JUVENTUS

BUFFON VEDE BIANCONERO


"VOGLIO RESTARE ALLA JUVE"Gigi esce allo scoperto e conferma il suo desiderio di prolungare il matrimonio con la Vecchia Signora. Ospite della facoltà di Economia e Commercio di Torino confessa: "Il rapporto con la società è ottimo ed io a questa maglia sono legato. La voglia di rimanere c'è eccome".  
BUFFON sale in cattedra. E lo fa da guascone, con il sorriso sulle labbra. Sono appena passate le 15 e un boato, tanti applausi e cori da stadio, ieri pomeriggio, hanno accolto l’ingresso del portiere campione del mondo nell’Aula Magna — gremita all’inverosimile da 600 studenti — dell’Università di Economia e Commercio di Torino. Gigi saluta, riceve una targa con un messaggio alquanto eloquente («In azzurro e in bianconero sei un gran guerriero. Fedele alla tua maglia da uomo vero») e ringrazia, un po’ emozionato per tanto affetto. Buffon, d’altronde, è fatto così, vive di emozioni e di sensazioni: «Domenica ho risposto ai tifosi che mi hanno sempre sostenuto. Mi sembrava giusto ringraziarli». Naturalmente la curiosità degli studenti va subito al futuro: «E’ una domanda a cui devo rispondere almeno 18 volte al giorno. Ripeto, la volontà di rimanere c’è eccome, con la società c’è un grande rapporto, stiamo parlando e ci stiamo confrontando». Impossibile non parlare del momento della Juventus: «Stiamo facendo un buon campionato, ma non dobbiamo cullarci. E’ da un po’ di tempo che proviamo ad allungare, speriamo sia la volta buona». Eppure nel giro di poche settimane, Buffon è passato dal trionfo di Berlino alla retrocessione, senza quasi batter ciglio: «E’ stata una scelta istintiva. Quando sei legato a un ambiente e a una maglia non puoi lasciare la barca in difficoltà. Loro non mi hanno chiesto niente, ma ho capito che avevano bisogno anche di me. Ho semplicemente teso la mano a persone alle quali voglio bene». A proposito di futuro, la saracinesca azzurra potrebbe trovare Marcello Lippi: «Penso che se lui dovesse decidere di tornare, vorrebbe la rassicurazione di una squadra di altissimo livello. Comunque, con tutto il bene che voglio a Lippi, permettetemi di dire che Deschamps non sta facendo affatto male». Poi si parla di Champions League («L’Inter? Non mi piace gioire sulle disgrazie altrui, ma quel finale è stato vergognoso, il calcio ne è uscito con le ossa rotte. La Roma? Ha una rosa limitata, ma se i titolari stanno bene possono centrare la finale») e di Capello: «Con lui non ho mai litigato, il primo anno mi ha dato la scossa, nel secondo forse è stato troppo pesante con me e poi doveva essere meno duro perchè nella Juve ci sono anche dei vecchietti che hanno bisogno di un rapporto paritario e non di bacchettate. E’ qui che ha sbagliato». E POI, IL GRAN FINALE. Un ragazzo lo stuzzica: «Ma lei stasera su chi scommetterebbe?», Buffon sta al gioco e rilancia: «Per me stasera (ieri, ndr) passano Milan, Bayern Monaco e Manchester, mentre va fuori l’Arsenal. Ma io ho perso tanto con le scommesse, quindi ti consiglio di risparmiare i soldi». Intanto, ieri mattina, la squadra si è allenata a Vinovo. Tutti in campo tranne Tudor, solo palestra per lui, mentre Kovac ha lavorato sulla corsa. Deschamps, alla fine della seduta, ha spiegato la scelta di Pezzetti: «L’ho voluto io, si occuperà del settore giovanile, quando giocavo mi ha insegnato tanto e a Monaco ci siamo trovati bene. Se qualcuno pensa che il suo arrivo sia il preludio a quello di Lippi, allora diciamo che forse domani arriva Bordon». Da Ginevra, infine, il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, non ha escluso che il marchio della casa torinese possa finire sulle maglie bianconere: «E’ probabile che il discorso si riapra, c’è l’intenzione di una sponsorizzazione per la Juventus».