JUVENTUS

TREZEGOL AVVERTE LA SOCIETA'


"TRA UN ANNO SONO LIBERO: IL RINNOVO DIPENDE DALLA JUVE"Il bomber francese non vuole passare per mercenario e spiega a chiare lettere che il suo futuro in bianconero dipende esclusivamente dalla dirigenza: «È vero, senza prolungamento andrò via gratis nel 2008 ma non è un problema mio. Sul futuro peserà molto che squadra faranno: 7 anni fa scelsi Torino anche per questo». Intanto i tifosi temono di perdere anche Buffon: Berlusconi chiama Montezemolo e l'affare si può fare.  
INTERVISTA A TREZEGOL - La Stampa - Giura non sarà una questione di vile pecunia, l’eventuale rinnovo del contratto con la Juve, perché sulla bilancia di David Trezeguet peserà di più «il progetto sportivo»: cioè, che squadra costruiranno attorno a quelli che già ci sono. Somigliasse ai bolidi che ora viaggiano in A, e corrono per l’Europa, se ne potrebbe parlare: «Aspetto i programmi della società, ma vedermi giocare la Champions con la maglia della Juve non è una cosa irreale». Non giura invece, e nemmeno lo afferma, ma s’intuisce bene, fra le trincee che circondano l’argomento contratto, che sarà comunque dura tenerlo: «I contratti si rispettano», dice. E il suo ha data di scadenza giugno 2008.Pavel Nedved domenica ha detto di non essersi divertito. E lei?«Tutti noi, giocatori e allenatore, sappiamo bene una cosa e siamo stati chiari: il primo compito è quello di salire in serie A».E il resto viene dopo, bel gioco compreso.«Purtroppo, a volte, il gioco è deludente, ma la cosa fondamentale è fare risultato. C’è da dire anche che la B è diversa dalla A e, a volte, bisogna adeguarsi. Quando saremo di nuovo in A, penseremo anche al bel gioco».Domenica è tornato al gol: nel suo urlo c’era anche un po’ di rabbia?«No, era solo la gioia per una rete. Resto sulla mia linea: dobbiamo torglierci il più presto dalla B. Poi è vero che io sto facendo più fatica, fisica. Qui si corre molto di più».Durante alcuni allenamenti, qualche suo dialogo con Deschamps pareva ai bordi della lite. Che tecnico è Didier?«Uno bravo. Non è più un mio compagno, ma il mio allenatore e mi sembra giusto scambiarsi delle opinioni. Lo si fa per risolvere i problemi, non per crearne. Quest’anno è andata via molta gente con esperienza, e n’è arrivata altra che ne ha meno».Mercoledì Buffon ha raccontato che gli chiedono se resterà diciotto volte al giorno. Capita anche a lei?«La società ci ha chiesto di non parlare del contratto. Ma io sono stato chiaro nei confronti della gente».Ha detto che resterà fino al 2008, scadenza del contratto. Ma la Juve, senza rinnovo, il prossimo anno perderà uno che vale come lei, gratis: può permetterselo?«Non è un mio problema. I contratti devono essere rispettati. Ed è un po’ strano: se non li rispetti, è colpa del giocatore, se lo fai, è colpa del giocatore lo stesso».Raccontò che l’ultimo rinnovo, diventato una soap opera, lo decise dopo aver parlato dieci minuti con Capello: cosa le potrebbero spiegare per convincerla?«Come i miei compagni stiamo aspettando il piano industriale. Poi vedremo».Quanto inclinerà la sua volontà, ciò che faranno gli altri big?«Penso che ognuno deciderà il suo futuro, con i suoi motivi. Abbiamo visto, gli anni scorsi, gente che se ne è andata via con contratti che scadevano nel 2010 o nel 2011».Di certo dovrebbe rinunciare alla Champions per un altro anno.«Su questo, sono stato sempre chiaro. Ho detto, semplicemente, che la Champions mi manca, così come manca ai compagni, a tutti: dal magazziniere ai tifosi. E invece alcuni hanno scritto che volevo giocare la Champions e che quindi sarei andato via. Mai detto».Vederla giocare in Europa con la maglia della Juve è irreale?«Si può fare. La Juve resta uno dei club più importanti del mondo. Ma nessuno ancora lo può sapere. Il direttore sportivo Alessio Secco ha detto la verità: non abbiamo parlato del contratto, e stiamo aspettando il piano della società».Dagli indizi, la volontà è di essere competitivi da subito.«Sicuramente bisogna considerare i rinforzi che abbiamo chiesto un po’ tutti. Perché lo sappiamo che siamo un’ottima squadra in serie B, ma la A è un’altra realtà. Inter, Milan e Roma, adesso, sono un’altra cosa».Il Lione è andato male, Fred, che la dovrebbe buttare dentro, malissimo.«È un’ottima squadra che ha fatto benissimo in Francia, meno in Europa».Magari manca proprio un centravanti.«Forse. O forse qualcos’altro».Lione, Milan, Manchester, tutti la volevano l’anno passato. Che c’era di vero?«Nulla».Emil Zatopek disse: «Bisogna correre con i sogni nel cuore, non con i soldi nel portafoglio».«Chiaro che, durante la carriera guardi anche l’aspetto economico, ma quello che conta è l’aspetto sportivo. Per questo voglio vedere il progetto della Juve».Roba da lieto fine hollywoodiano.«Parlo poco, ma quando lo faccio dico ciò che penso. Qui ho imparato molto: per esempio, che arrivare secondi non serve a nulla. E se mi guardo indietro, credo di avere fatto qualcosa di importante. Per questo dico che conterà il progetto sportivo: sette anni fa, feci lo stesso discorso».BERLUSCONI CHIEDE BUFFON A MONTEZEMOLO. Berlusconi e Galliani lo ripetono un giorno sì e l'altro pure, e lo hanno ribadito anche nella cena dell'altra sera con Braida e Ancelotti. Il Milan è in pole position per Ronaldinho e Buffon, ormai questa metafora automobilistica è diventato lo slogan dei progetti o sogni, a seconda dei punti di vista, del prossimo mercato rossonero. Se il brasiliano del Barcellona appare un obiettivo più difficile da raggiungere, nonostante le acque non proprio tranquille che ultimamente bagnano la Catalogna, la situazione del portierone campione del mondo appare più fluida, vivo interesse dell'Inter incluso. Oggi TuttoSport parla di un'offertona fatta direttamente dal presidente del Milan a Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fiat chiamata a breve a pronunciarsi sul piano industriale bianconero: 40 milioni che Secco & Bettega potrebbero subito reinvestire nell'acquisto di una o più stelle di primissima grandezza. Il nome che fa il quotidiano torinese è quello di Steven Gerrard, da alcune stagioni accostato alla Vecchia Signora. Il Liverpool si priverebbe del suo capitano per Camoranesi e 15 milioni. La vicenda di mercato tra Torino e il Merseyside è resa ulteriormente suggestiva dai reciproci interessi per Crouch e Trezeguet. Si tratterebbe di una delle operazioni più massicce del secolo appena nato...