JUVENTUS

Post N° 896


DAVID LANCIA NUOVI MESSAGGI ALLA DIRIGENZA BIANCONERA E PUNZECCHIA I FUGGIASCHI VIEIRA E IBRAHIMOVIC .TREZEGUET VA  ALL'ATTACCO "E' dura giocare in B perché perdi considerazione a livello internazionale e noi paghiamo per colpe non nostre. L'obiettivo attuale è riportare la Juventus in serie A, ma per tornare al vertice occorrono acquisti. Valuterò i programmi della società e a giugno deciderò cosa fare. Io non sarei contento di giocare con l'Inter con lo scudetto sulla maglia. Quello scudetto lo abbiamo vinto noi sul campo e ci è stato tolto ingiustamente. Ce lo eravamo meritato, e all'Inter lo sanno tutti".
Torino -  (Il Giorno)  - Nella settimana che segna il suo rientro in campo, David Trezeguet ha voglia di parlare. E lo fa senza giri di parole, come forse non lo ha mai fatto in questo avvio di stagione piuttosto difficile. "Devo dirvi che sono contento? No, sono amareggiato, anzi molto amareggiato, ma non di essere rimasto alla Juventus. Qui in 7 anni ho fatto grandi cose e a questa societa' sono legato. Sono amareggiato dal fatto che quella che ha vinto lo scudetto a Bari era una squadra costruita per fare bene per altri 4 o 5 anni e che avrebbe potuto dire la sua anche in Champions League. Ed invece dove siamo? Siamo a lottare in B e a pagare per colpe che non sono sicuramente le nostre. Quella dello scorso anno era, secondo me, una delle Juventus piu' forti degli ultimi 10 anni e il nostro traguardo era vincere la Champions invece. Ora invece il traguardo e' riportare la Juve in A. In campo quella Juve ha dimostrato di essere la piu' forte e ora paghiamo per errori di altri". Il francese si dice comunque lusingato della scelta della societa' : "Il fatto che mi hanno voluto tenere a tutti i costi e' per me motivo di orgoglio e di molto onore. Vuol dire che in questi sette anni qualcosa di buono ho fatto. Io ho attaccamento a questa maglia, anche se giocare in serie B e' dura. E' dura anche perche' perdi considerazione a livello internazionale. Se lo scorso anno potevo permettermi il lusso di protestare con Domenech ora non lo posso piu' fare. Saha, tanto per fare un esempio, che gioca nel Manchester United e fa la Champions League, al limite ha piu' diritti di me di chiedere un posto da titolare. Non ho giocato il Mondiale da titolare vincendo uno scudetto e segnando 24 gol, figuriamoci giocando in B...". Trezeguet non vuole poi parlare di futuro: "Vi posso solo dire che a gennaio non mi muovero' da qui. Quello che succedera' a giugno non lo so, e' ancora lontano, mancano 7 mesi. Ora l'importante e' rimanere concentrati sul campionato. Se abbiamo fatto delle richieste alla societa'? No, con la societa' non abbiamo parlato. Pero' credo sia normale che ognuno di noi, quelli che sono qui da piu' tempo, chieda una Juventus che torni ad essere competitiva da subito. Ora comunque e' presto per fare promesse. Io in 7 anni ho vinto 4 scudetti, per me quello che conta e' una squadra competitiva. I problemi extra sono problemi della societa'". Qui Trezeguet ha un lapsus e poi sorride: "Non e' giusto parlare oggi anche perche' ancora non sappiamo se vinceremo lo scudetto... Scusate, il campionato di serie B. Pero' mi sembra normale che ognuno di noi ambisca a giocare in una Juve competitiva ai massimi livelli e per tornare ad essere competitivi manca molto a questa squadra, anche perche' sono andati via tanti giocatori importanti". Trezeguet conferma quello che ha detto anche il suo allenatore: "Sono tranquillo, non mi va di lasciare la Juventus a gennaio, vedro' il mio futuro a giugno, sperando di aver conquistato la serie A. E non sara' facile, perche' fino ad adesso abbiamo fatto bene ma il campionato di B e' lungo e difficile e si decidera' solo nei mesi finali. Essere in testa ora e' importante, ma non decisivo".  Trezeguet afferma che, per quanto riguarda il futuro, ogni big prendera' decisioni individuali: "Ognuno ha i suoi problemi e desideri, io comunque vorrei una squadra molto superiore a quella che abbiamo oggi. In questo momento pero' posso dirvi che il gruppo e' molto unito e a me e' dispiaciuto dell'infortunio perche' non sono riuscito a stare vicino alla squadra".  Il centravanti poi lancia qualche frecciatina all'Inter. "Con la squadra che avevamo sarebbe stato difficile per tutti, avevamo una rosa che poteva vincere per altri 4-5 anni, un po' quello che succedera' all'Inter che ha una rosa che puo' fare la differenza in qualsiasi momento. Chi e' piu' contento fra me e Ibra? Non lo so. Ibra sicuramente e' molto contento e lo si vede anche in campo. Lo sento spesso, ma io non sarei felice di giocare in serie A con la maglia dell'Inter con lo scudetto sul petto. Uno scudetto che avevamo conquistato noi e che ci è stato tolto ingiustamente. Io sono contento della fiducia che mi ha dimostrato la Juventus anche se avrei preferito tutta un'altra situazione per noi. Ora mi auguro di fare 90 minuti contro il Cesena, mi manca giocare, mi mancano i compagni, mi manca il gol (e a secco dal 30 settembre. ndr)".  L'ultimo pensiero del piu' prolifico bomber straniero della storia bianconera (non contando l'oriundo Sivori) e' per gli arbitri: "Molti sono giovani e dobbiamo dare loro tempo per crescere, quello che devono capire e' che i protagonisti sono i giocatori e non devono diventarlo loro. Loro devono accompagnare e aiutare il gioco e mi sembra che in questo momento non sia cosi'". Poi saluta e corre via.