IL MIO TEMPO

Post N° 168


C’è uno straordinario racconto di Kafka del 1917, “Il ponte” (Die Brücke): “Ero rigido e freddo; ero un ponte gettato sopra un abisso. Da questa parte erano conficcate le punte dei piedi, dall’altra le mani: avevo i denti piantati in un’argilla friabile. Le falde della mia giacca svolazzavano ai miei fianchi….