JUVENTUS

Post N° 840


LA DIRETTA DELLA PARTITA CON IL BRESCIA INAUGURA LE TRASMISSIONI DELLA TV BIANCONERA SI ACCENDE JUVE CHANNELTra i telecronisti anche Pippo Baudo e la Littizzetto
Non sbaglia l’accento, il presidente Cobolli Gigli, quando annuncia che da domani, a 109 anni dalla fondazione, la Juve avrà la propria tv tematica: sarà Juve Channel e non «scianèl» come Sensi chiama quella analoga della Roma, che si può confondere con un profumo. Un canale tra storia e attualità, dedicato ai tifosi che per 8 euro al mese più l’abbonamento a un pacchetto Sky potranno vedere tutto quanto la Juve permette di mostrare: dagli allenamenti non criptati da Deschamps alle curiosità di giornata oltre ai programmi sulla storia del club, le partite del passato, le interviste e le telecronache in differita, salvo Juve-Brescia trasmessa in diretta per concessione di Sky, interessata al lancio della tv bianconera agganciata alla sua piattaforma come quelle di Milan, Inter e Roma. Tralaltro fino al 30 novembre chi ha un pacchetto Sky vedrà Juve Channel gratis e chi si abbonerà entro quella data alla tv juventina non pagherà per i primi 3 mesi. Il prodotto non è nuovo. Chelsea, Manchester United e Barcellona l’hanno creato da tempo, Real Madrid Television è una realtà intercontinentale al punto da trasmettere anche in inglese e Florentino Perez volle che fosse diffusa gratuitamente all’estero: «Perdiamo qualche soldo ma ne guadagnamo in immagine e in sponsor», spiegò l’ex presidente madridista. Certo, bisogna essere un po’ maniaci per abbonarsi a tv che per 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno battono su un solo tema e lo fanno con i toni e gli argomenti della Pravda stalinista: questo si dice, quello no, e da noi sono tutti giovani, belli e buoni. Dubitiamo che a Inter Channel sabato sera abbiamo fatto vedere gli spintoni di Vieira a Mihailovic dopo il derby. Fa parte del gioco, bisogna crederci. I numeri si sono assestati su livelli che permettono di campare sulle proprie forze e guadagnarci un po’. L’Inter è intorno ai 50 mila abbonati, la Roma sui 35 mila e sono entrambi prodotti e distribuiti nel mondo da Rai Trade, come Juve Channel. Il Milan invece corre da sè: dalle sue parti non manca chi si intende di tv commerciale. «Il nostro pubblico è di tifosi - spiega Giorgio Martino, ex giornalista della Rai e da sei anni direttore di Roma Channel - quindi bisogna essere di parte ma anche credibili: negli anni più difficili, quando la società aveva problemi economici, cercammo di dare notizie che fotografassero la situazione reale, senza esagerare da una parte o dall’altra. Diciamo che bisogna mantenere una partigianeria elegante, la gran parte degli abbonati non apprezzerebbe un prodotto sguaiato». E’ la linea che seguirà la Juve cominciando dalla telecronache di Antonio Paolino che non è un ultrà del microfono e sarà assistito da personaggi come Idris (domani con il Brescia), la Littizzetto e persino Pippo Baudo. «La tv diventerà un prolungamento dello spettacolo offerto allo stadio e che sarà sempre più calibrato sulle famiglie e sui bambini», ha spiegato l’amministratore delegato Jean Claude Blanc. Non c’è un obiettivo dichiarato. L’idea è che un club che ha il 90 per cento dei tifosi sparsi per l’Italia (ma quanti sono? ieri c’è chi diceva 12, chi 13, chi 14 milioni) abbia più chances di altri nell’imporre un prodotto che apre la vita della società e della squadra a chi magari riesce ad avvicinarle una volta l’anno, perchè vive lontano. «Parlare a chi non può seguirci fisicamente è una delle nostre carte: ci sono cose che a noi sembrano banali ma per chi vede la Juve da Palermo sono interessanti. Inoltre la nostra gente è abituata a confrontarsi con le grandi realtà internazionali, anche adesso che siamo in B: ed è un altro aspetto da considerare nella programmazione». La nascita di Juve Channel, dopo anni di tentennamenti e rinvii, dimostra comunque una sterzata nelle strategie seguite all’era di Moggi e Giraudo. Più trasparenza, più contatto con il pubblico. Non sarà facile disincrostare le abitudini ma qualcosa si muove: è cambiato anche il capo dell’area comunicazione, ora c’è Giuseppe Gattino, capo ufficio stampa al Toroc per le Olimpiadi invernali. Ma soprattutto si è trovato un ruolo a Del Piero, in alternativa al campo. E’ lui che interpreta (con molta bravura) gli spot per il lancio del canale. Ed è la sua voce registrata che risponde al telefono quando si chiama il 199.177.133 per gli abbonamenti: per arrivare un giorno alla poltrona di presidente Alex comincia dal call center. Si consoli: Rockfeller prima di fare il miliardario lustrava scarpe (La Stampa).PICCOLA NOTA A MARGINE  di Corsivo79Sta passando inosservata la nomina di Antonio Paolino, giornalista di 7gold, quale telecronista ufficiale di JuveChannel. Complimenti vivissimi alla nostra dirigenza che per un ruolo così importante si è affidata ad un ultrà del Torino. Per chi non lo sapesse, tale Paolino, è periodicamente ospite di squallide trasmissioni piemontesi come "Orgoglio Granata" o  "Toro amore mio", durante le quali non perde occasione per attaccare la Juventus. In una di queste esilaranti puntate ha candidamente ammesso che i bianconeri sarebbero dovuti finire in Serie C (raccogliendo naturalmente scroscianti applausi dal pubblico granata). E pensare che le altre società dotate di un canale tematico hanno nelle proprie file i più faziosi giornalisti in circolazione (Giorgio Martino-Roma; Mauro Suma-Milan; Roberto Scarpini-Inter). Gente che spesso e volentieri vediamo difendere a spada tratta la propria squadra nelle varie trasmissioni sportive. Invece Cobolli Gigli & Co. hanno scelto come difensore mediatico un accerrimo accusatore della Juve. Non ne fanno una giusta, Santo Dio.