kallide § azioni

La coscienza frattale


Credo che ognuno di noi abbia una vocina interiore che di tanto in tanto si fa sentire. Forse qualcuno la chiama coscienza, altri intuito, sesto senso. Dipende dalle circostanze in cui si fa sentire e che cosa dice. Ora non penso che quanto sto per dire sia solo una mia ipotesi e non me lo auguro nemmeno. La mia, voce interiore, non si capisce mai da che parte stia. Ovvero mi aspetto che quando sono in preda agli istinti si faccia viva e che mi ricordi di fermarmi, per esempio quando mangio troppo, o quando mi impigrisco troppo. Ma è silente e si fa sentire invece quando, in preda al razionalismo, ci sarebbe bisogno di istintività. E allora mi dice :« digli che ti è mancato, che gli vuoi bene , che ti dispiace ... » . Ovviamente la ignoro! Dove si fa l'estate si fa l'inverno ...Altre volte mi spinge a non scoraggiarmi di fronte ad un ostacolo, ma anche mi ricorda l'impossibilità di certi desideri.  Insomma ogni volta che formulo un pensiero associato ad emozioni lei è lì che propone il contrario. Questo é anche plausibile, ma perché essere costantemente bastion contrario? Non è mai prevedibile, non è la voce della saggezza, almeno in una parvenza di senso oggettivo, non è la voce dell'instinto, è solo una rompiballe...Potrebbe essere dunque solo un cambio di posizioni, lei è l'esterno e io l'interno, semplicemente è intrinsecamente l'opposto di come sono abitualmente. Comincio a pensare che la sua vera natura non sia di saggezza atavica, ancestrale e karmica , bensì una mera contrapposizione ,in quanto l'entità è fatta dai due opposti e perciò se io sono bianca oggi, lei mi suggerirà nera e viceversa ...Che cavolo ... questo vorrebbe dire che mi hanno dotato di coscienza oppositiva /negativa.Mi sarei accontentata di una neutra...