JUVENTUS

DUBBIO NEDVED


Pavel Nedved: lascia o raddoppia?Ancora incerto il futuro dello straniero con più partite nella storia bianconera. L'agente: «Nulla è impossibile, dovete chiedere alla Juve»E il Presidente Cobolli Gigli sul futuro tecnico: "Abbiamo una rosa di nomi giovani"E intanto come nuovo tecnico spunta anche il nome di Allegri.....
Abituato a porre condizioni, se non minacciare divorzi, stavolta Mino Raiola dovrà accettarne, se vorrà regalare l’ultimo anno juventino a Pavel Nedved, il suo cliente. L’asso ceco, che aveva annunciato l’addio al pallone dopo la gara d’andata con il Chelsea, potrebbe infatti meditare l’ennesimo ripensamento: il club tuttavia non farà follie, o sforzi diplomatici per trattenerlo, come s’è visto nelle ultime stagioni, con rialzi di qualche migliaio di euro o cene fino a mezzanotte. Se Pavel vuol rimanere ancora un anno, la Juve è felice, ma il contratto sarà tendente al minino - cioè dimenticarsi i due milioni di euro richiesti - con l’ipotesi di guadagno molto legata ai premi, per risultati o rendimento. Raiola, il procuratore di Nedved, ne dovrebbe già discutere oggi con il ds Alessio Secco: si vedrà. Un altro dei cinque samurai in bilico, ma per ben diverse ragioni, è David Trezeguet, ufficialmente in vetrina, a sentire Giovanni Cobolli Gigli, ieri a Milano per la Lega: «Trezeguet è un grande campione - ha spiegato il presidente bianconero - e vedremo se si presentano occasioni di mercato interessanti per lui e favorevoli per noi». Concorda, nella sostanza, Antonio Caliendo, che insieme al padre di Trezeguet, Jorge, cura gli interessi dell’attaccante: «Non ho l’ufficialità della volontà di cedere David - ha detto il procuratore - ma ascoltando le parole di Cobolli Gigli non posso fare a meno di registrarle. Certo, di fronte a un’offerta vantaggiosa che eventualmente venisse formulata alla società dovrebbe aggiungersi anche la possibilità di offrire al giocatore un ingaggio vantaggioso: non bisogna infatti dimenticare che David ha un contratto in bianconero ancora di due anni». L’ostacolo, al solito, sono i soldi, perché Trezegol ha uno stipendio sostanzioso (oltre i quattro milioni) che pochi in Europa possono permettersi, soprattutto per uno reduce da una stagione praticamente passata a sedere a causa dell’operazione alle ginocchia e, poi, alla rottura con il tecnico. Il primo bivio arriverà già la prossima settimana: «Ci sarà un incontro tra la Juve e noi, e solo dopo comunicheremo la nostra decisione. E non c’è solo il Marsiglia di Deschamps, che lo conosce molto bene». Di certo, David è molto scontento della stagione: «Lui è sempre un campione del mondo, un campione europeo - ha aggiunto Caliendo - ha vinto tanti scudetti e si è aggiudicato la classifica cannonieri anche in Italia. Certamente non è felice della panchina. Diventare una riserva o addirittura una terza scelta mi sembra irriverente per un giocatore come lui». Per comporre la squadra, invece, la Juve sta cercando un terzino sinistro, visto che Molinaro potrebbe restare fuori per circa quattro mesi. Qualche pensiero si può fare per Fabio Grosso, 31 anni, che però ha due anni di contratto a Lione (e servono 5-6 milioni per liberarlo) e per Andrea Dossena, 27, deludente a Liverpool, che lo prese per 10 milioni; ma i bianconeri continuano a sondare il mercato in cerca di giocatori in scadenza di contratto.___________________________________________________________________I tifosi bianconeri dovranno attendere ancora per sapere chi sarà l’allenatore della Juventus il prossimo anno. «In questo momento non c’è un candidato preferito ad un altro - ha spiegato il presidente Giovanni Cobolli Gigli arrivando in Lega per la consueta riunione delle società di serie A del giovedì - ma ci sono una rosa di nomi su cui Blanc sta riflettendo».«Ora - ha aggiunto - pensiamo all’ultima partita di campionato, la prossima settimana penseremo all’allenatore». In tanti fanno il nome di Luciano Spalletti. Per Cobolli può essere uno di quelli sui quali si sta riflettendo. «Ripeto, Blanc ha tanti nomi in testa e non ce n’è uno che ha maggiori probabilità. Tireremo le somme la settimana prossima. Per il momento, siamo orientati su allenatori giovani a meno che non salti fuori qualcosa la settimana prossima. Per ora io mi documento». Ma quante sono, si cerca di indovinare, le probabilità di una conferma di Ciro Ferrara? «Ha ridato forza e volontà all’ambiente - risponde Cobolli - Ha vinto una partita e adesso deve vincerne un’altra».Anche per quanto riguarda il mercato, la società bianconera è in attesa di sciogliere alcuni nodi. Intanto per cominciare bisognerà capire cosa vorrà davvero fare Pavel Nedved. «Non si ritira? È stato lui a dire addio più volte quest’anno - sottolinea il presidente juventino -. Io quando lo vedo in campo penso che sia ancora una grandissimo atleta. Se adesso vorrà rimanere dovrà venire a trovarci. Per il momento però a quanto ha detto si ritira». Più certezze invece per quanto riguarda Vincenzo Iaquinta: «Non partirà sicuramente. Blanc ha lavorato con lui per rivedere il suo contratto». Pandev? Mi piace, lo vedo giocare bene per la Lazio e so che non dovrebbe giocare domenica e per questo lo apprezzo ancora di più». E su Trezeguet: «E' un grande giocatore per il quale vedremo se si prospettano occasioni interessanti per lui e favorevoli per noi».(La Stampa online)___________________________________________________________________L'allenatore del Cagliari piace a Secco, mentre Blanc ci riprova con Wenger Seguito a lungo, il cagliaritano ha avuto un colloquio con l’ad. Al primo contatto il tecnico dell’Arsenal ha detto no. Rangnick piaceva in autunno
Fosse per il prover­bio, godrebbe lui, il terzo, che insinuandosi fra i due litigan­ti, li frega entrambi. In realtà decide Jean Claude Blanc, con l’ausilio di Alessio Secco, e quindi è più facile che il terzo sia incomodo e che il nome giu­sto venga pescato fra quelli di Conte e Ferrara. Però, atten­zione all’effetto sorpresa, ma­gari ricordandosi quando esat­tamente cinque anni fa, in un triste mattino di maggio (era appena mancato Umberto Agnelli) la clamorosa notizia dell’ingaggio di Fabio Capello sulla panchina della Juventus sorprese l’intero popolo juven­tino al risveglio. Non sarebbe una novità, insomma. LA VOCINA - L’indiscrezione striscia negli ambienti bianco­neri da qualche giorno. E il pri­mo nome che è spuntato nei dintorni di Corso Galileo Fer­raris è quello di Massimiliano Allegri, allenatore rivelazione del Cagliari del miracolo. Blanc è rimasto colpito dal mo­do con cui l’allenatore dei sar­di abbia incassato senza fare una piega cinque sconfitte con­secutive, sia finito sull’orlo del­l’esonero (con Cellino presi­dente, poi...) e, nonostante tut­to, abbia saputo ricompattare la squadra intorno al suo pro­getto e inanellare una serie im­pressionante di risultati positi­vi, portando il Cagliari a ridos­so della zona Uefa. Per altro, fra i risultati positivi dei rosso­blù, c’è anche il successo all’O­limpico di Torino, quando la Juventus di Ranieri venne sconfitta per tre a due, con tre reti in contropiede, preparati con intelligenza da Allegri che fu il primo a scoprire il punto debole della difesa alta ranie­riana, cogliendo una storica vittoria (mancava da qua­rant’anni). STRANGER - L’altra vocetta che circola nell’ambiente ju­ventino è che ci sia anche un allenatore straniero in aggua­to sulle speranze di Conte e Ferrara. Il nome di Arsene Wenger viene naturale, per­ché è stato effettivamente con­tattato da Blanc, dopo che la sua candidatura era stata avanzata nel corso del Cda fiu­me del 12 maggio, quando lo stesso Carlo Sant’Albano si era incaricato di parlarne con John Elkann, a quanto pare favorevole all’ipotesi. NEL PALLONE - Ma attenzio­ne anche ad altri improbabili, ma interessanti nomi che sono finiti nel calderone delle idee. Per esempio Ralf Rangnick, giovane allenatore dell’Hof­fenheim, rivelazione della Bundesliga che aveva detto, in tempi non sospetti, di essere seguito da osservatori juventi­ni.(TUTTOSPORT)