungere la A in un solo anno. Anzi con 30 punti di penalizzazione è quasi impossibile ma abbiamo il dovere di provarci perchè la Juve deve essere un orgoglio di tutti». Uno spiraglio? «Se ci togliessero una decina di punti potrebbe essere diverso». Deschamps comunque non teme contraccolpi psicologici particolari: «Chi ci odiava, ci odierà ancora di più. Chi ci amava lo farà ancora di più. Parlerò con i giocatori. Ci saranno sicuramente provocazioni, lo sappiamo e dobbiamo essere preparati». Proprio i campioni in partenza sembrano essere un problema del nuovo allenatore: «Oltre a Del Piero, che ha manifestato la volontà di restare, spero che anche altri giocatori possano seguire il suo esempio. Fra questi, c’è sicuramente Cannavaro, un leader, un campione assoluto. In lui credo tanto». Immancabile una battuta su Zidane: «Quella partita è stata la sintesi della sua carriera calcistica: le magie, il dolore fisico, l’infortunio, la provocazione e la reazione. Mi spiace per lui, ma sono cose che non dovrebbero capitare». ALLA PRESENTAZIONE ufficiale, c’era anche il nuovo direttore sportivo Alessio Secco: «Siamo fiduciosi, non vediamo l’ora di iniziare». Cobolli Gigli, il nuovo presidente non ci sta e rilancia l’offensiva: «Siamo convinti nell’appello. Durante la notte con l’avvocato Zaccone abbiamo analizzato le motivazioni: l’opinione comune è quella che la sentenza non giustifica una pena così consistente. Oggi sono più tranquillo. In ogni caso punteremo al risultato migliore, quello che ci possa garantire un repentino ritorno alla vittoria, tutelando i 40 mila investitori della Juventus e guardando ai tifosi con maggiore apertura». Impossibile in questo momento parlare di pena giusta ed equa, anche se Cobolli Gigli sembra avere le idee chiare: «Sono ancora convinto che il posto giusto della Juventus sia in serie A.LA PERDITA e la revoca degli scudetti è un fatto moralmente grave. Nelle motivazioni si parla solo dell’articolo 1 e non dell’articolo 6, quindi tanti piccoli peccati veniali non possono giustificare una pena capitale, per giunta così inaudita. Ci può anche stare una serie B piena, ma sottolineo la Juve deve rimanere nella categoria che più le competete». Qualora la giustizia sportiva dovesse confermare le pene attuali, non è escluso che la società possa agire per vie legali nei confronti di Giraudo e Moggi come ha sottolineato lo stesso presidente: «Valuteremo ogni ipotesi». Come quella di ricorrere al Tar: «Il regolamento della Lega è un patto fra privati. Un ricorso non posso escluderlo a priori, parlerò prima con gli avvocati». Per quello che riguarda i giocatori, invece, l’amministratore delegato, Jean-Claude Blanc non teme i classici avvoltoi, pronti a saccheggiare la rosa bianconera: «Non permetteremo a nessuno di trarre vantaggio dalle nostre difficoltà. Le trattative in corso sono tante, ma se non arriveranno offerte congrue al valore di mercato dei campioni, da qui non si muoverà nessuno». (Luca Pasquaretta -  Il Giorno)