JUVENTUS

IL SERGENTE RANIERI COMANDA


"E' UN MOMENTO DURO, DA JUVE: RESTIAMO UNITI E CONCENTRATI"Alla vigilia della gara con la Samp il tecnico sprona la squadra, falcidiata da infortuni e distratta dal mercato: "Ogni squadra nell’arco dell’anno attraversa momenti particolari, per infortuni o squalifiche. Il nostro è arrivato ora. Ora tocca a noi far vedere che siamo uniti e concentrati. Chiellini è l'uomo forte della difesa, ma Grygera e Boumsong vogliono dimostrare di essere utili. È andato via un giocatore (Criscito, ndr.), quindi dovrà arrivarne un altro. Stiamo valutando. Tiago? In allenamento l'ho visto bene". Bianconeri senza Nocerino, Camoranesi, Andrade, Zebina e Chiellini. Abbondanza solo in attacco e Ranieri potrebbe osare:  "Non escludo il tridente".
RANIER: "MOMENTO PARTICOLARE, BISOGNA RESTARE UNITI E CONCENTRATI" - La Stampa - Claudio Ranieri chiede ai suoi giocatori di «essere uniti e concentrati» per superare il «momento particolare» che la Juventus sta attraversando. «Ogni squadra nell’arco dell’anno attraversa momenti particolari, per infortuni o squalifiche», ha spiegato il tecnico bianconero. «Il nostro è arrivato ora e tocca a noi far vedere che siamo uniti e concentrati». Domani, nella sfida con la Sampdoria, Ranieri comincerà a fare i conti con l’assenza di Giorgio Chiellini, ultimo infortunato in ordine di tempo in casa bianconera. «Chiellini è il nostro uomo forte di difesa - ha aggiunto l’allenatore -, mentre Legrottaglie è l’organizzatore di gioco. Si trovano molto bene proprio per queste diverse caratteristiche. Non ci sono in rosa elementi decisi e dirompenti come Giorgio, ma Grygera o Boumsong hanno voglia di giocare e di dimostrare che sono utili. D’altra parte una squadra riesce a far bene se chi gioca meno è in grado di dare il suo contributo».  Ma Ranieri non esclude interventi sul mercato per tamponare l’emergenza: «Vedremo, stiamo valutando. È andato via un giocatore (Criscito, ndr.), quindi dovrà arrivarne un altro». L’allenatore bianconero preferisce però pensare alla partita di domani contro i blucerchiati: «Ci troveremo di fronte una squadra divertente, che gioca un buon calcio e che non ha mezze misure, o vince o perde. Sarà una bella partita. Mazzarri è un pò come me; è arrivato in un ambiente nuovo e anche lui è al primo anno di costruzione. Ha un gruppo storico in cui si sono aggiunti altri campioni come Cassano, Montella e Bellucci». Prendendo spunto dall’intervista rilasciata ieri da Alessandro Del Piero, Ranieri chiede ai suoi giocatori di provare a dare ancora qualcosa in più: «Condivido il pensiero di Alex - ha sottolineato -, abbiamo fatto ricredere gli scettici, ma dobbiamo ancora migliorare. La gente ci è stata vicina, perché questa squadra è come un nuovo bambino che impara a camminare. I nostri tifosi sono sempre stati pronti a sorreggerci, perché hanno capito quali sforzi stiamo facendo per riportare la Juventus in alto». Ultima battuta dedicata a Tiago, grande delusione del mercato estivo bianconero: «In allenamento ho visto bene Tiago - ha concluso Ranieri -. Finché un giocatore è alle mie dipendenze ha le stesse possibilità degli altri di giocare. Se è sereno? Non lo so. Certo, quando si sta bene e hai il vento in poppa è diverso rispetto a quando non riescono le cose».RANIERI: "NON ESCLUDO IL TRIDENTE" - Corriere dello Sport -  Arriva il mese in cui la Juventus può sentirsi grande. Quello della partite ogni tre giorni, con la Coppa Italia e l'Inter. «La Juve lo aspettava, lo voleva» un mese così, dice Claudio Ranieri, allenatore dei bianconeri. Ma non ora, non così. La Juve, infatti, dopo il match di coppa Italia contro l'Empoli, è in piena emergenza, con il mercato che deve risolvere la grana difesa: via Criscito, infortunato Chiellini. Chi fa il difensore centrale? Ranieri è fatalista: «Ogni squadra nell'arco dell'anno ha momenti particolari - ha detto - tra infortuni, influenze e squalifiche. Ora tocca a noi. È il momento di far vedere che siamo compatti e uniti. Se avessi avuto tutti avrei potuto gestire la rosa. Invece arriva un mese particolare che stavamo aspettando, lo volevamo. Ma arriva con queste defezioni. Valuterò bene. Noi teniamo sia al campionato che alla Coppa Italia. Solo che ora vogliamo pensare solo alla Samp».SUPERCASSANO - Una Sampdoria che potrà sfruttare lo straordinario momento di forma di Antonio Cassano, sempre più in odore di Nazionale: «Dobbiamo fare una buona gara contro la Samp. Una squadra in un ottimo momento, che gioca a viso aperto. O vince o perde. Sono convinto che si vedrà una gran bella partita. Mazzarri è come me, è nuovo in una squadra rinnovata. Ma sta facendo molto bene. È anche lui al primo anno di costruzione».SU DEL PIERO - Molto chiaro negli scorsi giorni è arrivato il messaggio di Alessandro Del Piero, sempre più leader di questa squadra, soprattutto nei momenti difficili. Il capitano bianconero ha detto: «Tutti facciano di più». Ranieri, in merito a questo aspetto dice la sua: «Abbiamo fatto tanto per far ricredere gli scettici, i ragazzi si sono sacrificati. Ma dobbiamo migliorare, ce n'è da migliorare. La gente c'è stata vicina subito. La Juve è un nuovo bambino che impara a camminare. Siamo caduti e cadremo. Ma stiamo facendo bene perché i nostri tifosi hanno capito che stiamo facendo uno sforzo sovrumano per riportare la Juve in alto. Non perdiamo di vista l'obiettivo: la costruzione delle fondamenta. È normale che Del Piero dica quelle cose, tutti dobbiamo migliorare. Non solo nel calcio, quando l'uomo pensa di essere arrivato all'apice è il momento che deve scendere. E guai se uno che lavora nella Juve pensa di essere arrivato al top. Non dimentichiamoci che qui è passato uno tsunami e stiamo ancora raccogliendo la legna sparsa nel terreno».L'ABBONDANZA - Se in difesa la situazione non è molto felice, totalmente opposta è in difesa dove l'abbondanza è evidente, con VIncenzo Iaquinta che scalpita per un posto da titolare: «Preferisco l'abbondanza. Dà da scrivere ai giornalisti e io sono più tranquillo. Comunque non escludo il tridente».LA GRANA - Un salto indietro: Tiago: «Finché è alle mie dipendenze ha le stesse possibilità di giocare. L'ho visto bene negli allenamenti, per cui...». Giocherà Salihamidzic centrale di centrocampo? «Brazzo è un giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere. Io ce l'ho. Ti dà sempre tutto quello che ha e anche quel qualcosina in più».LA CONCENTRAZIONE - La Juventus dovrà anche migliorare dal punto di vista della concentrazione, aspetto questo che forse è un po' mancato contro Catania e Empoli: «Non ho visto cali di concentrazione, né a Catania né con l'Empoli. Ci sono stati episodi. E basta. Abbiamo spinto per 90' e nel secondo tempo abbiamo giocato nell'area avversaria. La concentrazione non è calata. La sosta non l'ho vista. Non ho trovato differenze tra le ultime dell'anno e le prime di questo. Dobbiamo capire, caso mai, perchè prendiamo il contropiede quando vinciamo. Ma dobbiamo continuare a giocare come stiamo facendo». Quando tornerà Camoranesi? «Camoranesi ce l'ho in mente per febbraio. Fa buona parte con il gruppo. Ma siamo cauti, dopo esserci passati due volte, meglio andarci piano»RANIERI: "TIFOSI CONSCI DEL NOSTRO SFORZO" - AGM-DS - Claudio Ranieri parla del momento della sua Juventus e traccia un bilancio della prima parte della stagione. `Credo che ogni squadra nell’arco dell’anno abbia momenti particolari dovuti a squalifiche, infortuni o influenze. Noi ce l’abbiamo adesso, ma dobbiamo mostrare che siamo compatti, uniti. Dovremo cercare di disputare una buona gara contro una squadra che sta facendo bene ed e` carica di entusiasmo. Una squadra che e` dentro o fuori, o vince o perde. E sono convinto che domani all’Olimpico si vedra` una bella partita` Il tecnico bianconero deve fare i conti con un`altra assenza importante, quella di Chiellini: `Lui e` il nostro uomo forte della difesa con Legrottaglie. Si erano accoppiati molto bene per carattere, personalita` e modo di giocare. Grygera o Boumsong faranno sicuramente una buona partita. Hanno voglia di giocare, dimostrare che sono utili. L’ho detto dall’inizio, le squadre vengono composte da chi gioca spesso, ma si riesce a far bene se quelli che giocano meno sono in grado di sostituire i compagni`. Infortuni che possono portare all`arrivo di un difensore? `Vediamo, stiamo valutando. - dice Ranieri - Mercato tabu`? Basta fare uno piu` uno. Se e` andato via uno ne deve arrivare un altro. Mellberg? Parlatene con la societa`. Noi siamo il reparto operativo sul campo, delle altre cose si occupano i dirigenti`. A questo appunto il tecnico bianconero traccia il bilancio a meta` stagione: `Condivido molto il pensiero del capitano. Abbiamo fatto tanto facendo ricredere gli scettici. I ragazzi si sono sacrificati tanto pero` dobbiamo migliorare. La gente c’e` stata vicino subito. L’ho detto questo e` un nuovo bambino che impara a camminare. Siamo caduti, cadremo ancora, ma i nostri tifosi sono li` a sorreggerci. Hanno capito che stiamo facendo uno sforzo sovrumano per riportare la Juventus in alto`. Una domanda sul discorso di Del Piero: `È normale, non mi ha sorpreso il suo discorso. Tutti dobbiamo migliorare. Quando un uomo pensa di essere arrivato all’apice, e` il momento che scende. Quindi e` necessario migliorasi. Non scordiamoci che qui e` passato uno tsunami. Stiamo ancora raccogliendo tutta la legna sparsa sul terreno`. Di nuovo l`argomento Tiago, sostituito a Catania, criticato e che e poi si e` lasciato scappare di voler andar via: `Finche` sara` alle mie dipendenze - risponde Ranieri - ha le stesse possibilita` degli altri di giocare. Quando si sta bene e hai il vento in poppa ognuno di noi e` diverso da quando non ti riescono le cose`. Ancora una battuta sul momento della squadra: `La concentrazione, il riavvio del campionato, la sosta natalizia non l’ho vista. Non ho trovato differenza tra le ultime tre partite dell’anno scorso e le prime di quest’anno. Quello che dobbiamo migliorare e` non concedere 2-3 contropiedi quando vinciamo 2-0. Arriva un mese particolare che stavamo aspettando. Purtroppo ci capita con queste defezioni per cui valutero` bene tutto. Noi ci teniamo sia al campionato che alla Coppa Italia`. Una situazione che potrebbe accelerare il recupero di Camoranesi? `In linea di massima no. Io ce l’ho in mente per febbraio. Dopo esserci gia` passati due volte, meglio non rischiare`. La Coppa Italia ha decretato l`ennesima sfida tra Inter e Juventus: `Si, ma noi abbiamo la mente rivolta alla Samp. E` il nostro primo pensiero e dobbiamo essere molto concentrati` e sui prossimi avversari il tecnico bianconero continua: `Mi resta difficile dire se la sua forza e` la sua debolezza. L’ho vista poco. Mazzarri e` un po’ come me. È nuovo, squadra rinnovata, sta facendo bene. sta costruendo come sto facendo io. Si e` ritrovato gente nuova come Montella, Bellucci e Cassano`.DEL PIERO: "VOGLIO DI PIU'" - La Stampa - Dà buoni consigli, Alex Del Piero, perché quel sorriso con il quale parlava ieri del mezzo cammino bianconero resti al suo posto anche a giugno, quando sarà tempo di bilanci: «Quest’anno avevamo difficoltà totalmente nuove e in più rispetto a chi, come Inter, Milan e Roma doveva solo consolidare il proprio staff, e le abbiamo superate discretamente. La posizione in classifica è ottima, ma le belle parole sentite nell’ultimo periodo ci devono servire solo come stimolo: è il momento in cui dobbiamo sforzarci sotto tutti gli aspetti». Messe in fila da chi nella Juve vive da quindici stagioni e ne è capitano, sono parole che andrebbero prese in considerazione. Come minimo. Avvertimento, allarme, richiamo, sono tutte etichette che, a domanda, il numero dieci respinge, ma il senso in quella direzione viaggia: «Le mie riflessioni sono un dato di fatto per come stiamo vivendo il momento noi - aggiunge il capitano - e non riguardano né la classifica né il mercato. Prendendo in esame ogni singolo giocatore, lo staff tecnico e la società, tutti devono dare qualcosa di più». Detto con diplomazia, fin troppa, ma piuttosto chiaro pare il senso. Interpretazione non autentica e brutale: fin qui la stagione è filata bene, ma per continuare così, bisogna tener pigiato il gas. Anzi, ancora di più. Da parte di tutti, a partire da quelli che vanno sul campo: «Questo non significa che fino a oggi abbiamo fatto poco. Nelle mie parole non ci devono essere equivoci. Ho specificato che stiamo facendo un anno magnifico, per le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare. Ma per continuare a sognare e ottenere sempre il massimo dobbiamo pensare di dare sempre qualcosa in più». Tutti, società compresa. Il che, significa solo una cosa: mercato. Anche se Del Piero, comprensibilmente, dribbla il vocabolo come la peste. Magari, con un pezzo nuovo già a gennaio, i bianconeri dovrebbero fare meno miracoli dell’andata. Alcuni dei nuovi, infatti, hanno scricchiolato, anche se il capitano deve difendere tutti per statuto: «Abbiamo fatto tanta strada e ci siamo impegnati tutti indistintamente, chi ha dato tanto e chi per vari motivi non è riuscito a farlo. Non si deve colpevolizzare nessuno, anzi tutti hanno contribuito. Non voglio entrare nel merito di quali siano state le difficoltà incontrate dai nuovi. È un anno delicato per tutti. Sotto l’aspetto dell’impegno, nessuno dei miei compagni è mancato. Contemporaneamente abbiamo raggiunto dei buoni risultati». Si è appena a metà strada, però: «Dobbiamo pensare quotidianamente - dice Del Piero - e l’ultimo turno di Coppa ce l’ha confermato. E così sarà domenica con la Samp. Il mio non è un richiamo all’ordine: è uno stimolo in più, un modo di pensare che ha sempre caratterizzato la mia carriera e la storia della Juve: cercare di dare sempre il massimo». L’orgoglio, ormai, è un marchio di fabbrica: «Questa squadra ha mantenuto le caratteristiche che sono sempre state presenti alla Juve. Abbiamo fatto molti punti negli ultimi minuti: significa che l’orgoglio e la voglia di vincere non sono mai calate. E significa anche fiducia fra di noi. Queste sono cose molto importanti». Quasi irraggiungibile l’Inter («resta la più forte e competitiva, per numero di giocatori e consapevolezza»), c’è ancora una Champions League (non scontata) cui iscriversi: «Andarci regala tanto, non solo dal punto di vista economico. Ambizione, sfide emozionanti, competizione. È un obiettivo fantastico da ottenere». Come la Nazionale, e il prossimo Europeo: «Devo far bene con la Juve e ora sono felice del mio momento fisico e psicologico». Smentendo i gufi: «Ma non mi focalizzo sulle persone che già 4 anni fa dicevano che non reggevo 90 minuti».I CONVOCATI PER LA SAMP - Sono 18 i giocatori convocati dal tecnico della Juve, Claudio Ranieri, per la gara di domani contro la Sampdoria. Ecco l'elenco: Gianluigi Buffon, Alessandro Birindelli, Sergio Bernardo Almiron, Cristiano Zanetti, Hasan Salihamidzic, Vincenzo Iaquinta, Alessandro Del Piero, Pavel Nedved, Jess Vanstrattan, David Trezeguet, Jean Alain Boumsong, Raffaele Palladino, Zdeneck Grygera, Cristian Molinaro, Tiago Cardoso Mendes, Marco Marchionni, Nicola Legrottaglie. Al gruppo è aggregato il primavera Luca Castiglia. PROBABILE FORMAZIONE - Juventus (4-4-2) Buffon, Birindelli, Legrottaglie, Grygera, Molinaro, Marchionni, Salihamidzic, Zanetti, Nedved, Trezeguet, Del Piero. All. Ranieri  CASSANO SALTA LA JUVENTUS - Repubblica - La Sampdoria non potrà contare su Antonio Cassano nella sfida in programma domani sul campo della Juventus. L'attaccante barese, alle prese con un risentimento muscolare alla coscia sinistra, resta a casa a scopo precauzionale. Convocati: Castellazzi, Mirante; Accardi, Campagnaro, Gastaldello, Lucchini, Sala; Delvecchio, Franceschini, Maggio, Palombo, Pieri, Sammarco, Volpi, Zenoni, Ziegler; Arnulfo, Bellucci, Bonazzoli. TIAGO LA CHIAVE PER SISSOKO - Corriere dello Sport - Sissoko-Mellberg, la Juve ora accelera. In Inghilterra si sbloccherà, in entrata, il mercato bianconero. Grazie al flop Tiago, che il Tottenham di Juande Ramos è deciso ad acquistare per 12 milioni di euro. Il ricavato della cessione rimarrebbe in terra d’albione, spostandosi a Liverpool: qui Sissoko aspetta solo l’ufficialità per andare via e trasferirsi armi e bagagli a Torino.SECCO, SPEDIZIONE DECISIVA – Alessio Secco, il ds della Juve, sarà in terra britannica all’inizio della prossima settimana per chiudere questa e l’altra trattativa, quella che vuole lo svedese Mellberg trasferirsi immediatamente in bianconero senza aspettare giugno: le parti stanno trattando, il club di Birmingham è attirato dall’offerta della Juventus e sta rastrellando il mercato cercando un difensore centrale in grado di sostituire subito Olof.ALMIRON, IL MONACO SI AVVICINA – Anche l’argentino è in procinto di andare via: il Monaco lo vuole, in prestito ora e con diritto di riscatto a luglio a 8 milioni di euro. La Juve tentenna, potrebbe accettare se tornasse subito Marchisio dall’Empoli che infatti si è premunita con l’acquisto dello svincolato (dal Cagliari) Budel.CACCIA A DIEGO: PRONTI 20 MILIONI - La Stampa - Non ci sono ancora strade spianate, ma Olof Mellberg e Mohamed Sissoko sono un po’ più vicini alla Juve. Per gennaio, s’intende, volendo puntellare, rispettivamente, difesa e centrocampo. Ieri Martin O’Neill, manager dell’Aston Villa, ha dato il permesso al club di trattare l’istantanea cessione dello svedese, pur titolare (finora) nella sua squadra: ora tocca alla Juve trovare un accordo economico che convinca la società inglese. A Torino, però, non andranno oltre il milione di euro, pure perché Mellberg arriverà gratis a fine stagione. Più complicata la trattativa per il centrocampista del Mali, ora alle prese con la Coppa d’Africa. Con la Juve c’è una mezza intesa (quadriennale da 2,5 milioni di euro), ma il ds Alessio Secco deve trattare con il Liverpool: l’ideale (per i bianconeri) sarebbe il prestito con diritto di riscatto, ma alla fine si potrebbe discutere pure di cessione a titolo definitivo. Non se ne parla alle richieste dei Reds (15 milioni di euro), ma il prezzo si dovrebbe abbassare verso la fine del mercato (sui 10). Contemporaneamente, meglio, prima, sarebbe opportuno trovare un’adeguata sistemazione (economica) a Tiago, così da alleggerire la spesa netta per l’acquisto di Sissoko. Intanto, dopo l’incontro di mercato di giovedì, la Juve ha individuato il principale obiettivo per giugno: si punta sul trequartista brasiliano del Werder Brema Diego Ribas da Cunha. Per prenderlo, la Juve ha deciso di arrivare fino a venti milioni di euro, anche se la prima offerta sarà di quindici. S’annuncia un assalto difficile, perché talento ed età (22 anni) del giocatore ne fanno uno dei più cacciati in Europa. Avendo fiutato l’affarone, da tempo, il Werder ha fissato la base d’asta a trenta milioni: anche se poi bisognerà trovare qualcuno in grado di sborsarli. Intanto la Juve s’è iscritta alla lista, ed è già una prima mossa.