JUVENTUS

I MIRACOLI DI SAN GIGI


BUFFON SALVA ANCORA L'ITALIA"E ORA STUPIRO' CON LA JUVE!"Il portierone bianconero grande protagonista della vittoria azzurra in Ucraina con le solite prodigiose parate. E adesso punta a vincere con la Vecchia Signora: "Sono convinto che dentro di me ci sia una gran voglia di stupire e di riappropriarci di qualcosa di grandioso. Questo e' il sogno, questo e' l'obiettivo per il quale sono rimasto alla Juve, questo quello che mi auguro per me e per i compagni che hanno condiviso con me questa annata". Ranieri: "La squadra darà parecchie soddisfazioni". Caso Zebina:  Blanc fa sapere che la società non ricorrerà contro la squalifica.
 BUFFON E DI NATALE SHOW: L'ITALIA VINCE A KIEV!  - Repubblica - Tre campioni del mondo hanno guidato l´Italia fuori da un potenziale incubo: Buffon ha spinto Shevchenko lontano dall´Europeo 2008, Pirlo ha creato il gioco e Cannavaro ha distrutto quello degli avversari. Se però il 2-1 in casa dell´Ucraina ha smorzato gli effetti della sorprendente vittoria della Scozia in Francia, il merito è di Di Natale, piccolo attaccante della piccola Udinese, che con due gol belllissimi ha rafforzato l´orgoglio del criticatissimo Donadoni. Il ct ha ammortizzato le fatiche della poco singolar tenzone di sabato scorso con la Francia attraverso cinque cambi di giocatori e la modifica del modulo. Accantonato il trio di mediani, nel 4-2-3-1 da lui prediletto, ha sostituito Oddo con Panucci, lo squalificato Gattuso con Ambrosini, De Rossi con Perrotta e Inzaghi col centravanti-ala Iaquinta. La quinta, decisiva novità è stata il funambolo goleador al posto di Del Piero, corrucciato in tribuna come già in Georgia: stavolta nell´esilio est europeo gli ha fatto compagnia l´idolo di Donetsk Lucarelli, profeta mancato nella sua nuova patria calcistica. Un po´ per punire la sua squadra, colpevole di avere sperperato sabato l´1-0 in Georgia, e molto perché immemore dell´esperienza dei quarti di finale del Mondiale, quando uno schieramento troppo difensivo paralizzò nel primo tempo la sua Ucraina al cospetto degli azzurri, Blochin si è diabolicamente ripetuto. Come in Germania, ha piazzato il libero all´antichissima Rusol alle spalle di tre marcatori a uomo (Kucher su Iaquinta, Ezersky su Di Natale e Shelayev su Perrotta), ha tolto una punta (Voronin) e si è affidato alle lune di Shevchenko. Il quale, per la verità, le lune le aveva molto meno sorte di quanto sostenga il suo detrattore Mourinho a Londra: due punizioni folgoranti, la prima da 20 metri al 4´ e la seconda da 30, hanno spaventato Buffon, salvato subito dalla traversa e poi da una parata di pugno. Il livello tecnico non eccelso dei compagni dell´ex Pallone d´oro, eccezion fatta per il tenace Tymoshchuk, ha tuttavia limitato i guai della scarsa tenuta atletica di Perrotta (rimpiazzato a metà ripresa da Aquilani), del laboriosissimo palleggio e di una corsa generalmente rallentata: Iaquinta ha dovuto calarsi nei panni dell´attaccante di fatica, con digressioni sulle fasce e appoggi ovviamente non raffinati. Non si può certo dire che il gol sia stato annunciato da molte avvisaglie: non lo erano il ritardato aggancio in area di Iaquinta su lancio di Di Natale (13´), né la barocca giravolta di Di Natale con tiro finale alto dopo imbeccata di Panucci (17´) o la forte punizione di Pirlo appena a lato (19´). Un´invenzione dello stesso Pirlo ha però spezzato l´equilibrio: sul suo cross di destro a rientrare dalla fascia sinistra il minuscolo Di Natale ha scelto alla perfezione il tempo, di testa, per anticipare i suoi ben più alti e torpidi marcatori. La Nazionale si è illusa di custodire il vantaggio con i contropiede di alleggerimento, incoraggiata in avvio di ripresa da Di Natale (colpo di testa in tuffo centrale su cross di Iaquinta, 2´). Il calo di concentrazione ha obbligato Buffon a tre salvataggi consecutivi: con la gamba destra su un diagonale di Shevchenko (4´) e in modo più ortodosso su un destro di Tymoshchuk (23´) e su un nuovo diagonale di Shevchenko (23´). Il quarto salvataggio non gli è riuscito: Sheva si è avventato rapacemente in girata rasoterra su un pallone vagante in area (27´). Ma proprio quando parevano sfavorevolissime per l´Italia la fatica e le circostanze tattiche - Blochin aveva da poco inserito l´attaccante Voronin - Ambrosini ha sradicato un pallone a centrocampo e lo ha trasformato in lancio per lo scatto e il fendente del 2-1 di Di Natale (33´). La battaglia per l´Europeo continua: il 17 novembre, a Glasgow, l´appuntamento fondamentale. I SOLITI MIRACOLI DI SAN GIGI - Repubblica - LE PAGELLE DEGLI AZZURRIBuffon 7: sorpreso sulla prima punizione di Shevchenko che colpisce la traversa dopo 4´, bravo a respingere di pugno la seconda bordata dell´attaccante del Chelsea che trova un corridoio libero dai trenta metri. Quando l´area azzurra si fa incandescente libera con mestiere allontanando di pugno. Strepitoso il salvataggio di piede sul sinistro di Sheva al 4´ st. Incolpevole sul gol. Panucci 6: sul suo lato si muove Kalynychenko e il difensore della Roma non gli concede spazio, costringendolo spesso ad allungarsi fino alla bandierina. Meno preciso in fase di impostazione. Gli azzurri sembrano avere recuperato un giocatore che non vestiva l´azzurro dall´eliminazione europea di Guimaraes 2004.Cannavaro 7: l´Italia non smetterà mai di ringraziare abbastanza l´abnegazione, la forza fisica, il temperamento di un giocatore che una volta di più trova le energie per guidare la linea di difesa davanti a Buffon. Tocca un pallone con la mano interrompendo il contropiede dell´Ucraina e rimedia un´ammonizione che lo costringerà a saltare la prossima sfida con la Georgia. A Genova avrebbe dovuto toccare le 112 presenze in azzurro, eguagliando Zoff.Barzagli 5,5: seconda partita consecutiva da titolare, dimostra ancora di poter giocare accanto a Cannavaro. Brutto un suo errore che regala campo libero a Shevchenko al limite dell´area.Zambrotta 6: attento soprattutto in fase di copertura. Gusev prova a sorprenderlo cercando il triangolo in velocità con Tymoshchuk, ma il laterale del Barcellona non si fa saltare.Pirlo 7: regista che non perde mai il senso della partita, anche quando l´Italia subisce senza trovare il modo di reagire alla pressione dell´Ucraina. Al 19´ del primo tempo cerca la soluzione personale dai venti metri ma il destro finisce al lato di un metro. Delizioso l´assist per Di Natale al 40´ che regala il vantaggio.Ambrosini 6,5: Donadoni lo sceglie al posto di Gattuso squalificato e a lui spetta il compito di frenare le discese del centrocampo ucraino. Fatica soprattutto nei primi venti minuti, poi trova il passo giusto per recuperare tanti palloni indispensabile per consentire a Pirlo di far ripartire l´Italia.Camoranesi 6,5: nel primo tempo non trova mai la giusta accelerazione sul lato destro, ma è tra i più lucidi nel soccorrere Pirlo e Ambrosini al centro, quando Tymoshchuk e Nazarenko sembrano prendere il sopravvento. Dal 33´ st. Oddo sv.Perrotta 5: soffre la marcatura a uomo, gioca al centro della linea a tre costruita alle spalle di Iaquinta ma è lontano da una condizione accettabile. La squadra non lo cerca, i palloni che passano dai suoi piedi non riescono a trasformarsi mai in sponda per Di Natale, Iaquinta o Camoranesi. Forse la sua peggiore partita in azzurro. Dal 24´ st Aquilani 5,5: entra e non è fortunato con l´Italia che prende il gol per un pallone che gli sbatte addosso e serve Sheva.Di Natale 6,5: il più basso del gruppo trova il gol di testa. Perfetta la scelta di tempo dell´attaccante dell´Udinese che ruba spazio al centro dell´area e tocca di testa il cross di Pirlo, quanto basta per sorprendere Shovkovskyy. Bissa la quarta rete in nazionale in dodici presenze chiudendo uno splendido contropiede. Per Donadoni ormai un punto fermo verso gli Europei.Iaquinta 6: in passato aveva fatto presente a Donadoni di voler giocare da prima punta. Il ct azzurro lo accontenta nel match più delicato. Ma l´attaccante della Juventus snatura la sua posizione da centravanti, allontanandosi eccessivamente dal centro dell´area. Incerto nel concludere un assist d´oro che Di Natale gli regala al 13´ del primo tempo. Lavoro di grandissima quantità indispensabile per tenere alto il baricentro della squadra. Dal 40´ st Quagliarella sv. BUFFON: "ORA VOGLIO STUPIRE CON LA JUVENTUS" - Adnkronos - ''Sono convinto che dentro di me ci sia una gran voglia di stupire e di riappropriarci di qualcosa di grandioso. Questo e' il sogno, questo e' l'obiettivo per il quale sono rimasto, questo quello che mi auguro per me e per i compagni che hanno condiviso con me questa annata''. Gigi Buffon spiega cosi', ai microfoni di Sky, i motivi per i quali e' rimasto alla Juventus. Con la maglia bianconera, dopo un anno di serie B, il portiere punta a tornare al vertice.Buffon sta per diventare padre per la prima volta. ''La mia vita privata sicuramente credo di gestirla nel migliore dei modi perche' ho di fianco a me una ragazza che condivide in pieno progetti per il presente e per il futuro. Il gossip lo sopporto perche' non mi tocca, e' una cosa talmente frivola da dedicarci dieci minuti a settimana quando sono in bagno… ecco li' 10 minuti ce li dedico volentieri''.''Se mio figlio mi chiedera' cos'e' il calcio -dice ancora- gli diro' che e' una passione che hai dentro: non la puoi coltivare o ti puoi innamorare con il tempo del calcio. O nasci con il pallone tra le gambe sin da piccolo e sogni di diventare un calciatore ed e' il tuo unico desiderio o non lo diventerai mai''.NIENTE RICORSO PER ZEBINA, PAROLA DI BLANC - La Stampa - Un professionista del pallone deve comportarsi sempre bene, che sia un giocatore, un allenatore o un dirigente. Nel giorno del ricordo di Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, i due giovani giocatori annegati lo scorso anno a Vinovo (Torino) a cui nel fine settimana viene dedicato un torneo giovanile, l’amministratore delegato bianconero, Jean Claude Blanc, richiama «l’importanza dei valori dello sport». E, da francese, bacchetta i recenti comportamenti di due connazionali: Jonathan Zebina e Raymond Domenech. «È molto difficile avere sempre un comportamento corretto», ammette il dirigente juventino. Ma i professionisti del calcio, ricorda, sono anche degli «educatori». E allora ecco scattare le critiche nei confronti di Zebina, il giocatore della Juve che dovrà scontare quattro turni di squalifica per la sberla rifilata ad un inserviente dello stadio Sant’Elia, e a Domenech, il ct della sua Francia che, secondo lui, con le sue provocazioni si è cercato i fischi del Meazza. «Rispetteremo la sentenza del giudice sportivo», afferma a proposito del terzino bianconero. Blanc gli concede l’attenuante di essere stato provocato, ma questo non vuol dire giustificare certi comportamenti. Ecco perchè Blanc ne ha anche per Domenech: «Senza le sue provocazioni - dice - penso che i fischi non ci sarebbero stati». Due storie diverse, dunque, ma la stessa morale: «Il calcio - sottolinea l’ad juventino - non ha bisogno di atteggiamenti del genere, dobbiamo avere sempre il giusto comportamento». Quello che ad esempio è riconosciuto da molti ad Alessandro Del Piero, che il dirigente di corso Galileo Ferraris difende per l’ultima prestazione in maglia azzurra: «Mi pare che abbia giocato bene», dice rivelando che nei prossimi giorni lo incontrerà di nuovo per discutere del suo rinnovo del contratto. «Lui come tutti gli juventini impegnati nelle varie nazionali - continua Blanc - hanno disputato buone prove, speriamo tornino in forma per l’Udinese». Una partita in cui il club tiene a far bene per allungare la striscia positiva di inizio stagione. «È stato un buon avvio - dice - ma abbiamo giocato solo due partite, i conti si fanno alla fine». Di una cosa, però, è certo: «Se continueremo con questo impegno - conclude Blanc - faremo un buon campionato»."ALE & RICKY SEMPRE NEL CUORE", UN TORNEO PER NERI E FERRAMOSCA  - Juventus.com - Sabato 15 e domenica 16 settembre si giocherà “Ale & Ricky sempre nel cuore”, il 1° torneo giovanile organizzato dalla Juventus per ricordare la memoria di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, i due ragazzi della Berretti scomparsi lo scorso 15 dicembre. Il trofeo, che si disputerà a Torino presso i campi del Nizza Millefonti (strada Castello di Mirafiori 285) è stato presentato ufficialmente nel corso di una conferenza a cui hanno preso parte l’amministratore delegato Jean Claude Blanc e il responsabile del settore giovanile Ciro Ferrara.  Presente in sala anche la famiglia Ferramosca, oltre a Gianluca Pessotto, Michelangelo Rampulla e Domenico Maggiora, tecnico dei Giovanissimi Nazionali che rappresenteranno la Juventus. “E’ una giornata speciale, proprio oggi Alessio Ferramosca avrebbe compiuto 18 anni”. Così Jean Claude Blanc ha riassunto il suo intervento nel corso della conferenza stampa di presentazione ‘Ale & Ricky sempre nel cuore’, il 1° torneo giovanile organizzato dalla Juventus per ricordare la memoria di Ferramosca e Neri, i due ragazzi della Berretti scomparsi lo scorso 15 dicembre. L’amministratore delegato bianconero, insieme al responsabile del settore giovanile Ciro Ferrara, ha sottolineato i valori che intende trasmettere questa manifestazione: “L’abbiamo fortemente voluta per ricordare i due ragazzi e per far sì che lo sport possa continuare ad insegnare il fair play”. “Quella di quest’anno – ha proseguito Ferrara - sarà solo la prima di tante edizioni, perché il ricordo di Ale e Ricky durerà per sempre”. A margine della conferenza stampa, Jean Claude Blanc ha anche commentato l’inizio di stagione della Juventus: “E’ stato sicuramente un bell’avvio, ma due partite sono troppo poche per capire se siamo in grado di poter lottare per lo scudetto. La squadra ha lavorato molto bene, come società abbiamo preferito fare subito a giugno tutte le operazioni di mercato, così da mettere Ranieri nelle migliori condizioni per operare. I conti li faremo alla fine ma restiamo fiduciosi anche perché sentiamo molto la vicinanza dei nostri tifosi”. RANIERI A "PERMETTE SIGNORA": "DAREMO PARECCHIE SODDISFAZIONI" - Juventus.com - Dopo la pausa estiva, riprende l’appuntamento con “Permette Signora”, il programma di Sky Sport interamente dedicato alla Juventus. Mercoledì alle 18.30 (in replica alle 0.30) la prima puntata, che si aprirà con un’intervista esclusiva a Claudio Ranieri. “Io credo, sono convinto, sono fermamente convinto che questa squadra darà parecchie soddisfazioni – è uno stralcio delle dichiarazioni del tecnico bianconero -, siamo in fase di crescita, per cui chiedergli tutto e subito è sbagliato”. Una lunga chiacchierata in cui Ranieri ha raccontato a Massimo Marianella come prepara le partite, gli allenamenti, il lavoro quotidiano con la squadra. Nella prima puntata del programma - curato da Federico Ferri e Omar Schillaci -, anche un'intervista “balneare” con Gigi Buffon realizzata direttamente a “La Romanina”, il suo stabilimento in Versilia. E ancora la partita di domenica, Juventus-Udinese, vista da Franco Causio che l’ha giocata con due maglie. Infine uno speciale con le immagini più belle ed esclusive e i backstage dell’intervista di Alessandro Del Piero premiato recentemente a Montecarlo con il Golden Foot.MOGGI PAPARAZZATO CON NORA, SI SFOGA: "E' UNA VERGOGNA!" - Il Giorno - NON È UN PERIODO fortunato per Luciano Moggi. Come se non bastassero le vicende di Calciopoli, l’ex dg della Juve è finito nel mirino del gossip. Un settimanale «rosa» in edicola oggi lo ritrae all’uscita di un noto ristorante milanese con Nora Amile, una delle protagoniste del programma «La pupa e il secchione» e ipotizza che tra i due ci sia «del tenero». «E’ incredibile, non ho parole. Mi manca persino la forza per reagire» ha commentato Moggi. L’incontro infatti sarebbe stato casuale, l’aspirante soubrettina si sarebbe fatta presentare Moggi che stava pranzando con alcuni amici. «E’ molto simpatico» ha commentato dopo la donna. Meno simpatico l’incontro per Moggi che all’uscita del locale, mentre stava parlando con la ragazza con il suo solito fare aperto e gioviale con tutti, è stato fotografato a sua insaputa. «Potrebbe essere mia nipote, ma lo sapete che ho settant’anni. Non c’è limite al buongusto e al rispetto della privacy delle persone» ha aggiunto un Moggi molto indispettito, pronto a querelare il giornale e a chiedere i danni.