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SLITTA A OGGI BORUSSIA-JUVENTUS


BUFFON INSISTE PER UN RINFORZO: "AQUILANI VALE L'ULTIMO SFORZO"Un nubifragio abbattutosi su Dortmund ha fatto rinviare l'amichevole con il Borussia. Allagato lo stadio, mezzo metro d´acqua negli spogliatoi. La gara sarà giocata oggi alle 14.30 (diretta Tv su Juventus Channel). Giocatori e Ranieri contrariati per l´inconveniente che fa slittare la preparazione. Intanto Gigi Buffon difende la campagna acquisti, ma è pessimista per lo scudetto. E chiede ancora un grande colpo: "Difendo la scelta di aver puntato sulla sostanza e anche sulla quantità dei rinforzi. Ma vorrei che arrivasse Aquilani. Il suo acquisto meriterebbe uno sforzo della società, perché è già un gran giocatore e in prospettiva può diventare uno dei tre migliori al mondo. Lo scudetto? Andrà al Milan. Ma noi non ci rassegneremo. Saremo la squadra più dura da battere perché nessuno ha i nostri attaccanti. Siamo solidi e questo è quello che conta". Nuove voci su Trezeguet: il francese che teme di giocare poco potrebbe passare alla Roma proprio in cambio di Aquilani. Ma il ds della Roma Pradè frena: "Alberto è incedibile!". Tardelli è sicuro: "Giovinco sarà l'uomo dei Giochi Olimpici"
BUFFON: "LO SCUDETTO? FIDATEVI, ANDRA' AL MILAN" - Repubblica -  Buffon, chi vincerà lo scudetto?«Il Milan, senza dubbio».Per via di Ronaldinho?«Pensavo che l´avrebbe vinto anche prima che arrivasse lui. Adesso, per loro sarà ancora più facile».E la Juve che fa, si rassegna?«Assolutamente no, ho delle convinzioni al proposito».Quali?«Difficilmente esprimeremo il gioco migliore o incanteremo il pubblico, ma saremo la squadra più difficile da battere. Chi proverà a farlo, dovrà sudare sette camicie».Quindi anche lei pensa che la vostra squadra non sia all´altezza delle migliori?«Al contrario, mi sono espresso così tanto favorevolmente su come la dirigenza si è mossa sul mercato che un mio amico, juventino sfegatato, era convinto che la società mi avesse obbligato a dire certe cose. Invece quei pensieri sono tutta farina del mio sacco».Perché si dovrebbe credere alla Juventus, dunque?«Perché quattro attaccanti come i nostri non li ha nessuno, perché Amauri è un giocatore straordinario che può fare reparto da solo e questa forza d´urto bilancia le perplessità di chi crede che ci manchi qualità a centrocampo. Per me è più importante la solidità che un livello tecnico più alto».Ma manca o no, la qualità?«Quello che potrebbe mancare è la spinta emotiva che avevamo l´anno scorso. La voglia di rivalsa non ce la possiamo più portare dietro, le cose stanno tornando normali e tutti si scorderanno di quello che è successo. Tutti tranne noi: mai dimenticheremo. Però è naturale che questo ardore si plachi un po´, che diventi più moderato. Ma il fatto che ci siamo rinforzati soprattutto a livello di quantità compenserà quel briciolo di rabbia in meno che avremo».Il Milan vincerà lo scudetto nonostante non abbia ancora un portiere designato?«Anche quello finirà per essere un loro punto di forza: tra Abbiati, Dida e Kalac, qualcuno sfornerà una stagione eccezionale. Per fortuna, non li troveremo nella finale di Champions League: con i portieri del Milan abbiamo già dato».Pensa che l´acquisto di Aquilani meriterebbe uno sforzo da parte della società?«Penso di sì, perché lui è già un gran giocatore adesso e in prospettiva può diventare uno dei tre migliori al mondo. Ma non è che noi siamo i più furbi del villaggio: queste cose le sanno anche il Milan, l´Inter e soprattutto la Roma, che infatti Aquilani non se lo farà scappare. Non sempre si può prendere chi si vuole: è un discorso che vale anche per Lampard. Se una società non vuol vendere, c´è poco da fare».Ha consigliato ad Amauri di scegliere la nazionale italiana?«No, perché sarei indelicato se lo facessi. Per me conta moltissimo il senso d´appartenenza, presumo che sia così anche per lui: ti puoi innamorare del posto in cui vivi, ma solo tu puoi sapere quali sono le tue radici».BUFFON NEL NUBIFRAGIO: "SCUDETTO AL MILAN" - La Stampa - Doveva essere la prima amichevole internazionale importante, dopo il test con il Broendby, nell’anno del ritorno in Coppa, si è risolta in un grosso impiccio che ha tolto alla Juve ogni allegria. A Dortmund ieri non si è giocato. Dalle 14,30 la città è finita sotto un nubifragio impietoso. Raffiche di vento, pioggia e chicchi di grandine grossi come olive in due ore e mezzo hanno provocato un disastro, nel quale risulta anche un disperso: i vigili del fuoco hanno dovuto intervenire in molti quartieri per salvare la gente bloccata nelle auto e nelle cantine oppure per rimuovere gli alberi caduti nei viali. Intere zone sono rimaste isolate e in particolare il vecchio stadio Westphalen, che vide i primi passi europei della Juve di Lippi: è stato rimodernato e gli hanno pure cambiato il nome, adesso si chiama Signal Iduna Park, che suona ridicolo però fa incassare al Borussia cinque milioni di euro all’anno per la sponsorizzazione. Le tecnologie d’avanguardia, cui guarda anche la Juve per il «Delle Alpi» del futuro, non sono bastate a preservarlo dal tilt. Gli spogliatoi sono stati allagati in poco tempo da mezzo metro d’acqua, il campo è diventato impraticabile e le vie circostanti erano bloccate tanto che i magazzinieri e i tecnici di Juve Channel, entrati nello stadio prima del diluvio per un sopralluogo, vi sono rimasti chiusi fino a sera, quando un furgone è riuscito finalmente a raggiungerli. Si è capito subito che l’amichevole sarebbe saltata. Alle 17,30 la decisione: il Borussia che aveva venduto 50 mila biglietti (molti agli immigrati italiani) ha rinviato il match alle 14,30 di oggi nella speranza che la situazione migliori, una scelta cui la Juve ha dovuto inchinarsi per non perdere l’ingaggio. Per Ranieri, che deve gestire un calendario di amichevoli molto denso, è un problema in più. «Dovremo rivedere la preparazione per i prossimi giorni - ha ammesso Buffon -. È stato un imprevisto sgradevole e noioso, ma non credo che aver perso un giorno di allenamento e giocare contro il Borussia a 48 ore dal trofeo Tim con l’Inter e il Milan avrà ripercussioni sul nostro lavoro. Per arrivare preparati ai preliminari di Champions l’unica strada è giocare molto, ancora più che allenarsi. E pazienza se verrà qualche sconfitta». Il portiere ha sopportato con pazienza l’inconveniente. «Avrei preferito passare la notte a casa ma quanto è successo non è colpa di nessuno. Sono curioso di vedere cosa sappiamo combinare e lo stadio di Dortmund evoca ricordi belli: a parte la semifinale dei Mondiali contro la Germania, qui ho parato due rigori al Borussia in una partita di Champions con il Parma». Buffon è convinto che la Juve abbia azzeccato la campagna acquisti. «Non saremo una squadra da prendere ad esempio per la spettacolarità e la fluidità del gioco - sostiene - comunque difendo la scelta di aver puntato sulla sostanza e anche sulla quantità dei rinforzi. L’anno scorso eravamo mossi da una sete di rivalsa che nel tempo è destinata ad affievolirsi: avere una solidità può compensare quanto abbiamo perso in ardore e in rabbia. Siamo attrezzati per giocarci da protagonisti il campionato e la Champions League, magari come il Milan che vinse in Europa partendo proprio da un precampionato anomalo e sgangherato per colpa dei preliminari». Agli Europei, lei disse che la Juve non doveva perdere un centrocampista come Aquilani ed è arrivato Poulsen. «Aquilani può diventare uno dei tre giocatori più forti d’Europa in quel ruolo e il suo acquisto merita qualunque sforzo. Però non siamo i più furbi del villaggio e il nostro ragionamento lo fa anche la Roma: capisco che non lo voglia vendere, come il Chelsea non cede Lampard. Si possono desiderare dei giocatori però non puoi fare molto quando ci sono contratti che li legano». Alla fine l’acquisto più importante sarà Ronaldinho? «Ero convinto che il Milan avrebbe vinto il campionato quando lui non c’era e a maggior ragione lo penso adesso. Il problema dei portieri? Magari saranno proprio loro a rivelarsi decisivi, come purtroppo fu Dida contro di noi in Champions League».Se la Juve non ha giocato, la Roma ha aperto la sua stagione con una sconfitta. Gli uomini di Spalletti, al primo test del precampionato, sono stati battuti per 3-1 a Bucarest dalla Steaua. Romeni in vantaggio con Moreno (8’ del primo tempo), quindi nella ripresa nel giro di 5’ uno-due con Stancu (75’) e Neaga (80’). Su punizione di Vucinic, allo scadere, l’unico centro giallorossoBUFFON: "PRENDIAMO AQUILANI" - Tuttosport - Gianluigi Buffon, intervistato da Tuttosport, resta dell'idea che Alberto Aquilani valga uno sforzo da parte della Juventus: "Lo merita da parte della Juventus. Ma anche del Milan, dell'Inter e della stessa Roma. È già un grande adesso, tra qualche anno potrà entrare nella top-list dei tre più bravi al mondo. Però immagino si tratti di una valutazione che fanno pure nella Capitale: ecco, non siamo i più furbi del quartiere, noi..."NUBIFRAGIO SCONVOLGE DORTMUND: LA GARA COL BORUSSIA SLITTA A OGGI - Repubblica Torino - Un acquazzone ha allagato lo stadio dei sogni e costretto la Juventus a galleggiare a Dortmund un giorno in più del previsto, imprigionata da una pioggia ancora più violenta di quella della fatal Perugia. L´amichevole con il Borussia, programmata per ieri pomeriggio alle 18.30, è stata spazzata via dal temporale: sulla Westfalia ha cominciato a piovere verso le 14.30, un´ora più tardi l´acqua s´è messa a scendere a secchiate, dalle quattro in poi quel che precipitava dalle nuvole, scandito da tuoni possenti e lampi inquietanti, s´è mescolato con un vento impetuoso che ha abbattuto alberi e, rimanendo nella zona stadio, ha mandato per aria transenne e bancarelle. Lo stadio dei sogni s´è allagato: non tanto il campo, zuppo ma teoricamente praticabile all´ora della partita, quanto gli spogliatoi, finiti sotto mezzo metro d´acqua e dunque totalmente inaccessibili. La dirigenza della Juventus, guidata dal direttore commerciale Marco Fassone che s´era mosso soprattutto per questo. aveva in programma per le 16 una visita guidata del Westfalenstadion, il più capiente e uno dei più moderni della Germania (qui si giocò la semifinale mondiale del 2006, quando battemmo i tedeschi ai supplementari e Del Piero segnò il gol del 2-0), recentemente ribattezzato con il nome di uno sponsor reperito dalla Sportfive, la stessa società che sta cercando chi paghi per dare un nome al Delle Alpi che verrà. Avrebbe dovuto, la Sportifive, illustrare bellezze e segreti del celebratissimo impianto tedesco, magari illuminare i bianconeri di qualche idea alla quale ispirarsi. Invece la Juve ha soltanto saputo che un temporale estivo può metterle in ginocchio anche questo gioiello dell´architettura. Ma la forza dell´acqua è stata veemente: tutte le strade attorno allo stadio sono risultate impraticabili per ore, al punto che il Westfalenstadion è rimasto isolato, insieme con i temerari che l´aveva raggiunto in buon anticipo sul calcio d´inizio della partita, fino a tarda sera: sono rimasti "prigionieri" anche i magazzinieri bianconeri e i tecnici di Juventus Channel, che era partiti alle due del pomeriggio per fare il loro lavoro e sono riusciti a tornare in albergo solamente all´ora di cena. Il Borussia ha subito deciso di rinviare la partita alle 14.30 di oggi, ma il nuovo programma è rimasto in dubbio fino alle otto di sera perché la Juve (che viaggia con i charter della AirOne) non ha trovato un volo per tornare la domenica. A quel punto il club tedesco s´è incaricato di cercare lui un aereo per gli juventini (trovato poi a tarda ora) e s´è pure accollato le spese per il giorno supplementare di vitto e alloggio. Inutile raccontare dello scontato fastidio provato dai giocatori, costretti a lunghe ore di incerta attesa nel chiuso dell´hotel di lusso che li ospitava e dal quale non hanno nemmeno potuto mettere il naso fuori. Ranieri ha di fatto perso un giorno di lavoro, dettaglio non trascurabile nella delicata fase di preparazione.JUVENTUS E LA TENTAZIONE TREZEGUET - Il Giorno - La notte di solito porta consiglio. E il tempo spesso attenua ruggini e dissapori. Nel caso di Trezeguet, però, il bicchiere sarebbe quasi colmo. Perché il bomber francese, teso come una corda di violino, starebbe meditando di cambiare aria. Come ogni estate che si rispetti, in casa bianconera il ritornello si ripete. Questa volta trattasi di qualcosa di più di un semplice capriccio. Oltre al Barcellona di Guardiola, destinazione gradita al giocatore, nelle ultime ore dalla capitale sta prendendo corpo una clamorosa quanto intrigante ipotesi: Aquilani alla Juventus in cambio di Trezegol più 5 milioni di euro. Trattasi di un’idea, che sia chiaro, che sta stuzzicando Pradè e la famiglia Sensi. IL NO della Fiorentina per Mutu ha cambiato gli scenari e a Spalletti non dispiacerebbe avere a disposizione un campione come il francese, che garantisce una ventina di gol a stagione. David vuole giocare, punto e basta. Dopo aver perso la nazionale per colpa di Domenech, teme di non sentirsi più indispensabile nella Juventus. Fino a ieri, insieme a Buffon, era uno dei titolari inamovibili nello scacchiere di Ranieri. Ma l’arrivo e l’immediata esplosione di Amauri avrebbero se non stravolto almeno alterato le gerarchie nell’attacco bianconero. Ieri, nella seconda amichevole internazionale contro il Borussia Dortmund — rinviata ad oggi alle ore 14,30 a causa di un violento nubifragio — il tecnico romano aveva deciso di puntare dal primo minuto sulla coppia Trezeguet-Amauri. Una sorta di prova d’appello dopo la bocciatura contro il Piacenza nel test di Trento. Con Del Piero, ancora indietro con la preparazione, pronto a subentrare a partita in corso, come d’altronde Iaquinta. Nel caso in cui dovesse partire Trezeguet, la società sta guardando intorno. I nomi sul taccuino di Secco sono sempre gli stessi: Huntelaar, Diego Milito e Quagliarella. Nel frattempo, la dirigenza continua a lavorare per cedere Tiago ed Almiron, diventati una palla al piede, di cui sbarazzarsi al più presto per monetizzare e fare cassa. Sempre d’attualità la pista Stankovic. In caso di passaggio del turno preliminare di Champions, Ranieri avrebbe strappato una promessa alla società, che acquisterebbe a prezzo di saldo il cartellino del serbo, nonostante la ferma opposizione dei tifosi. A proposito di mercato e di futuro. I sostenitori della Juventus, tramite un sondaggio apparso su vecchiasignora.com, uno dei forum più frequentati dal popolo bianconero, hanno fatto sapere di non gradire Van Persie come sostituto di Nedved. Perché il talento c’è già in casa e si chiama Sebastian Giovinco, la grande scommessa di Ranieri insieme a De Ceglie e Marchisio. Il 90% dei tifosi non cambierebbero la stella della nazionale olimpica di Casiraghi con l’olandese dell’Arsenal. Dopo averlo visto all’opera, come dargli torto?PRADE' (ROMA): "AQUILANI E' INCEDIBILE" - Gazzetta - Sfumato l'acquisto di Adrian Mutu, la Roma guarda avanti e cerca un'alternativa al Romeno, ma intanto il ds giallorosso Pradè svela dei retroscena riguardanti proprio la trattativa per l'attaccante viola nonché la situazione di Alberto Aquilani: "Era un giocatore della Roma a tutti gli effetti. Avevamo trovato l'accordo economico. Aveva persino rinunciato ad un milione di euro che la Fiorentina era disposta a concedergli di aumento. Alle 14 di lunedì, tutto confermato. Ho parlato con l'amministratore delegato Mencucci che mi ha dato la sua e-mail. La dottoressa Cristina Mazzoleni gli ha inviato un messaggio. Poi è saltato tutto. Ora faremo il possibile per soddisfare le richieste di Spalletti. Vuole due giocatori e proveremo a darglieli. Aquilani? Incedibile. La Juventus ha cercato di aprire una trattativa, ma l'amministratore delegato Rosella Sensi è stata chiara: Aquilani non si vende. L'Inter non ha mai fatto una richiesta ufficiale. Alberto sa che adesso abbiamo altre priorità, ma verrà il momento di affrontare la questione".JUVE, PRENOTATO CARDASCIO, GIOIELLO SUDAMERICANO - calciomercato.it - Chiusa (almeno a parole) la campagna acquisti estiva 2008, la Juventus è già proiettata in ottica futura in previsione della stagione 2009/2010. Per il prossimo anno, infatti, il club bianconero sembra aver prenotato Mathias Cardascio, promettente centrocampista uruguaiano classe '87 di proprietà del Nacional di Montevideo. Il giovane talento sudamericano, nazionale under 20 della 'celeste' e ad un passo dal trasferimento alla Lazio a gennaio, è stato visionato con attenzione negli ultimi mesi dagli scout di Corso Galileo Ferraris e trovato la piena approvazione del tecnico Ranieri, che lo considera già pronto per il calcio italiano.MERCATO SEMICHIUSO, MA JUVE, INTER E MILAN POSSONO RIAPRIRLO - Corriere della Sera - Due attaccanti per la Roma e un difensore per la Fiorentina. Il mercato delle grandi è agli sgoccioli. Le milanesi e la Juventus hanno chiuso il conto e consumano tempo ed energie nel tentativo di perfezionare qualche cessione tribolata. Casi spinosi: Almiron e Tiago. Ma attenzione alle sorprese. Da qui al sospirato ultimo giorno di trattative manca più di un mese (si chiude alle 19 del 1˚ settembre) e chi segue le evoluzioni del mercato sa che non è il caso di abbassare troppo la guardia. Cosa potrebbe muovere le acque apparentemente stagnanti? Magari Lampard. L'Inter lo aveva messo al centro del suo progetto. Adesso lo ha rimpiazzato con il ghanese Muntari, ma non ha smesso di pensare a lui. Una dolce ossessione. Senza la smania di restare con un buco in mezzo al campo. Branca e Oriali, gli uomini del mercato nerazzurro, sono scettici. Per loro, Lampard è un sogno destinato a rimanere tale per altri dodici mesi, ammesso e non concesso che il giocatore, a lungo andare, non decida di accettare le proposte di rinnovo firmate da Abramovich e Kenyon: 10 milioni di euro per 5 anni. Difficile che la proposta sia davvero così ricca e altrettanto difficile che Lampard voglia impegnarsi. Ma se Branca e Oriali sono pessimisti per l'immediato, a Palazzo Durini c'è chi non ha smesso di pensare positivo: «Vediamo cosa succede», ha sibilato l'a.d. Paolillo durante la presentazione dei calendari, lasciando aperta una finestra. Sperare nel classico colpo di scena di fine estate non costa niente. Basta non abbassare la guardia e farsi trovare pronti. Lampard a Milano libererebbe Dejan Stankovic. La Juve fa sapere di aver chiuso il mercato in entrata, ma se il d.s. Alessio Secco riuscisse in tempi ragionevoli a liberarsi di Almiron (la Samp in prestito lo prenderebbe, la Fiorentina invece ha congelato il discorso) e Tiago, un pensierino sul serbo potrebbe farlo. Anzi, per la verità, lo ha già fatto. Stankovic è inviso alla tifoseria, ma Ranieri applaudirebbe l'investimento. Con Lampard e Muntari in organico, l'Inter potrebbe cedere Stankovic persino in prestito oneroso. Un affare. Da valutare e casomai consumare dopo Ferragosto. La Juve, nel frattempo, deve risolvere uno spinoso caso interno: l'insofferenza di Trezeguet. Il francese, corteggiato a distanza dal Barcellona, patisce la concorrenza di Amauri. Ma nella ricca rosa juventina ci sono anche Del Piero e Iaquinta e la concorrenza rischia di far saltare gli equilibri. Soprattutto quello di Trezeguet, intrigato dall'idea di giocare nella Liga… Anche al Milan giurano che il mercato in entrata s'è chiuso con Ronaldinho. Galliani, sotto sotto, pensa di essere il favorito per il prossimo campionato, ma la schiena di Nesta scricchiola e Ancelotti è preoccupato. Due le strade: bloccare la cessione di Simic oppure puntellare il reparto con un nuovo innesto. I rossoneri avevano avviato un discorso con il San Paolo per Miranda sul quale ha lavorato anche la Fiorentina. Sempre in Brasile e sempre al San Paolo, con cui i rapporti sono stretti sin dai tempi della felicissima operazione Kaká, Galliani e Braida potrebbero rivolgersi per un acquisto dell'ultima ora. Leonardo ha consigliato Alex Silva, 23 anni, valutato tra i 3 e i 4 milioni di euro. Una spesa tutt'altro che abissale. La sorpresa della Fiorentina potrebbe essere una cessione in più, da affiancare a quelle già preventivate di Papa Waigo e Dainelli. Non Osvaldo, magari Santana che piace sempre agli inglesi del Tottenham. Oppure Pasqual sul quale il Napoli è sempre in pressing. Soldi per finanziare l'ultimo sforzo di una campagna acquisti da 50 milioni: Burdisso.TARDELLI: "GIOVINCO SARA' L'UOMO DEI GIOCHI" - Gazzetta - «Il segreto per vincere le Olimpiadi? Avere qualità e testa. All' Italia la qualità non è mai mancata. La testa sì». Marco Tardelli oltre alla testa e alla qualità, cosa fa la differenza? «Un gruppo affiatato e ben equilibrato in ciascun reparto. Ovviamente, ha un ruolo molto delicato anche la preparazione che precede l'inizio del torneo. Ai giochi olimpici si gioca ogni due giorni: se non ci arrivi a posto fisicamente ti sbattono subito fuori».Quanto contano i fuoriquota? «Io non li ho mai amati. Non si sa mai con quale spirito arrivino né se siano pronti a mettersi davvero in gioco».Casiraghi e Zola hanno portato Rocchi.«Ottima scelta. E' un ragazzo serio e intelligente e credo che possa davvero fare da catalizzatore dello spogliatoio. Poi, Rocchi in area e fuori è davvero forte. E crea anche tanti spazi per gli altri».Brasile e Argentina sono le ammazza-torneo? «Probabile, anche per la rose che mettono in gioco. Ma dopo il bronzo colto da Gentile e i suoi ad Atene, la sorpresa potrebbe essere l'Italia».Chi sarà l'uomo del torneo di calcio all'Olimpiade? «Giovinco».