Mr.K torna...forse..

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Uscii dalla hall l'aria condizionata, i marmi rosati e la suonatrice in abito tipico e movenze elganti con il Sueng lasciavano il passo all'umidiccio e alla cruda realtà dell'esterno. I cristalli blu delle vetrate specchiavano e filtravano tutto cambiando e abbellendo i colori dell'esterno. Il Chao Phraya maestoso e incredibilmente giallo, scorreva imponente lasciando scivolare sul suo corso lente chiatte stracolme, e veloci barchine colorate. L'albergo imponente, con un ordine di vegetazione sopra il piano bar che fuoriusciva direttamente dalle superfici vetrate, faceva da contrasto a qualche palazzo malridotto ma affascinante e ipnotico con quelle forme naturali, e i colori semplici.I bambini facevano i tuffi nel fiume limaccioso, le donne lavavano panni e stoviglie nel fiume ocra, e io avevo caldo, un caldo asfissiante...il desiderio dell'acqua era fortissimo.L'acqua il mio elemento di elezione. Il mio elemento naturale.Ai lati dell'albergo i vigilantes e le telecamere stabilivano una linea invisibile ma consistente e presente tra il dentro e il fuori, ma sul terzo lato c'era il fiume, trafficato e al contempo protettivo.Alla fine, mi tolsi la maglia che ripiegai con cura su una panchina, e le ciabatte che allineai sotto la maglia. Misi i piedi sul bordo, e spiccai un salto formidabile. braccia tese, corpo teso, entrai in acqua dritto come un dardo.l'acqua fresca e il suo potere corroborante, mi spinsero a fare tre bracciate sott'acqua...e poi emersi...e sul bordo c'era valentina la moglie di raffaele...