JUVENTUS

MILAN VS JUVENTUS


UN SOGNO CHIAMATO BUFFONOggi bianconeri in campo a Mantova contro il Brescia, ma ad agitare la vigilia della gara è stato ancora una volta il caso Buffon. Cobolli: «Cerco di lasciare le acque tranquille, non come ha fatto Berlusconi, che comunque è un grande presidente. Credo che abbia espresso un sogno, come per Ronaldinho. La realtà è che Buffon è alla Juve e stiamo studiando un modo perchè rimanga con noi». Ma Galliani insiste: "Noi ci siamo".
BUFFON, LA GIOCONDA DEL CALCIO. Dice Giovanni Cobolli Gigli che i rapporti con il Milan sono normali. «Ci vediamo e ci parliamo» ha spiegato ieri il presidente della Juventus. Ma forse non è proprio così. La voglia milanista di arrivare a Buffon dà un certo fastidio alla società bianconera impegnata nel difficile lavoro di tessitura dei rapporti con i campioni che stanno per decidere il proprio futuro. L’altra notte Berlusconi ha parlato del portiere juventino con l’acquolina in bocca. Alla Juve non è piaciuta questa ennesima intromissione nelle faccende di casa, quell’indurre in tentazione un giocatore che è già pieno di dubbi e ogni giorni sfoglia la margherita.Cobolli Gigli, molto attento a misurare le parole perchè una società come la Juventus che deve tuffarsi sul mercato ha interesse a mantenere buoni rapporti con tutti, questa volta non ha potuto esimersi dal commentare le parole del presidente rossonero: «Cerco di lasciare le acque tranquille, non come ha fatto Berlusconi, che comunque è un grande presidente. Credo che abbia espresso un sogno, come per Ronaldinho. La realtà è che Buffon è alla Juve e stiamo studiando un modo perchè rimanga con noi». Non sarà facile. Anche perchè le sirene rossonere, per non parlare di quelle nerazzurre che per il momento tacciono, si fanno sempre più insistenti. Ieri anche Galliani ha confermato la voglia di SuperGigi: «Il presidente Cobolli Gigli sa che c’è l’interessamento del Milan per Buffon. Lui continua a ribadire che lo vogliono tenere, quindi il discorso finisce qui. Ma alla Juve sanno che se per caso decidessero di venderlo, il Milan è assolutamente interessato a questo giocatore. Ma per favore non intendo fare un caso Kakà alla rovescia. Lo stesso discorso vale per Ronaldinho, anche se è un giocatore fuori mercato».La Juve si sente molto tranquilla, anche se tutto è subordinato al piano industriale di fine marzo. Ancora Cobolli: «L’altro giorno Buffon si è lasciato andare parlando agli studenti. Mi pare che abbia espresso positività. C’è un contratto ma, oltre al contratto, ci deve essere la volontà e credo che Buffon la stia maturando». BRESCIA-JUVE.  Didier Deschamps si tiene stretto il portierone e spera che la società segua il suo esempio. Si gioca contro il Brescia, e la sua Juve oggi torna sul luogo del misfatto, la prima - e per ora unica - sconfitta stagionale, a Mantova, ma la vigilia ruota attorno al mercato. Tanto per cambiare, verrebbe da aggiungere. «Io Buffon non lo scambierei con nessun altro al mondo. Non con Gerrard e nemmeno se ci dovessero proporre uno scambio con altri tre o quattro campioni. Gigi è insostituibile». L´ex motorino del centrocampo bianconero, poi, svela le strategie di mercato: «Ho preparato una lista di tre nomi per ciascun reparto, la società cercherà di portare a compimento le trattative per arrivare a questi giocatori».  Chiusa la parentesi più importante, ecco l´attualità: «Abbiamo un vantaggio, conosciamo già bene il campo - scherza Deschamps parlando del "Martelli" dove si sposta il Brescia per l´indisponibilità del "Rigamonti" - Battute a parte, tornare a Mantova rappresenta soltanto una casualità; e sarà meglio giocare in uno stadio pieno piuttosto che a Brescia ma a porte chiuse». Le rondinelle, dunque: «Saranno agguerriti e troveremo un clima da battaglia, ma nella mia Juve percepisco un clima più sereno». Il neo-tecnico bresciano Cosmi rappresenta un problema in più, per i bianconeri: «Il cambio di allenatore e la vittoria in casa dell´Albinoleffe hanno dato morale. Cosmi non lo conosco personalmente ma mi sembra una persona piacevole, oltreché un collega bravo e preparato. Di certo ha trasmesso la sua aggressività alla squadra». Cosmi o non Cosmi, Didì ha le idee chiare e chiede alla sua Juve nove punti nelle prossime tre partite: «È il momento di schiacciare sull´acceleratore e di fare il pieno» ammette il trainer che ha in mente un ampio turnover per affrontare senza rischi i prossimi impegni ravvicinati. Fatalmente, il discorso torna sul mercato e sulle prospettive future: «Rispetto alla scorsa estate è cambiata l´aria. A luglio e agosto volevano andar via tutti, adesso invece mi sembra che tutti vogliano restare, anche perché la Juve è sempre la Juve, anche senza la Champions League». Il tecnico francese si riferisce anche e soprattutto a Trezeguet: «Sotto l´aspetto sportivo non mi preoccupa il fatto che David rimanga con noi anche senza aver firmato il rinnovo contrattuale. Però mi rendo conto che non sarebbe positivo per la società». Soprattutto perché vorrebbe dire permettere al bomber franco-argentino di cambiare aria il prossimo anno a costo zero. «Il mio rapporto con lui? È positivo e, se devo dirgli qualcosa, glielo dico in faccia senza alcun problema».  Il tecnico spende due parole anche per Nedved: «Anch’io quando giocavo a volte non mi divertivo. Poi alla fine spesso mi consolavo con la vittoria. Nel ruolo di Pavel può capitare di essere ai margini del gioco in certe partite». Sul fronte calendario, intanto, gli impegni delle Nazionali hanno costretto la Lega ad alcuni cambiamenti: in attesa di conoscere la data del recupero di Juve-Napoli prevista per il 25 marzo, tutte le gare dell´8ª di ritorno - compresa Frosinone-Juve - verranno disputate il 1° maggio.