JUVENTUS

NEDVED ALLARMA I TIFOSI


"NON SO SE TUTTI I CAMPIONI  RESTERANNO ALLA JUVE"Pavel frena l'euforia del dopo aumento di capitale societario: "Io onorerò il contratto con la Juve, gli altri big non so. Spero che Buffon resti con noi, è un fuoriclasse decisivo per la nostra squadra. Adesso comunque pensiamo solo a centrare la serie A" .
NEDVED PARLA CHIARO. Una brusca frenata agli entusiasmi di questi giorni, dopo la ricapitalizzazione avvenuta alla Juventus, arriva da Pavel Nedved. Il campione ceco lancia due messaggi: non so se tutti i big resteranno e comunque il nostro dovere, adesso, è solo quello di pensare a riportare la squadra in A.  Il centrocampista bianconero non è il primo a manifestare dubbi e perplessità. Già Buffon, nei giorni scorsi, aveva detto: «Bisogna vedere quale sarà la cifra reale che investiranno sul mercato». Nedved è su un’altra posizione: lui alla Juve resterà di sicuro, le ha giurato eterno amore. Ma è realista fino alla spietatezza, anche per rispetto ai tifosi, soprattutto in un momento in cui qualcuno li illude con nomi da sogno come Gerrard e Lampard, quando si sa che il costo del cartellino (stipendio escluso, quindi) anche solo di uno dei due, equivale all’intero budget di mercato bianconero. «Abbiamo parlato con la proprietà - spiega Nedved - C’è la volontà di costruire una squadra competitiva anche in campo internazionale. Se hanno investito soldi nel progetto, vuol dire che ci credono. Sono persone che vogliono bene alla Juve e noi dobbiamo solo pensare a giocare e migliorare, per riportarla subito dove le compete».  Gli si chiede se l’applauso che la squadra ha tributato mercoledì scorso a John Elkann negli spogliatoi di Vinovo sia un fatto davvero significativo: «Posso assicurare che è stato spontaneo. Ma questo non vuol dire che tutti i campioni resteranno. Ancora un anno senza Coppe sarà dura e bisogna vedere quanti accetteranno la situazione. Un conto è sapere che avrai una stagione difficile, un altro è viverla, lo abbiamo provato in serie B. Ma c’è tempo, queste cose si decidono a giugno. Ognuno deve avere voglia di restare, le sue decisioni deve prenderle in modo libero. Sembro pessimista, ma sono soltanto uno che dice quello che pensa». Non manca l’ennesimo appello a Buffon, quasi una supplica da amico: «Gigi è l’unico fuoriclasse assoluto. Dà sicurezza a tutti anche solo con la sua presenza». Ma Nedved è anche uomo dai principi quasi ottocenteschi. Lancia un altro messaggio per scacciare gli alibi facili: «La A non è scontata, tutti dobbiamo sentirci in discussione, compreso Deschamps, nel senso che se la fallissimo, sarebbe giusto non essere confermati. Abbiamo un buon vantaggio, ma dobbiamo migliorare il gioco e divertire di più. Questo era il senso della mia dichiarazione dopo il Piacenza. È difficile dare spettacolo, in B, perchè tutti si chiudono e se non segni subito diventa problematico. Abbiamo fatto un gran lavoro ma non basta, perchè la B è lunghissima. Però un mese di calo ci può stare e ho sentito qualche critica eccessiva: senza penalizzazione, il campionato sarebbe già finito». E conclude sottolineando ancora un suo saldo principio: «Noi, comunque, siamo calciatori e abbiamo solo doveri, il principale dei quali è quello di dare il massimo in campo, non discutere i piani societari, quello tocca ai dirigenti».LUNEDI TRIESTINA-JUVENTUS. Nessun calo di tensione. Contro la Triestina Didier Deschamps vuole vedere una Juve all'arrembaggio, tutta un'altra squadra rispetto a quella scesa in campo nelle ultime gare contro Brescia e Treviso. Il tecnico bianconero, evidentemente non soddisfatto dalle ultime prove della sua formazione, ha richiamato all'ordine i suoi durante l'allenamento di stamattina. Alla fine della partitella, durante la stretching, il tecnico juventino si è piazzato in mezzo al gruppo ed ha illustrato il suo personale punto di vista. "Dobbiamo marcare gli avversari senza tregua e non possiamo permetterci di lasciare qualcuno libero. Sulle rimesse laterali, sui corner ma anche e soprattutto durante le normali fasi di gioco bisogna pressare, - ha continuato Deschamps - siamo la Juventus e non dobbiamo subìre, ma imporre il nostro gioco". I giocatori radunati attorno al cerchio del centrocampo ascoltavano in silenzio, le parole dell'allenatore non hanno lasciato spazio al dubbio: "Non dobbiamo marcare Ibrahimovic, Cruz o Gilardino. Ogni sabato ci troviamo di fronte giocatori che magari non conosciamo - ha proseguito - ma servono lo stesso marcature serrate. Dobbiamo pensare a Graffiedi e Piovaccari (prossimi avversari juventini della Triestina) e a nessun altro". Tutti in campo sabato mattina ad eccezione di Kovac e Tudor che hanno lavorato in palestra. Esercizi atletici e schemi tecnici senza partitella, Zebina ha accusato un problema alla caviglia ma ha terminato regolarmente la seduta. Marchisio ha fatto supplemento di tecnica con Pezzotti.IN B GIOCANO TUTTI PER LA JUVE. KO NAPOLI E GENOA. Giornata ricca di sorprese la 29esima del campionato cadetto: cadono, infatti, Napoli e Genoa, rispettivamente a Crotone e Cesena. Questo il quadro completo dei risultati: Cesena-Genoa 2-1 Crotone-Napoli 2-1 Brescia-Rimini 0-2 Albinoleffe-Verona 1-1 Lecce-Modena 1-0 Piacenza-Forsinone 3-0 Spezia-Arezzo 3-1 Treviso-Bari 0-0 Vicenza-Pescara 1-0 Ieri nell'anticipo 1-1 tra Bologna e Mantova, mentre la Juventus sara' impegnata lunedi' sera nel posticipo contro la Triestina. In classifica bianconeri sono sempre al comando con 52 punti, Napoli secondo a 49, Piacenza terzo a 47.