JUVENTUS

Post


PESSOTTINO CE L'HA FATTA: E' FUORI PERICOLOCondizioni in progressivo miglioramento, le prime parole: «Grazie di tutto» Gianluca Pessotto a tre settimane dall'incidente, è stato dichiarato «fuori pericolo di vita». Lo annunciano i sanitari dell'ospedale Molinette di Torino. «Le condizioni del paziente sono in progressivo miglioramento - dice il professor Donadio, responsabile della rianimazione - ed è terminato con successo lo svezzamento dalla ventilazione meccanica e questa mattina è stata rimossa la cannula tracheostomica». Pessotto, cioè, respira in modo autonomo e non ha più bisogno della assistenza delle apparecchiature di ventilazione.«Il decorso delle lesioni traumatiche precedentemente segnalate prosegue favorevolmente - dice ancora Donadio - ed è previsto comunque un ulteriore periodo di ricovero in terapia intensiva».Pessotto questa mattina è stato liberato dalla valvola che ne permetteva, attraverso la trachea, la respirazione assistita e le sue prime parole, rivolte alla dottoressa Monica Vai, che è la viceresponsabile della rianimazione delle Molinette che ha eseguito l'operazione sono state «Grazie di tutto». Poco prima aveva, però, risposto a quella che è la domanda di rito da parte dei sanitari in questo caso e cioè: «Dimmi il tuo nome e cognome» e l'ex giocatore juventino aveva ovviamente detto con voce un pò arrochita «Gianluca Pessotto».La prognosi, comunque, non viene ancora sciolta, anche perché per adempiere a questa cosa i sanitari devono poter individuare il periodo di degenza ancora necessario al paziente per la guarigione. «Io credo resterà in ospedale ancora abbastanza a lungo - dice il professor Donadio - e da noi in rianimazione per un periodo che va tra una o al massimo due settimane». Non verrà, invece, ancora eseguito l'intervento per la stabilizzazione alle vertebre fratturate nella caduta e questo perché, come spiegano il professor Donadio e la dottoressa Vai «c'è l'impossibilità di metterlo prono per eseguire l'intervento». Va inoltre chiarito che Pessotto viene sottoposto ancora ad una «minima quantità di analgesici», ma giorno dopo giorno prosegue sulla strada del miglioramento, al punto di aver chiesto di poter vedere la tv e aver auspicato di poter rivedere anche le due figlie.Gianluca Pessotto non sa la ragione del suo ricovero in ospedale. Non conosce, quindi, il vero motivo per cui da tre settimane è ricoverato in rianimazione e ha rischiato più di una volta la vita. A chiarire questo particolare è il professor Pierpaolo Donadio, responsabile del reparto rianimazione delle Molinette di Torino, che dice: «Siamo quasi certi che non sappia perché è finito in rianimazione. Gli abbiamo detto che ha avuto un incidente».  Pessotto, d'altra parte, a quanto si apprende non avrebbe chiesto ulteriori notizie o informazioni sul suo ricovero. Si tratterebbe di un atteggiamento tipico in molti casi simili al suo, secondo quanto fanno sapere i sanitari che lo hanno in cura.Dal professor Donadio, poi, arriva anche un invito-preghiera: «Essendo, come ho detto, quasi certi che non sappia il perché è in ospedale non è il caso venga a saperlo da qualche giornale o da qualche televisione e allo stesso tempo non è il caso lo vengano a sapere le sue bimbe. Poiché non ricorda nulla - spiega Donadio - se qualcosa dovrà sapere e se qualcuno dovrà entrare sull'argomento non saremo certo noi ma saranno gli psichiatri che lo hanno in cura, assieme a tutta l'equipe che si è occupata di lui». L'invito di Donadio, tra l'altro, arriva anche a fronte della richiesta dello stesso Pessotto di poter vedere la tv. (La Stampa)