Cinema

Il calcio in Europa sfiora i 17 miliardi di Euro di ricavi


Nonostante le notevoli turbolenze economiche, il mercato del calcio - secondo la 21esima edizione dell’Annual Football Finance 2012 di Deloitte - continua a crescere in termini di ricavi raggiungendo i 16,9 miliardi di Euro (+4%) nella stagione 2010/11.Le cinque principali leghe europee – Bundesliga (Germania), La Liga (Spagna), Ligue1 (Francia), Premier League (UK) e Serie A (Italia) - hanno registrato una crescita dei ricavi, per un totale complessivo pari a 8,6 miliardi di Euro (+2% rispetto alla stagione 2010/11).Le top 5 europee a confronto: Premier League “regina”, Serie A al 4° posto La Premier League inglese continua a essere la prima lega, generando entrate maggiori rispetto a tutti i campionati calcistici del mondo, con ricavi che hanno raggiunto nella stagione 2010/11 i 2,5 miliardi di Euro (in crescita del 12% in termini di Sterline). Complice anche l’andamento della Sterlina nei confronti dell’Euro, il campionato inglese ha incrementato il divario (769 milioni di Euro di differenza) dal secondo classificato, la Bundesliga tedesca.La Liga spagnola ha raggiunto 1,72 miliardi di Euro di fatturato segnando un +5% rispetto al campionato 2009/10. Tale crescita è stata raggiunta grazie all’incremento di 47 milioni di Euro di ricavi commerciali (+10%) e di 39 milioni di Euro dai diritti televisivi (+5%).Real Madrid e Barcellona, insieme, hanno generato più della met dei ricavi complessivi della Liga spagnola (54%), facendo di essa la lega più polarizzata d’Europa.I ricavi della Serie A italiana sono aumentati di € 21 milioni (+1%) giungendo a 1,55 miliardi di Euro, per cui l'Italia rimane in quarta posizione davanti alla Ligue1 francese, i cui ricavi hanno raggiunto i 1,04 miliardi di Euro, registrando l’unico segno negativo (-3%) tra le “big five” leghe europee. Pos Campionato Paese Ricavi (€mld)., Dario Righetti, Partner Deloitte e responsabile Consumer Business, ha commentato: “La conferma della crescita per la stagione 2010/11, seppur di portata inferiore rispetto alla crescita media registrata nell’ultimo decennio (+7%), dimostra la continua capacit di resistenza dei migliori club calcistici agli impatti della crisi economica internazionale. In particolare, i nuovi contratti televisivi finalizzati nel corso della stagione 2010/11 nella Premier League e in Serie A rendono tali campionati sempre più attrattivi, aumentandone sempre più l’audience.” Costi di gestione ancora elevati in vista del Fair Play Gli stipendi complessivi delle “big five” leghe europee sono aumentati di oltre €100 milioni (+2%) superando i 5,6 miliardi di Euro nella stagione 2010/11, con differenti tassi di crescita tra le principali leghe europee.L’Inghilterra ha registrato l’incremento più alto nel costo dei salari, raggiungendo 1,77 miliardi di Euro, mentre La Liga (1,01 miliardi di Euro) e i club tedeschi della Bundesliga (923 milioni di Euro) hanno visto crescere tali costi del 4%.Nel campionato francese permane il livello di stipendi più basso (777 milioni di Euro) rispetto alle altre nazioni, mentre la Serie A vede scendere la quota degli stipendi del 2% rispetto alla stagione 2009/10, scendendo a 1,16 miliardi di Euro.Per la prima volta in ben tre delle “big five” il rapporto stipendi/ricavi ha superato il 70%. Rispettivamente Inghilterra (70%), Francia (75%) e Italia (75%).La Bundesliga tedesca è rimasta il campionato più redditizio d'Europa, con un incremento dei profitti operativi che sono passati da 138 milioni a 171 milioni di Euro.La Premier League inglese ha raggiunto profitti operativi per 75 milioni di Euro, aumentando il proprio gap dalla Bundesliga tedesca (171 milioni di Euro)., La Serie A e la Ligue1 rimangono in perdita.In particolare, in Spagna, escludendo Barcellona e Real Madrid che hanno generato importanti profitti operativi, sei dei club iscritti alla Liga inizieranno la stagione 2011/12 in amministrazione controllata.“Il controllo dei costi - prosegue Righetti - continua a essere la sfida più grande per le societ di calcio europee. Il rapporto costo dei tesserati/ricavi delle “big five”, principale indicatore di performance finanziaria, è incrementato di 6 punti percentuali nel corso degli ultimi cinque anni, passando dal 60% al 66%. Va dunque accolto con favore l'intervento della UEFA su base pan-europea per incentivare e aiutare i club a controllare i costi operativi in un’ottica di maggior sostenibilit futura”.Infatti, il nuovo requisito di raggiungimento del “punto di pareggio” richiesto dal Fair Play finanziario della UEFA, si applicher per la prima volta ai bilanci che chiuderanno nel 2012, per quelle societ che si qualificheranno per le competizioni UEFA della stagione 2013/14.In particolare, i club dovranno quindi concentrarsi sul garantire un maggiore allineamento tra costi e ricavi, al fine di avere una sufficiente flessibilit per far fronte ad una eventuale riduzione dei ricavi. Dallo studio Deloitte emerge come la crescita dei ricavi delle “big five” europee nella stagione 2010/11, considerando la nota recessione economica vissuta, è un risultato impressionante. La fedelt dei tifosi e la partnership continua con le emittenti e gli sponsor, dimostrano che lo sport più popolare al mondo rimane più attraente che mai. Il calcio della massima serie europea è uno dei prodotti più desiderabili della televisione e, in termini di entrate, il calcio continua a raccontare una storia di successo economico in quasi tutti i principali paesi europei. Tuttavia, la grande sfida del calcio rimane sempre la necessit di un maggiore controllo dei costi operativi, in particolare ingaggi e stipendi dei giocatori., Il ruolo dei diritti televisivi I ricavi da diritti televisivi nelle “big five” europee sono aumentati del 3% superando i 4,1 miliardi di Euro, e rappresentano circa il 48% dei ricavi complessivi dei cinque campionati principali.In particolare, in Inghilterra, Italia e Francia più della met delle entrate sono generate dai soli diritti televisivi.“Il ritorno alla ripartizione collettiva dei diritti televisivi – ha affermato Riccardo Raffo, partner Deloitte - da slancio al fatturato della Serie A e i nuovi accordi raggiunti con le emittenti televisive contribuiscono ad un bilanciamento dei ricavi tra i club. Permane comunque la forte concentrazione dei ricavi derivanti dalla cessione dei diritti ai Media (Francoforte: - ) rispetto a quelli provenienti dalla vendita di biglietti e da altre attivit commerciali. Confermo quanto sostenuto negli ultimi due anni: se i nostri club vogliono migliorare la loro posizione devono investire maggiormente in strategie idonee a incrementare anche i ricavi derivanti da fonti alternative ai diritti Media insieme al controllo dei costi e in particolare degli ingaggi ai tesserati”.Aumenta il peso dei ricavi commerciali, diminuisce quello dei biglietti Dalla ricerca Deloitte emerge come i ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso allo stadio sono diminuiti del 2% scendendo a 1,8 miliardi di Euro nel 2010/11 e rappresentano il 21% dei ricavi dei cinque principali campionati.Nella Premier League inglese (610 milioni di Euro) rappresentano circa il 40% in più rispetto al concorrente più vicino, La Liga spagnola (428 milioni di Euro).I ricavi commerciali sono cresciuti del 5% raggiungendo 2,7 miliardi di Euro e rappresentano il 31% dei ricavi complessivi delle “big five”. Tale crescita è stata sostenuta principalmente dai più grandi club inglesi e spagnoli., La presenza media per partita è aumentata per la Bundesliga (a 42.100) e per la Premier League (a 35.400). Nella Ligue1 è scesa per la terza stagione consecutiva arrivando (per la prima volta dalla stagione 2002/03) al di sotto della soglia dei 20.000.La decisione della UEFA di organizzare in Francia Euro 2016, rappresenta un'importante opportunit per molti club francesi di rinnovare i loro stadi per aumentare le presenze e i ricavi.“La Bundesliga – afferma Dan Jones, Partner dello Sports Business Group di Deloitte - ha la più alta media di presenze/ricavi da stadio tra le leghe del calcio europeo (42.100). Ciò, unitamente all’incremento dei ricavi commerciali (+5% rispetto alla stagione 2009/10), ha favorito il consolidamento del suo secondo posto in termini di ricavi. Lo spot UEFA per la Champions League dal 2012/13 e l’aumento del 50% nei diritti televisivi nazionali a partire dal campionato 2013/14 contribuiranno all’ulteriore crescita dei ricavi del campionato tedesco che si identifica come il vero “rivale” della Premier League inglese.” Guardando al giro d’affari dei campionati al di fuori delle “big five”, lo studio Deloitte mette in evidenza come le leghe emergenti siano la Russia (614 milioni di Euro), la Turchia (515 milioni di Euro) e l’Olanda (431 milioni di Euro).