kallide § azioni

Prego?


 
Sinceramente non capisco se è una questione solo mia o se è oggettivamente reale. Parlo della mia difficoltà a interpretare e, ancora meglio, a decodificare i discorsi, anzi le parole di mio marito.Si parla addosso, mormora ma ad un volume alto,non so come ci riesca. Questa cosa non ha soluzione di continuità, cioè lui ha sempre qualcosa da dire, che presuppone però risposte, argomentazioni a sostegno delle sue tesi, che, quando non arrivano, diventano invettive. Ovviamente anche contro di me che non sono come lui, in breve.La verità è che io non lo capisco, non decifro le parole, intuisco qualche frase e deduco. Un po' come quando guardo il Davide Letterman show, non capisco un gran chè, ogni tanto acchiappo una frase, la comprensione della quale mi riempie di soddisfazione per il tempo rimanente alla fine dello spettacolo e così mi perdo tutto. Succede la stessa cosa a casa mia. Ho provato degli escamotage,  tipo parole chiave. Dice per esempio "statali" e so esattamente qual è il file e che cosa si vuole sentire dire e perciò dico la frase giusta al momento giusto, così lui per 3 secondi si tranquillizza. Se non che la vis polemica, che pure alberga comoda in me, non mi consente di essere sempre conciliante e allora ,inconsciamente, dico tutto il contrario di quello che dovrei e così parte una specie di talk show di bassa lega sui diritti civili e politici e sulla importanza delle rivoluzioni della fine dell'ottocento in Europa, per esempio. Con le conseguenze fisiche tipiche delle coppie rodate, cioè gastriti e affini.Lui si giustifica dicendo che parlando con me è come se parlasse con se stesso, quindi non si impegna molto a  essere chiaro, e io mi giustifico dicendo che anni di tentativi per riuscire a sentire il frullìo delle onde al posto delle sue frecciate, stanno dando grossi risultati...ora devo affinare la tecnica però...