Mr.K torna...forse..

Capitolo 32 - L'alba


Il mio sguardo è attonito, rimango con la bocca aperta pronta ad accogliere le eventuali mosche estive che dovesserocapitare nei pressi. Bianca si alza, e si allontana, fa due passi a grandi e decise falcate, si gira...mi fulmina con lo sguardo, mi volta le spalle e sparisce. ho subito la sensazione che non la rivedrò mai più, un mix di nostalgia ante litteram, e la voglia di trasformare  e scoprire qualcosa che rimane pendente e irrisolta.la riccia mi guarda "ho detto qualcosa che non va?"io sorrido. non so quanto sia veramente ingenua, o quanto nasconda un pericoloso diavolo sotto quell'abito da santarellina...è maliziosa, o forse imprudente, ma rimane sexy e fresca come una rosa rossa appena colta..."ma scusa...te vai così...bella bella in giro a fare...pompini?"in quel mentre arriva Olga, quasi investe con il suo giunonico intercedere la ricciolina, che è costretta a farle spazio, anche se rimane comunque ad impedirle la libera via. Olga continua a sorridere...il suo non è uno sguardo geloso come quello di Bianca, ma di sfida, di competizione. poggia una mano sulla spalla della riccetta, ha una mano lunghissima, e con l'altra mi afferra il collo, sento le dita che si avviluppano sul mio collo. mi tira...e mi bacia in bocca,questa sera sono destinato ad essere tirato, sbatacchiato quà e là, anche se questo di sbattimento...è gradito e piacevole, mi tornano in mente le onde del mare, la sabbia, il sole accecante...riapro gli occhi...e Olga pure sta andando via, ma la sua scia è solida come la sensazione e la presenza del sesso...la riccetta non si è scomposta granchè...mi fissa divertita, devo avere l'aspetto un pò stralunato. si avvicina...credo mi stia per baciare, si lecca un dito e mi cancella gli sbaffi di rossetto di Olga. "comunque piacere...mi chiamo Elsa"io sono svagato, la serata ha preso la piega dell'ebbrezza alcoolica...stralunato le rispondo " e io sono ka..." con la coda dell'occhio vedo di nuovo passare Kera...mi alzo di scatto, quasi rovesciano lo sgabellone di acciaio "scusami un attimo..." parto, e mi sento subito una zavorra, Elsa mi ha afferrato la mano e segue fedele i miei passi...non so se ha capito che sto inseguendo un'altra donna, ma non mi molla..."vengo con te..." aggiunge, come se la manetta al polso che mi ha messo non fosse già un segno evidente.arriviamo nella sala principale, ma siamo di nuovo ad un punto morto. non vedo più nulla...in lontananza lungo un corridoio buio, vedo un'ombra dal passo sicuro...potrebbe essere lei, mi riattivo, riparto, ed Elsa mi insegue...mi sorregge, mi spinge...ecco una novità...anzichè tirarmi...mi spinge...spero che non lo faccia dal sedere...mi potrei piegare in due per il dolore...volto dietro un arco, e una scalinata buia, ci porta ad una terrazza, poi da quella parte un'altra scalinata che va in direzione di un torrione. cosa potrebbe mai condurre Kera qui su...arriviamo e la torre termina con degli archi sulla vallata circostante. la luna è piena e azzurra ammanta il bosco di spettrale riverbero, Elsa non mi segue più ora dondola il suo peso da un piede all'altro...si avvicina..."devo pagare il mio debito...una promessa...è una promessa.." si getta in ginocchio, e comincia ad armeggiare con la mia cintura...io la fermo. sono un pò in imbarazzo. la tiro su "ma che è sta storia?"...la ricompongo, la mia cinta penzola...caduca...lei mi guarda, ha l'occhietto vispo...mi punta il dito, e lo infilza nel mio petto ---continua---causa sonno, e donna che mi ha accalappiato...sono costretto a continuare domani!