Le mie emozioni.....

8 marzo


Prima di tutto noi donne dobbiamo sapere che la violenza ed il maltrattamento non sono naturali, che non siamo nate per soffrire.che nessuno ha diritto a picchiarci, insultarci, violentarci.Tanto meno la violenza può essere una formaper esprimere affetto.E' necessario iniziare a creare nuove relazioni basate sulla solidarietà, il rispetto e la tolleranzatra uomo e donna. Certamente la donna ha di che dolersi della situazione di subalternità a cui è costretta e la volontà di emancipazione e di uguaglianza con l'uomo, a cui aspira è, non solo legittima, ma sorretta da pressoché universali e autorevoli dichiarazioni di Organizzazioni Internazionali, umanitarie, sociali, politiche; Carte dei Diritti; Costituzioni. Tanti proponimenti, tante parole, tante dichiarazioni... inutili, poiché non è sufficiente la volontà di giustizia per ottenerla, in quanto essa è strettamente legata alla realtà socioeconomica in cui si trova. Solo una società mirata alla collaborazione, che non gestisce l'economia come un fatto privato, ma la finalizza ai bisogni del popolo al quale restituisce servizi sociali e vita dignitosa in cambio del suo lavoro può affrontare risolutivamente il problema della donna: solo la collettivizzazione dei mezzi di produzione può portare all'eliminazione di ogni forma di oppressione di classe, razziale e di sesso. ......solo alcuni spunti di riflessione, nessun giudizio, nessuna conclusione, la consapevolezza di quanto, come donne che parlano alle donne, siamo tutte chiamate a far conoscere davvero i mille volti delle altre donne.