JUVENTUS

E' ARRIVATA LA SCELTA DEFINITIVA


E' CIRO FERRARA IL NUOVO (MOLTO RELATIVAMENTE) ALLENATORE DELLA SIGNORACOMUNICATO JUVE - "E' ufficiale: Ciro Ferrara è il nuovo allenatore della Juventus. Prosegue così l'avventura in panchina del tecnico che ha guidato la squadra nelle ultime due partite del campionato appena concluso"."Ferrara, che ormai della Juventus è una colonna, ha ricevuto la fiducia della dirigenza e si è reso disponibile per questa nuova ed entusiasmante sfida: allenare la squadra con cui da giocatore ha vinto tutto e alla quale è rimasto fedele, guidando negli ultimi tre anni il Settore Giovanile della società. Il suo contratto da allenatore della Juventus ha durata biennale".L'accordo, di durata biennale, avrà effetto dall'1/7/2009 al 30/6/2011. "Per la Juventus - è aggiunto - si tratta di una scelta autorevole e pienamente adeguata agli obiettivi e alla tradizione della società. Un uomo legato alla Juventus e alla sua storia di successi, un allenatore giovane, che in questi anni ha maturato esperienza manageriale all'interno della società e una visione internazionale del calcio grazie al lavoro all'interno dello staff tecnico della Nazionale campione del mondo".LA SCHEDA DI FERRARA - Ciro è nato a Napoli l'11 febbraio 1967; cresciuto nelle giovanili del Napoli, ha esordito in serie A il 15 maggio 1985. Con i partenopei ha giocato per dieci anni, mettendo a referto 323 presenze e 15 gol e vincendo due scudetti, una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Nel 1994 arriva il suo passaggio alla Juventus di Marcello Lippi, dove comincia un nuovo ciclo che durerà fino alla fine della carriera da calciatore. In bianconero gioca 358 partite in undici stagioni, vincendo tutto: 5 scudetti, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Coppa Uefa, una Coppa Italia, una Supercoppa europea e 4 Supercoppe italiane. Si ritira nel 2005, dopo aver fatto la sua 500esima partita in serie A.Terminata la carriera da calciatore, entra a far parte dello staff tecnico della Nazionale come collaboratore tecnico del ct Marcello Lippi e dal 2006 è anche responsabile del settore giovanile della Juventus. Il 18 maggio scorso assume per la prima volta la carica di allenatore della Juventus, anche se siederà sulla panchina solo per le ultime due giornate di campionato dopo l'esonero di Claudio Ranieri. Finalmente oggi l'annuncio ufficiale: Ferrara sarà l'allenatore della Juve per i prossimi due anni.LE PRIME PAROLE DEL NEO TECNICO BIANCONERO - "Non pensavo qualche tempo fa di fare l'allenatore. E' stata determinante l'esperienza del Mondiale perché ho riassaporato certe emozioni. Non è che uno nasce allenatore, ci si può diventare ed è stato così. Non è detto che uno debba partire facendo l'allenatore, anche il tipo di percorso fatto da me (ex responsabile del settore giovanile bianconero, ndr) o da Leonardo nel Milan (ex dirigente, ndr) può essere positivo".LA RISPOSTA A RANIERI - "Ranieri dice che le ultime due gare le vinceva la Juve anche senza allenatore? Ha ragione: io avevo promesso 7 punti e ne ho ottenuti solo 6, cercherò di fare meglio la prossima stagione".FUTURO TRA TATTICA E DIEGO - "Il brasiliano è un giocatore che tatticamente va assecondato con un modulo diverso da quello degli ultimi due anni. Valuteremo poi con la società gli uomini adatti a svolgere il compito di giocare accanto a lui. Ma non gli costruiremo, come dicono, una squadra attorno. Anche i grandi campioni devono mettersi a disposizione della Juventus. Il modulo? La difesa sarà quella con la linea a quattro, tre centrocampisti e una mezza punta con due attaccanti: 4-3-1-2, si può dire. Ma possiamo fare anche il 4-3-2-1 o il 4-2-3-1".IL CALCIO DI CIRO.... - "Il mio calcio è fatto di grande movimento, elevata qualità tecnica e condizione fisica sufficiente a reggere fino alla fine della stagione. Quest'ultimo aspetto è molto importante e lo curerò in maniera particolare, perché vogliamo giocatori che garantiscano continuità. Se poi la squadra si diverte a giocare, il possesso palla per più tempo possibile è la strada giusta. Non è facile farlo in Italia, ma vorrei proprio una squadra che sappia giocare con moduli diversi, ma che sia affamata quando la palla non ce l'ha e allo stesso tempo cattiva quando la palla ce l'ha".CIRO E IL MERCATO - "Trezeguet resta o parte? Non ho parlato con nessuno di cessioni o acquisti. Per il mercato ci sono persone preposte. D'Agostino è un giocatore di grandissima qualità. Quanto guadagnerò? Il giusto: il contratto non è un problema di certo. Non c'è stata alcuna trattativa sul contratto, Blanc ve lo confermerà".PAROLA ALLA SOCIETA': PARLA BLANC - "La decisione è maturata in questi giorni, abbiamo lavorato molto e poi deciso. Abbiamo visto in maniera discreta persone che volevamo vedere e sentire. La nostra decisione è stata guidata dalle qualità di Ciro. Tre settimane fa ha dimostrato carattere e presenza, ha risposto subito a nostra chiamata con una disponibilità, un cuore e una qualità di lavoro e uno staff che ha dimostrato in 15 giorni le qualità, sicurezza e determinazione, per portare avanti la Juventus. L'unica garanzia che aveva tre settimane fa era essere su un elenco molto ristretto che avevamo per il futuro e lui si è giocato la sua chance alla grande. E' una decisione in linea con il progetto che è quello di un legame molto forte tra settore giovanile e prima squadra".Fonte Eurosport