Il blog di kairosMusica, immagini, fatti |
Kairos non ha una chioma fluente,
ha solo un lungo ciuffo sula fronte.
Passa velocemente
grazie alle sue possenti gambe e alle sue grandi ali.
Qualche volta è a partata di mano,
ma se non riesci ad afferrarlo al volo,
non lo prenderai più, neanche per i capelli.
Non passa molte volte nella vita degli uomini.
PROVERBI ARABI
La prima volta che mi offendi è colpa tua, la seconda volta è colpa mia.
Prima di entrare pensa a come uscire.
La collera tra fratelli è feroce e diabolica.
Chi è guercio ha pietà dei ciechi
Cinque sono i gradi per giungere alla saggezza: tacere, ascoltare, ricordare, agire, studiare.
L’uomo più ricco è quello che sa cosa fare il giorno dopo.
Bisogna che il caso rivolti la formica perché essa veda il cielo.
Una volta finita la cena, non si stima più il cucchiaio.
La spada ha due fili taglienti, la lingua ne ha cento.
Se un uomo vince in battaglia mille guerrieri e un altro uomo vince solo se stesso, è quest’ultimo il più forte.
Il piacere dell’uomo grande è poter fare felici gli altri.
L’amicizia che nasce dall’amore è meglio dello stesso amore.
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Post n°55 pubblicato il 19 Febbraio 2015 da kairos27
L'ultima tango a Parigi narra la storia d'amore tra due sconosciuti che si lasciano travolgere dalla passione in una casa disabitata dove si sono incontrati per caso. La storia procede tra momenti di passioni travolgenti e qualche piccola prepotenza da parte di lui, mi riferisco alla scena con tavoletta di burro e alla relativa sottomissione di lei che subisce con il relativo piacere.
Nei loro incontri nessuno sa dell'altro, non conoscono neanche i loro nomi. I momenti d'amore e di passione sono sempre più travolgenti. Poi, un giorno lui decide di presentarsi per rendere concreta la loro storia e lei, dispiaciuta di aver conosciuto la sua identità, va via lasciandolo.
Cosa era successo? Era termina la fase misteriosa dell'amore? Quando si sa tutto dell'altro, l'amore si trasforma, ben che vada , in affetto?
Non saprei dire se è proprio così, ma ci deve essere molto di vero. Perché, infatti, ci innamoriamo di uno sconosciuto e quasi mai di una persona che conosciamo da sempre? Perché di lui o lei non sappiamo nulla e ci colpiscono solo la voce, i gesti, lo sguardo e i suoi ferormoni?
Questo uno degli argomenti che proverò ad affrontare, potrebbero servire al racconto che mi sto accingendo a scrivere, ne ho già scritti due, per raccontare le emozioni dei miei personaggi.
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