Mr.K torna...forse..

CAP 27 - Il party


Sento bussare alla porta, mi tiro su a razzo. Devo essermi riaddormentato, cosa che mi capita molto raramente. Penso subito a Kera, forse è tornata, anche se in realtà sono consapevole che non la rivedrò mai più, del resto certe cose vanno così e non ci si può far nulla. Non ho neanche il rimpianto, so che la vita scorre. e amen. arrivo alla porta, senza far rumore e mi rendo conto ancora una volta che sono senza pistola. mi metto nel bagno, e chiedo "chi è?" do un'occhiata intorno per vedere se riesco a procurarmi qualcosa per difendermi"cuggì...ma che dormi ancora?" apro e vedo che lui è già pronto "hai fatto al valigia? torniamo a Budapest, i tuoi saranno pure partiti ma questa sera..." comincia a fare movimenti di bacino..."che c'è stasera?" gli volto le spalle, mi infilo la maglia, raccolgo la valiga"come che c'è stasera...dico...hai battuto la testa nella doccia stamattina??" e comicia a cavalcare un ipotetico puledro imbizzarrito...si smanaccia anche una chiappa emettendo fischi e urla...la porta si apre, io mi giro di scatto, lui rallenta la cavalcata...entra una donna di servizio...guarda lui vestito da checca che sta ancora facendo il mambo con il bacino...e io in mutande con i pantaloni in mano...le scappa un sorriso...ci chiede scusa, e si chiude la porta alle spalle...mio cugino si gira verso di me...mi guarda..."certo che te c'hai proprio la faccia da checca!!" poi va al mini bar, si scola un bottiglino e si sganascia dalle risate..."dai...sono pronto usciamo..." mi prendo la valigia...sono arrivato con una sacca e riparto con una samsonite...chiudo la porta e vedo che la donna di servizio ha appeso il cartellino non disturbare...guardo mio cugino...e ricominciamo a ridere come due cretini.nel parchegglio ci sono due range rover, sul primo saliamo noi, e l'altro ci segue..."Eva?" chiedo..."partita all'alba...sarà già a casa, dice che non aveva le scarpe per questa sera...e che se non ne trovava un paio adatto, le avrei dovuto noleggiare un aereo per Milano..." prende le mani e mima un aereoplanino che sbatte le ali..."un aereo...per un paio di cazzo di scarpe....le donne...." sbuffa alza gli occhi al cielo "dicono di essere perfette....mah...""ma stasera...sarà mica la festa che mi dicevi" aggiugo io con fare interrogativo"e certo! Come no...mi hanno assicurato Lapo, e forse George..." dagli occhi era molto soddisfatto "pensa che figata...mi sono fatto mandare dalla PR le conferme, e non abbiamo mandato gli inviti ai VIP... entreranno e il personale all'ingresso li riconoscerà a vista. niente braccialetti, timbri cartoncini!""Wow! mi sembra innovativo! e noi?""noi? VIP! ovviamente...Franco mi ha chiesto un invito per lui e per due amiche..." mica ci sarà pure Olga...penso...e ripenso...Le auto sfrecciano silenziose, fuori c'è sole limpido, chiaro, una bella giornata. io ovviamente nella mia sacchetta, infilata nel mio nuovo valigione ho 4 cose...dovrei fare il punto della situazione...ci sono parecchi numeri fuori posto nei miei conti, anzi ad essere precisi non quadra nulla. e devo anche rientrare a Roma, al ministero...la venezuelana...continuo a non avere contatti diretti con i miei responsabili, è tutto successo così in fretta...Il nostro autista rallenta, Vlad che siede davanti mette mano alla pistola e sistema qualcosa sotto i piedi. sbricio è il calcio di un mitra. di fronte a noi a trecento metri nel bel mezzo della campagna c'è un furgoncino fermo a margine della strada, un canneto color verde oro al suo lato.L'altro range rover ci sorpassa con un fumone nero gasolio, e vola a rotta di collo verso il furgoncino, i vetri abbassati. Il nostro autista si getta dietro e lo segue ravvicinatamente, appena arriviamo in prossimità del furgoncino, il nostro fuoristrada prende contromano e chi è alla guida con sapienza tiene sempre l'altro fuoristrada tra noi e il furgoncino. poi apre tutto gas, e siamo di nuovo in testa a centottanta chilometri orari.ci lasciamo alle spalle lo scampato pericolo, nella concitazione mi sembra di aver visto una donna con i capelli lunghi. Kera. ma non può essere. c'erano parecchi bambini che facevano pipì sul canneto...con canottierine e cappellini mentre noi sfrecciavamo a tutto gas, con le armi senza la sicura puntate contro di loro...mio cugino sta diventando parecchio accorto, e non mi dispiace. anche i ragazzi sono vestiti elegantemente, e i range rover neri hanno il loro fascino.entriamo in villa, scendiamo dai mezzi "alle sette pronti, che alle otto comincia la prima performance" dice mio cugino enfatizzando la parola performance, e sbiascicando la parola straniera a perfezione, sale i due scalini che danno sulla vetrata d'ingresso poi si gira di scatto "ti ricordi...quella faccenda che ti avevo detto di mia nipote??"al sentire quelle parole, mi torna alla mente il fatto, ma soprattutto si rimette in moto il mio sistema cardiovascolare... sento il fuoco dentro... "si che mi ricordo" sputacchio mentre rispondo"oggi pomeriggio vorrei andare in quella scuola...vieni?""cento per cento..."