JUVENTUS

Post N° 834


SFIDUCIA TOTALE LA RIVOLTA DEGLI AZIONISTI: DURE CONTESTAZIONI A BLANC E COBOLLI GIGLIPresidente e amministratore delegato della Juventus messi alla gogna durante l'assemblea societaria per l'arrendevolezza mostrata dinanzi alla giustizia sportiva e per aver inspiegabilmente evitato il ricorso al Tar del Lazio. Platea furibonda. E c'è anche chi grida: "Moggi è un santo" 
GIORNATA CONVULSA. Sono stati Cobolli Gigli e Blanc i bersagli dell'assemblea degli azionisti in corso a Torino. Pesanti le contestazioni nei confronti del presidente, dell'amministratore delegato e dell'avvocato Cesare Zaccone, tutti rei di non aver difeso a sufficienza la Juve nella vicenda Calciocaos. Il dibattito serrato tra i massimi dirigenti bianconeri ed i piccoli azionisti è cominciato alle dieci del mattino ed è andato avanti per tutta la giornata in un clima di fuoco. Un'assemblea contrassegnata da mille provocazioni, interventi a raffica e proteste, sia formali che non. E c'è chi, tra i piccoli azionisti, ha dichiarato che "Moggi è un santo". L'INTERVENTI DI COBOLLI: «Stiamo affrontando il campionato con grande umiltà. Se riusciremo a far bene il nostro mestiere, a dare la giusta impronta alla nostra società, a vincere sul campo in modo corretto e a tornare in serie A, corriamo il rischio che questo sia ricordato come un anno difficile ma un anno di vittorie». È fiducioso il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, che, dopo aver ripercorso nel suo intervento all'assemblea degli azionisti, le vicende di giustizia sportiva che hanno coinvolto la squadra e la società bianconera, ha avuto parole di elogio per tutti, a cominciare dall'allenatore Didier Deschamps che ha voluto ringraziare pubblicamente, sottolineando poi che «questa è una società che si posa su pilastri solidi».Dopo aver ripercorso passo passo tutte le tappe che hanno portato fino all'arbitrato, di cui sono attese le decisioni in questi giorni, Cobolli Gigli ha spiegato che «abbiamo deciso di lavorare per ottenere la massima riduzione della penalizzazione ma di essere consci che eravamo in serie B, che dovevamo espiare colpe con pene superiori a quelle che meritavamo e che dovevamo rimboccarci le maniche per pensare a giocare bene, a darci delle regole sportive e non e a tornare in serie A a fine 2006-2007». Riferendosi a tutti quelli che lavorano per la Juventus, il presidente bianconero ha ribadito che «abbiamo fatto tanto. Abbiamo un buon Cda, un amministratore delegato di forte competenza, abbiamo trovato una struttura di persone serie, determinate che ha sempre lavorato bene, persone che riconoscono i valori di questa società. Tutto questo ha permesso a chi a vinto il campionato 2005-2006 in tutto merito e si apprestava ad andare alla Coppa dei Campioni, ha ritrovarsi in 4 mesi senza due scudetti, in serie B e con 17 punti in meno, di rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare. E posso dire che forse lavorano meglio e con più determinazione adesso di quanto abbiano mai fatto in passato».L'INTERVENTO DI BLANC. «La maggior parte dei nostri partner ha deciso di restare fedele alla Juventus. Il contratto più importante è Tamoil che lo ha però impugnato ma sono in corso trattative per far nascere una nuova collaborazione per questa stagione». A parlare, in occasione dell'assemblea degli azionisti della Juventus, è l'ad bianconero Jean-Claude Blanc che ha poi ricordato che, in seguito alle vicende della giustizia sportiva, la diminuzione delle partnership «portano ad un calo di ricavi del 35% per la stagione 2006-2007 e questi minori ricavi si ritroveranno in gran parte negli esercizi successivi anche con eventuale rapido recupero della serie A». Blanc ha poi affrontato la questione degli obiettivi finanziari ossia «realizzare plusvalenze sul settore giocatori. Questa plusvalenza -ha aggiunto- ammonta a 36 milioni di euro e comporterà un effetto economico positivo sul budget dell'anno in corso». Fra altri obiettivi citati da Blanc «portare quanto prima il club all'apice della serie A e delle competizioni europee, ricostruire una squadra competitiva con un mix di calciatori affermati e provenienti dal settore giovanile, centrare l'attenzione di questo settore su una formazione molto selettiva così che fra 3 anni dia giocatori di talento alla squadra e riformare il settore scouting per reperire in Italia e all'estero giovani talenti a prezzi competitivi». Ripercorrendo i 120 giorni di lavoro del nuovo Cda della Juventus, «giorni in cui abbiamo dovuto affrontare una situazione tra le più ardue che il club abbia mai incontrato», Blanc ha sottolineato che «gli ottimi risultati sportivi di inizio campionato ci spingono a pensare che le scelte fatte in momenti di estrema tensione sono state le migliore che potessimo fare». L'ad bianconero ha chiuso il suo intervento ricordando i valori «con cui vogliamo lavorare: professionalità e umiltà nel pieno rispetto dei valori dello sport». NESSUNA AZIONE CONTRO MOGGI - Il presidente bianconero ha poi spiegato che, al momento, è stata accantonata l'ipotesi di un'azione di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori. «Riteniamo che l'azione sia penale che sportiva verso Moggi e Giraudo non sia conclusa e, quindi, sia necessario soprassedere anche se questo non vuol dire rinunciare».ZACCONE: ERAVAMO DA C. CHIESTA LA B". L'avvocato della Juventus, Cesare Zaccone, ha risposto durante il Cda della società a chi lo ha accusato di aver fatto poco per difendere i diritti della Juventus nel processo per Calciopoli."La situazione era a dir poco drammatica e, siccome il comportamento dei dirigenti ricade inevitabilmente sulla società, non c'era molto da fare. Noi avevamo addirittura due dirigenti colpevoli e quindi che cosa dovevamo fare secondo voi? O difendevamo i dirigenti oppure prendevamo le distanze da loro per cercare di far sopravvivere la Juve. Noi volevamo una giustizia equa, però, ve lo ripeto - rivolgendosi agli azionisti - i dati di fatto nei nostri confronti erano drammatici. Erano da serie C. Ci siamo permessi di chiedere una B senza penalizzazione perchè con i dati di fatto che avevamo sarebbe andata bene". BETTEGA SECONDO AZIONISTA PRESENTE. Roberto Bettega, ex vice presidente della Juventus F.C., e' il secondo azionista per numero di azioni intervenuto all'assemblea di bilancio della societa'.Secondo le risultanze del libro soci, Bettega e' intervenuto in assemblea con 347.615 azioni, interamente in garanzia a B.Intesa. Il primo azionista e', ovviamente, Ifil, che ha depositato ai fini della riunione 72.560.500 titoli. Terzo azionista assoluto e' Maurizio Bertuzzi con 100.065 azioni.