JUVENTUS

Post N° 706


MOGGI: "NON ESISTE ALCUN SISTEMA,  SE NON QUELLO DI FREGARE LA JUVE" L'ex dg bianconero: 'Dove sono i miei complici? Tutto sarà smontato, ricorreremo fino all'estremo limite'. La Juve non ha nulla da farsi perdonare. Mancini nel mirino: 'Disse: Moggi risponderà nelle sedi opportune. Come faceva a saperlo?'.Torino, 26 luglio 2006 - «Sono qui per difendere me stesso, Giraudo, la Juve e i tifosi e forse è la prima volta che la Juve viene difesa». Così l'ex direttore generale della squadra bianconera, Luciano Moggi, al termine della lunga conferenza stampa convocata all'indomani della sentenza di secondo grado che ha retrocesso la Juventus in serie B con 17 punti di penalità. «Sono contento per chi è riuscito a salvarsi -ha detto ancora Moggi commentando la sentenza- mi dispiace per la Juve che continuerò a difendere. La Juve non ha nulla da farsi perdonare perchè si è comportata in modo giusto e così i suoi dirigenti. Tutto quello che è stato detto e fatto -ha proseguito- sarà smontato, mi auguro che tutto questo alla fine non abbia il finale di oggi. È giusto che la Juve ricorra, io lo farò fino all'estremo limite». «È ancora da vedere se riusciranno a togliere Moggi dal mondo del calcio, chi mi conosce - ha aggiunto Moggi- sa che non sono uno che recita. Oggi c'è gente che mi avvicina, non mi chiede scusa ma mi dice sto con te e questo significa che ha capito. Proprio oggi -ha aggiunto l'ex dirigente bianconero- mentre stavo arrivando a questa conferenza stampa un signore mi ha detto 'non scorderemo i 12 anni che ci ha fatto sognare e' e questo mi ha fatto molto piacere» .Quanto poi a che cosa farà in futuro, Moggi ha aggiunto: «Lasciatemi riflettere, intanto torno al mare dove sono stato benissimo negli ultimi 20 giorni». «L'assoluzione di Carraro? Lasciamo perdere è meglio». Così l'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, risponde a chi gli domanda un commento sull'assoluzione dell'ex presidente della Federcalcio, Franco Carraro. Poi, sollecitato ancora dai cronisti, Moggi aggiunge «lasciamo giudicare da chi lo ha assolto». «Un sistema Moggi? Non c'è nessun sistema, ho l'impressione che l'unico sistema è quello che vuole fregare la Juve e noi, Di certo non ci guadagna il calcio». Moggi ha poi aggiunto: «Io non contesto nulla, dico solo quello che non ho fatto. Non so se la giustizia sportiva ha letto le intercettazioni ma che sia andata avanti così, senza sapere, non c'è dubbio». Infine, a chi gli chiedeva se a suo giudizio ora il calcio sarà meglio o peggio, Moggi ha concluso: «Speriamo non sia peggio». «Mi è piaciuto Diego Della Valle che ha detto tutto quello che pensa su Rossi e Palazzi. Nell'ultimo mese e mezzo c'è stata una caccia al ladro e al mostro -aveva detto Della Valle-. Qualcuno, con irruenza senile, voleva far finta di fare pulizia sbattendo due mostri in prima pagina». E sul commissario straordinario della Figc: «È una sorta di argonauta, crede di poter gestire come vuole le sorti del calcio». Moggi ha poi aggiunto: «Magari una piccola tirata d'orecchie la farei al presidente del Coni che ha nominato Rossi, ex legale ed ex dirigente dell'Inter, commissario». C' e' anche l' allenatore dell' Inter, Roberto Mancini, tra i bersagli di Luciano Moggi, che all' indomani della sentenza di appello della giustizia sportiva ha voluto incontrare i giornalisti in un albergo di Torino.''Sette o otto mesi fa - ha ricordato Moggi - in una sua intervista disse: 'a Moggi non rispondo, lo fara' lui nelle sedi opportune'. Una dichiarazione che mi ha impressionato molto, perche' o sapeva qualcosa o, se non lo sapeva, ha tirato ad indovinare e ci ha azzeccato''.Moggi se l' e' poi presa anche con l' ex direttore della Gazzetta dello Sport, Candido Cannavo', di cui ha letto un breve passaggio di un suo articolo: ''Parlava della vicenda passaporti e c' era scritto 'nel caso dell' Inter l' accertamento dovra' portare a sanzioni drastiche'. Peccato che oggi aspetti ancora da lui una risposta - ha detto a proposito del noto giornalista - sui passaporti falsi dell' Inter, sulle cene di Facchetti (il presidente dell' Inter, ndr) con i designatori arbitrali e sui colloqui che sempre Facchetti aveva con Pairetto. Cannavo' - ha concluso - farebbe meglio a stare zitto anziche' parlare di Moggiopoli''. (da Il Giorno)