JUVENTUS

JUVENTUS-CINA 4-0!


LA SIGNORA CALA IL POKER D'ASSITrezegol, Nedved, Del Piero e Palladino rifilano quattro pappine alla Nazionale Olimpica cinese davanti a migliaia di tifosi entusiasti. Ottimo rientro del Capitano, in evidenza anche Marchionni. Ranieri conquistato da Tiago e Almiron: "Sono la coppia ideale del mio centrocampo. La squadra sta crescendo e il lavoro svolto nel ritiro è stato molto positivo. Comunque oggi la cosa più importante è che nessuno si sia fatto male".
LA PARTITA - La Stampa - C’è la Cina olimpica, dall’altra parte del prato, ma pare ci sia l’Inter, quando, dopo il 3-0 timbrato da Del Piero, la gente bianconera stipata dentro lo stadio di Rovereto alza il volume dei cori, chiedendo il quarto. Arriva sette minuti più tardi, all’ultimo giro del recupero, quando un assist del capitano spalanca la porta a Palladino. Finita e vinta (4-0), pure la sfida a distanza contro i nerazzurri, che la settimana scorsa avevano dato tre reti alla formazione cinese. E’ così per tutti, tranne che per i giocatori, che hanno l’ordine di servizio di azzerare gli atti di ostilità verso l’Avversaria: «Questa è una cosa vostra - stoppa subito tutte le domande Claudio Ranieri - per noi non c’era alcuna sfida indiretta. Noi pensavamo solo a fare una buona sgambata, che c’è stata, non a questo confronto». Sorride anche Del Piero, che ha appena respinto l’agguato davanti alle tv: «Il riferimento all’Inter? E’ piuttosto relativo, adesso conta poco». L’unico che pare allineato con il popolo affacciato sulle transenne a caccia di autografi, sembra Birindelli: «Siamo contentissimi, ci tenevamo a fare un gol in più dell’Inter». Il bluff, però, si scioglie subito in un sorriso: «Era solo un buon test, niente di più». Che ha funzionato meglio nel secondo tempo, quando Ranieri ha cambiato squadra, come nella partitella con il Mezzocorona, e modulo, plasmando i suoi attorno al prediletto 4-4-2, invece del 4-3-3 iniziale. A pilotare la ripresa, non a caso, c’erano Tiago e Almiron: «E’ la coppia dei miei pensieri - confessa il tecnico - e per questo li faccio giocare sempre assieme. Devono conoscersi sempre meglio. Ma gli altri non sono tagliati fuori».Cristiano Zanetti, per esempio, ha ben comandato il centrocampo del primo tempo (chiuso 1-0, rete di Trezeguet su assist di Marchionni), dove ha brillato pure qualche giocata di Nocerino. «Sono moderatamente soddisfatto - è stata la chiosa di Ranieri - perché il 4-3-3 l’avevamo provato solo sabato e i ragazzi hanno fatto molte delle cose che avevo chiesto». L’unica incursione cinese s’è vista al 30’ del primo tempo, per il resto ha comandato la Juve. Alla rete di Trezeguet, di testa, con il portiere in libera uscita, poteva subito replicare Nocerino, ma il forte diagonale è finito a lato. Il bis è sfuggito pure al francese, quando una sua deviazione aerea è stata deviata in angolo. Il secondo round è stato uno spot per Alex Del Piero, che s’è infilato nella partita al 21’, segnandola: bel gol di sinistro su cross di Olivera, e assist per Palladino, «ancor più bello», nelle parole di chi l’ha confezionato. Il numero dieci ha sfiorato il gol al 45’, quando ha girato fuori di poco. Il 2-0 era stato buttato dentro in spaccata da Nedved, su tocco di Palladino. Davanti agli occhi di 150 milioni di cinesi, è passata pure la pacifica protesta contro il governo di Pechino per la questione tibetana. Dopo 8’ di ripresa, dal settore davanti alla tribuna (e alle telecamere) s’è issato lo striscione con la scritta: «No 2008 Olympic in China - Free Tibet». La squadra cinese s’è bloccata, minacciando di non andare avanti non fosse stato levato. Altro blitz al 17’, subito dopo il gol di Nedved: una ragazza, avvolta in un vestito con la scritta «Free Tibet», ha fatto invasione di campo con la bandiera tibetana, finendo accompagnata fuori da due poliziotti. Prima di iniziare, invece, la Juve aveva fatto la cortesia ai cinesi di giocare con la maglia nera, al posto di quella completamente bianca, colore che a Pechino indica il lutto.Se la politica è stata una parentesi, gli affari sono stati la costante, con il lato lungo del campo costeggiato dai pannelli New Holland-Fiat Group con tanto di traduzione in ideogrammi. Capitano raramente amichevoli con 150 milioni di persone con gli occhi spalancati. Qualcuno, che sta laggiù, è riuscito a vedersela di persona, come l’imprenditore Cosimo Colasanti, trasferitosi per lavoro in oriente da poco meno di un anno. Ha fondato il primo Juventus club ufficiale di Cina: «In appena due settimane abbiamo già 400 iscritti - raccontava ieri dalla tribuna - e l’obiettivo è quello di diventare il club di tifosi bianconeri più numeroso al mondo». Mica una sparata, perché muovendosi fra i numeri, la Cina fa sempre spavento: il club è a Kunshan, città da 2,5 milioni di abitanti, e ad appena 60 chilometri da Shangai, un’area urbana che fiora i 30 milioni di persone. «Il club - spiega il figlio di Cosimo, Daniele, che l’ha seguito per imparare il cinese - è presieduto dal signor Sheng, governatore dello sport ed ha sede nel nuovo stadio di Kunshan, costruito nell’ambito del rinnovamento infrastrutturale voluto in vista di Pechino 2008». Più che la Nazionale cinese, però, al pubblico di ieri, interessava un altro nemico: «Chi non salta è interista» e «Inter m.» sono stati la colonna sonora di chiusura. Distanza o no, il blockbuster della stagione è già cominciato.IL TABELLINO - JUVENTUS-CINA OLIMPICA 4-0 (1-0) RETI: 33’ pt Trezeguet, 17’ st Nedved, 40’ st Del Piero, 45’ st Palladino JUVENTUS Primo tempo: Belardi; Birindelli, Boumsong, Grygera, Molinaro; Salihamidzic, Zanetti, Nocerino, Blasi, Marchionni, Trezeguet. Secondo tempo: Vanstrattan (36’ st Novembre); Zebina, Andrade, Chiellini, Criscito; Salihamidzic (28’ st Olivera), Tiago, Almiron, Nedved; Marchionni (21’ st Del Piero); Palladino. A disposizione: Legrottaglie, Camoranesi. All. Claudio Ranieri.NAZIONALE OLIMPICA CINESE Primo tempo: Zeng Cheng, Lv Jianjun, Wan Houliang, Shen Longyuan, Jiang Ning, Chen Tao, Wan Xialong, Yuan Weiwei, Dai Lin, Jiang Chen Cui Peng.A disposizione: Wang Delei, Liu Yu, Bai Lei, Wang Hongliang, Zhang Xiaobin, Cai Xi, Liu Zhenli, Zheng Tao, Gao Lin, Lv Zheng, Zhang Wenzhao, Huang Xiyang, Dai Qunhua, Gai Yang, Li Wei.All. Ratomir Duikovic. RANIERI SODDISFATTO: "CRESCE IL FEELING CON LA SQUADRA" - Un periodo molto positivo, chiuso nel migliore dei modi. La prima parentesi in bianconero è più che soddisfacente per Claudio Ranieri. A Pinzolo la squadra ha lavorato con impegno ed è cresciuta giorno dopo giorno e i risultati si sono visti a Rovereto. Il 4-0 finale, ma soprattutto le cose vinte in campo contro la Nazionale Olimpica Cinese sono segnali incoraggianti.  “La cosa più importante di oggi – esordisce il tecnico – è che nessuno si sia fatto male. Abbiamo giocato contro una squadra che muove bene il pallone, non è tanto pungente in avanti, ma ha ci fatto correre che era quello che volevo io alla vigilia. Il bilancio di questa prima parte di lavoro è positivo. C’è stato un buon clima, si sta creando un bel feeling tra me e la squadra. Ora aspettiamo queste sfide in Inghilterra e Germania, contro avversari più avanti di noi nella preparazione: ci metteranno a dura prova. Proseguirà il progetto di portare tutti ad essere competitivi, così da avere tutti pronti quando chiamati in causa”.GOL E MAGIE: DEL PIERO E' TORNATO! - Dai pochi minuti che doveva giocare, e che infatti gli sono toccati, 26, recupero compreso, Alex Del Piero ha spremuto un gol e un assist: «E’ stata una bella giornata - sorrideva alla fine il capitano, il più inseguito dai tifosi - per me e per la squadra. Gol e assist? Sono cose che galvanizzano sempre, e l’assist è stato ancora più bello della rete». E’ felice per la risposta delle gambe alla prima uscita: «Sono quasi al passo con gli altri» ha spiegato. Che il test del capitano è andato bene, s’è capito pure da Ranieri: «Da Alex mi aspetto sempre tutto, tanto che gli ho detto: "Vedi di metterti al passo con gli altri, che sei importantissimo”. Non mi stupisco di quello che fa, perché lui è il calcio».MARCHIONNI: "NON TEMO LA CONCORRENZA" - Marco Marchionni si è presentato in grande condizione, molto convincente la sua prova contro la Nazionale Olimpica cinese, l'esterno destro sembra sereno nonostante i tanti nuovi arrivi in casa bianconera: "La concorrenza? Aiuta il gruppo e personalmente non mi spaventa. Se ci si allena al meglio, il mister è facilitato nelle scelte. So di avere tanti compagni forti, ma voglio dire la mia, così come è sempre stato. Lo spostamento a sinistra? Non conta il ruolo ma star bene mentalmente e fisicamente”.BIRINDELLI: "LE MOTIVAZIONI NON CI MANCANO" -  In un gruppo che si sta plasmando giorno dopo giorno, sul campo d’allenamento ma anche fuori, il ruolo dei veterani è fondamentale. E Alessandro Birindelli è più un modello per tutti i nuovi arrivati. Dopo 10 stagioni di Juventus, il difensore è sempre in prima linea, pronto a dire la sua e a dare il contributo ai successi della squadra. “Sono qui a disposizione, come sempre. L’anno scorso ho ritrovato la condizione dopo l’infortunio, spero di dare il mio contributo. Spetterà al mister decidere quanto farmi giocare. In una grande squadra ci vogliono due giocatori di qualità per ruolo e tra infortuni e squalifica ci sono sempre necessità. Qui abbiamo un gruppo formato da persone intelligenti, quindi per Ranieri è facile prendere le sue decisioni. Questa squadra ha grandi motivazioni, vogliamo dimostrare che è ingiusto ciò che ci è capitato”.GIANNICHEDDA LASCIA IL RITIRO - Il centrocampista della Juventus Giuliano Giannichedda ha lasciato definitivamente oggi il ritiro della squadra dopo aver appreso che non sarebbe stato schierato da Ranieri nell'amichevole con la squadra olimpica della Cina. L'allontanamento è avvenuto in pieno accordo con la società dal momento che il giocatore di 33 anni avrebbe già quasi definito l'accordo economico con il Livorno, che verrà perfezionato nei prossimi giorni. Anche Claudio Marchisio - si è appreso a Rovereto - dovrebbe lasciare la società ma solo per una stagione: l'ha richiesto in prestito il Siena.LE PAGELLE BIANCONERE DOPO LA PRIMA FASE DI RITIRO - Piacciono Tiago e Nocerino, cresce Andrade, ma più di tutti brilla Del Piero.  Repubblica edizione Torino - Uno aspetta Tiago e sbircia Almiron, s´incuriosisce per Salihamidzic detto (per comodità, più che altro Brazzo) e squadra Andrade, ma alla fine la Juve è sempre la Juve, cioè la vecchia Juve e cioè Del Piero, che in 24 minuti, più due di recupero, è diventato il personaggio della prima domenica di calcio estivo. Un gol, un assist, un quasi gol, un paio di dribbling ben fatti: tanta roba, per un convalescente. «E´ andata molto bene. E il gol galvanizza sempre, anche se l´assist è la cosa che mi è piaciuta di più» dice. «Mi sono quasi messo al passo dei miei compagni, però devo ancora migliorare» ha spiegato alla fine il capitano, che quest´anno sembra più sorridente, rilassato e, in una parola, più felice degli anni passati. «Da lui mi aspetto sempre di tutto: è l´essenza del calcio. Gli ho detto: sbrigati a raggiungere il top, per me sei troppo importante» lo ha celebrato Ranieri, che sembra l´allenatore più interessato a stringere i rapporti con il numero 10, e a mettersi nelle sue mani.Secondo in classifica, nella pagellina di fine ritiro, si è piazzato l´elegante Tiago, che è già l´idolo delle ragazzine ma, soprattutto, il perno degli schemi di Ranieri. Si muove più è meglio di Almiron, alterna momenti di regia classica, ordinando il gioco al limite della propria area, e altri di brusche accelerazioni, andando a infilarsi negli spazi aperti dalle punte: ieri ha cercato il gol dalla distanza e ha avviato l´azione del 2 - 0, di sicuro è lo juventino che gioca il calcio più elegante. Forse lo penalizza il confronto con il compagno di linea, ma finora il più deludente è proprio Almiron, lento del passo (sarà la fatica, ma non è comunque un velocista) e impreciso del tocco. Denuncia anche una certa timidezza, lasciando spesso agli altri la responsabilità della costruzione.«Io insisto su di loro, ho bisogno che si conoscano alla perfezione, per questo li metto sempre in coppia» ha spiegato Ranieri, che però non potrà non tenere conto dell´esuberante personalità di Nocerino, anche ieri il migliore, insieme con un lucidissimo Zanetti, della Juventus bis: schierato come mezzo destro di centrocampo, l´ex piacentino ha confermato la sua facilità di corsa, la perentorietà nel contrasto e la potenza nel tiro. E dire che Secco lo stava per vendere. Detto che otto dei nove gol realizzati dalla Juventus nelle prime due amichevoli sono opera della vecchia guardia (dei nuovi ha segnato soltanto Salihamidzic, contro il Mezzocorona), risulta per ora difficile valutare la difesa, ancora non sollecitata da avversari di livello troppo inferiore (l´Olimpica cinese vale una squadra di C2). Tuttavia ha insospettito qualche indecisione di Grygera, mentre Molinaro ha mostrato una tecnica piuttosto grezza .Cresce bene, invece, il serafico Andrade, difensore più elegante che cattivo, mentre restano da sciogliere i nodi sul settore di centro-sinistra: ieri Ranieri ha cominciato con Chiellini in mezzo e Criscito sulla fascia, ma a metà tempo li ha scambiati di posto. Per loro, comunque, non c´è stato lavoro. Note di merito, infine, per il brillante Marchionni e lo scafato Salihamidzic. Ranieri continua a dichiararsi «moderatamente soddisfatto: il gioco non è ancora fluido come vorrei, ma la ricerca di quello che dobbiamo fare c´è».