JUVENTUS

IL MERCATO BIANCONERO


COBOLLI LIBERA BUFFON: "NON SARA' UNA JUVE DA SCUDETTO" Il presidente afferma a sorpresa che nella prossima stagione la Juve non potrà lottare per il tricolore e difatto allontana Gigi da Torino. "E’ giusto che Buffon come gli altri campioni che stanno dando l’anima voglia una squadra competitiva. Però lo scudetto è un traguardo difficile, l’anno prossimo punteremo alla Champions League". Deschamps preoccupato: "Gigi è fondamentale. Andrebbe fatto uno sforzo particolare per tenerlo, trovare un altro portiere così è impossibile".
IL CASO BUFFON. Le parole di Gigi Buffon sul proprio futuro («ho 29 anni, sono al culmine della carriera, penso di meritare una squadra che lotti per grandi traguardi») non preoccupano la Juventus. Per i dirigenti bianconeri, fra i campioni che non hanno ancora deciso il proprio futuro il portiere è quello che ha maggiori probabilità di restare. La società conferma i contatti in corso con Buffon ed è disposta a fare il possibile per non perdere l’unico giocatore indispensabile della squadra. Ieri a Juventus Channel Deschamps ha ammesso di essere disposto a fare follie pur di trattenere il suo portiere. Il presidente Cobolli Gigli ha spiegato: «E’ giusto che Buffon come gli altri campioni che stanno dando l’anima voglia una squadra competitiva. Gigi è un uomo libero, pertanto è libero di esprimere il suo pensiero. Noi stiamo lavorando per una grande Juve, anche se parlare di squadra subito da scudetto sarà difficile. Più probabile vedere una Juve che lotti per la Champions».Buffon ha un contratto che scade nel 2011, l’intenzione è di allungarlo di una stagione e di migliorarlo economicamente. Oggi Gigi guadagna già 5 milioni, ma non è il meglio retribuito. Davanti a lui c’è Del Piero. E proprio il capitano rappresenta un altro caso che la società dovrà risolvere, anche se non in tempi brevi come per gli altri giocatori. Il capitano ha un contratto che scade nel 2008, anche per lui si parla di un prolungamento di un altro anno. Ma il suo futuro non è in dubbio, nel senso che Del Piero resterà alla Juve fino al termine della carriera, anche perchè è un giocatore che non ha mercato, che tutti considerano una bandiera della squadra. Si tratta soltanto di capire quando arriverà il momento di dire basta e di intraprendere l’attività dirigenziale che la Juve gli offrirà.DESCHAMPS TRA PRESENTE E FUTURO.  Una vera e propria pioggia di messaggi per Didier Deschamps. Il tecnico francese è stato protagonista di un’iniziativa organizzata da Juventus Channel.  Trenta minuti di trasmissione e centinaia le domande dei tifosi bianconeri, moltissime delle quali arrivate prima dell’inizio della trasmissioni. Tante le curiosità, in particolare sul campionato in corso e sul futuro suo e della Juventus. "Per rivedere una grande Juventus i tifosi bianconeri dovranno pazientare almeno per due, tre anni. La società sta per decidere il piano economico, ma sono previsti investimenti importanti. Arriveranno tre o quattro giocatori di alto livello ma in un anno non si può rifare la squadra che c’era prima. Qualche giovane rimarrà, altri andranno via per crescere e poi tornare". Su Buffon: "Il presidente ha solo detto che non si può trattenere un calciatore al 100%. Ma tutti sappiamo quanto Gigi sia un punto fondamentale per costruire una squadra ancora più competitiva l’anno prossimo. Andrebbe fatto uno sforzo particolare per tenerlo, trovare un altro portiere così è impossibile". Mercato: "Il futuro di Trezeguet dipenderà dai suoi stimoli e dalla sua voglia. Ma ha solo un anno di contratto, quindi è una situazione complicata. Per sostituirlo ci vorrebbe una punta da almeno 20 gol all’anno, ma non ce ne sono tanti di attaccanti così in giro. Non sarà Fernando Torres, è giovane, avrebbe bisogno di giocare accanto ad un altro attaccante di peso, non mi convince l’idea di puntare su di lui come prima punta. Eto’o? Ci può stare tutto, ma credo che portarlo via al Barcellona sia impossibile. Pizarro del Bayern è forte e giovane, ma non ha un carattere proprio irreprensibile. Klose invece sarebbe da Juve. Toni? Anche lui, negli ultimi anni ha segnato una valanga di gol, in più è italiano e non avrebbe bisogno di tempo per adattarsi. Potrebbe essere una buona soluzione, e mi piacerebbe vederlo in coppia con Trezeguet. A centrocampo servirebbe gente già affermata, fisica ed esperta, come Vieira. Malouda? Un interessante mancino, esprime un grande volume di gioco, difende bene, fa gol, crossa, credo sia pronto per una grande squadra straniera. Gerrard? Se c’é la possibilità, vado a prenderlo io in bicicletta, così facciamo prima. La Juve deve puntare su giocatori così se vuole fare il salto di qualità. Se dovesse tornare qualcuno della vecchia guardia è chiaro che servirà da parte loro un sacrificio economico. Grygera? Può giocare da terzino o da centrale, un grande vantaggio. Valuterò la maniera in cui utilizzarlo, ma dipenderà anche dagli altri difensori che avremo in rosa. Su Del Piero: "Quest’anno ha tante responsabilità e sta facendo bene, è un esempio per tutti. Gioca più libero? Da mezza punta ha più spazio, mentre al Mondiale, quando Lippi lo ha anche utilizzato da quarto di centrocampo, doveva sobbarcarsi molto più lavoro. Io chiedo alla squadra di dargli più palloni possibili vicino alla porta, perché lui può creare tantissimi pericoli". Il calcio di domani: "Dobbiamo cercate di tornare tutti a rispettare valori come passione e rispetto. C’é tanto da fare sul piano dell’educazione, allo stadio si deve andare per sostenere e non per insultare e fare violenza".DELUSIONE BOJINOV. "Non voglio fare nessun caso. Sono contento che Deschamps e Corradini si fermino sempre con me a fine allenamento, ma sinceramente non mi spiego perché non vengo mai utilizzato". Queste le parole di un Valeri Bojinov sereno, ma determinato al termine dell’allenamento. "Non riesco a darmi spiegazioni - continua l’attaccante bulgaro a Juve Channel - sul perché io non giochi mai. Mi sto allenando bene, anche per il futuro. Ma ho bisogno di giocare come tutti quanti. Se sono alla Juve penso che qualcosa di buono in passato l’ho fatto, ma se non gioco mai... Io spero che il mister mi consideri un pò di più, e che magari prima o poi tocchi anche a me. La mia volontà è diventare un grande giocatore per giocare a grandi livelli. Ho tanta fame dentro di me. Spero prima o poi di avere la possibilità di sfogarla".VERSO MODENA.  La sfida con il Modena, in programma lunedì a Modena, non è ancora alle porte e Deschamps e il suo staff stanno lavorando per recuperare gli ultimi infortunati. Durante l’allenamento, il dottor Agricola ne ha approfittato per fare il punto della situazione dai microfoni di Juventus Channel. Notizie confortanti per Nedved e Zanetti, ancora dubbi su Palladino e Marchisio e una novità su Kovac. Partiamo proprio dal croato: sono passate tre settimane dall’intervento alla caviglia a cui è stato sottoposto a Monaco di Baviera. Procede tutto per il verso giusto, è iniziata la riabilitazione, ma lo stop dal campo sarà ancora di almeno un mese. Tutto ok per Zanetti e Nedved. Gli ultimi acciacchi non sono gravi e per entrambi dovrebbe arrivare la convocazione per la trasferta di Modena. Dubbi maggiori invece per i giovani Palladino e Marchisio che hanno continuato per tutta la settimana il lavoro differenziato e difficilmente ce la faranno per lunedì. Molto più probabile il ritorno per la sfida dell’Olimpico con il Piacenza in programma domenica 4 marzo.