Mr.K torna...forse..

CAP 35 - Roma


Roma, in agosto è un luogo anomalo. Il centro pullula di turisti che vivono la città in modo strano, fanno strane cose, si bagnano i piedi enlle fontane, si beano delle fontanelle, assaporano il gelato ad ogni gelataio o stanno seduti nelle piazze a sorseggiare un cappuccino negli orari più impensabili...tutto intorno, è il deserto. i quartieri più ricchi sono desolatamente vuoti, i bar chiusi, i ristoranti chiusi, tutti approfittano per i refittings...se vuoi bere una coca ti attacchi, fortuna che ci sono le fontanelle...e l'acqua sgorga fredda senza andare in ferie...in realtà queste ssno solo le mie esperienze, visto che sono appena arrivato all'aereoporto, e l'aereoporto è uno di queli luoghi che muta meno nell'arco dell'anno...a parte il fatto che oggi vomita fuori montagne di romani abbronzati, arrostiti abbrustoliti...le donne con delle ostinate treccine caribiche, sombreri in testa, infradito ai piedi...voglia di mostrarsi agli altri chissà, forse faccio anche io questo effetto un pò scemo aqgli occhi deglia altri.sono indeciso se andare dritto al ministero, o passare per casa che tutto sommato è di strada.in realtà ho scoperto che questo mestiere non fa per me, e in più non sto rispondendo alle email...ma mai come in questi giorni stanno chiedendo le mie consulenze...ad un paio ho sparato alto.ad una società tedesca ho chiesto 450 euro a sopralluogo...mi hanno risposto che va bene, se comincio i primi di settembre.E' un progetto che ne prevede 30 di sopralluoghi nella fase inziale. Tornerei a fare quello che so fare, non questi intrighi...queste fughe, e tutti questi insuccessi.se sbaglio in quel campo, al limite creo un black-out, invece in questo di ambito. beh. c'è solo dolore. un'altra società mi ha offerto un part-time da 1500 euro, più benefit e premi...com'è strana la vita, quando io ho cercato il lavoro...lui si è negato...e invece ora......senza contare che ho preso un colpo di fucile...e non rientra nei miei prossimi passi lasciare i miei figli orfani! passo per casa, al mio ingresso il solito effetto strano del rientro. casa sembra più piccola, poi più grande, mi si dimensiona intorno allargandosi e stringendosi, fino a calzarmi. e scopro di non aver più mutande, la governante...pensando giustamente che le mie fossero troppo vecchie deve averle buttate...e così sono a secco...devo andare al centro commerciale...a ricomprarmele.mi metto un costume, e vado al ministero. fa calduccio con il costume...speriamo di non rimorchiare qualcuna...ch penserebbe del mio costumino arena da piscina??? mi presento all'ingresso, un carabiniere mi indica la strada. la porta carraia ha dei vetri blindati, è spessa. Minacciosa e molto spessa. penso che reggerebbe l'urto di un razzo, peccato che non funziona. il motore è arrugginito. salgo lo scalone, il soffitto a volta affrescato il palazzo è d'epoca...ha un cortile interno che affaccia su un giardino storico. meraviglioso quanto assurdo che il ministero della difesa abbia una location così altisonante, con alte palme e cactus esotici. la ghiaia nel cortile bianchissima.negli uffici c'è un capitano in divisa, e un maggiore in borghese...mi chiedono di rilasciare un rapporto, e così mi metto a scrivere su un computer che mi mettono a disposizione in una stanzettaloro avevano due bei pc nuovi, e uno studio con scrivanie di pregio. a me hanno dato un vecchio cimelio, e le poltroncine sono di tre colori diversi. per carità...stesso colore ad essere precisi, ma tre tonalità e tre modelli diversi. mi colpisce anche la lampada al soffitto, potrebbe essere un bellissimo pezzo liberty. o una patacca clamorosa. nessuno credo lo sapr mai, c'è puzza di sigaretta e fumo stantio.scrivo, scrivo, ogni tanto entra qualcuno che si presenta...io sono un pò fuori fase, e molto fuori contesto...ho ormai deciso. alla prima occasione buona, do forfait...e mi dimetto.non mi ricord i nomi di quelli che sono venuti, non sono mai stato molto fisionomista. e poi ormai sono sul piede di partenza, anche se sono appena arrivato.il primo è un tipo strano...reparto informatico...ha un maglioncino di lana, anche se fanno trentotto gradi...e una disdicevole quanto ispida barbetta. insomma è brutto.poi mentre vado a cercare un gabinetto incontro quello che chiamano Gulliver...è alto circa due metri, ha una circonferenza del collo che sembra un barile di petrolio...e una pancia rotonda. nonostante sia un ciccione non sembra impacciato, anzi...è tipo i lanciatori del peso...tanta panza, e altrettanta sostanza.il gabinetto, è scassato, la luce entra da una finestrella in alto, che ha due vetri rotti e uno incastrato, e agganciato con del nastro adesivo. E' ovvio che non siamo alla CIA della televisione, esco dal bagno, giro due corridoi entro di volata in quello che sembrava essere il mio ufficio...una donna in divisa, con la coda. alza gli occhi. ha davanti il computer, ma sta facendo non so che lavoro su un faldone con la copertina in cartone rigido rosso con su il timbro segretissimo. è tutto così anacronistico, che sembra una brutta copia della realtà.anche se in tutto quel bruttore risplende lei, o meglio...la sua bellezza. sembra sia stata segregata in questo ufficio da due giorni, ha gli occhi stanchi, i capelli sporchi...mi accenna un sorriso, la guardo..."che fai questa sera?" le dico. le parole mi sono scappate via dai denti, potrebbe essere il mio capo...o che ne so io, ma ormai è fatta...e sorrido...lei mi sorride, prima fa una faccia stizzita poi senza parlare...mi indica la portaio mi avvio verso l'uscita, sono convinto che mi fermerà prima che io esca, sono troppo vanesio per subire una sconfitta, ma supero l'uscio e non vengo richiamato.comincio a pensare di essere arrivato nel mondo reale, un oò mediocre, senza picchi...con i colori sbiaditi. rimango fuori della porta sorridendo dell'immagine della bella carabiniera, che capelli al vento corre al mio collo a braccia protese..arriva un sms ... "atterro Olbia, settimana prossima. se puoi passarmi a prendere in aereoporto, manda conferma. baci. baci. baci. Clara" nella stanza che ho appena lasciato sento un colpo enorme, una esplosione. salto dentro, e vedo lei che ha semplicemente tirato un pugno alla scrivania."mi stai spiando?" mi dice con due occhi aguzzi come pugnali"veramente mi sono fermato a leggere un sms..." la verità alle volte è meno credibile e interessante di una bella bugia...e infatti lei continua a pensare che la stessi spiando. si legge nei suoi occhi.mi chiama con il dito, io mi avvicino con circospezione. ha ancora il pugno chiuso e mi sembra mezza matta, ad occhio e croce potrebbe tirarmelo in faccia...mi fa segno di mettere la mia mano sulla scrivania...sotto il suo pugno. che sia un rito di iniziazione, mi tira una caracca sul palmo per vedere se urlo o meno?sorride e acciglia un occhio "cow boy...non avere paura...metti la mano giù...." la sfida è più forte di me, metto la mano sotto la ghigliottina...continuerei a sorridere come uno scemo anche se mi infilzasse con uno spillone.la mia mano è aperta, le nocche poggiano sul legno, mi fa scivolare qualcosa nella mano. mi chiude il pugno intorno a questo qualcosa...mi stringe la sua piccola mano intorno alla mio pugno, una stretta calda, prolungata, sensuale...e ripete il gesto della porta...con aria di malcelata soddisfazione.esco e incontro il barbetta..."conosciuto la mantide?" sogghigna viscido...io rispondo con un cenno incomprensibile e proseguo per il corridoio. infilo la mano in tasca e rilascio il prezioso che contiene nella tasca.questo posto è inquietante, quando esco vedo cos'è.