IL MIO TEMPO

Post N° 489


Il nostro modo di essere italianinon ci consente di risolvere i problemi,ma solo di trovare delle “scappatoie”,proporzionali alla posizione sociale in cui ci troviamo. Parliamo, discutiamo di tutte le cose accettabili o meno, del nostro paese,del posto di lavoro, della scuola..tra colleghi, tra amici, in famiglia,chi ha un blog sempre di più nel blog…(e per un attimo non pensiamo a chi non può accedere a internet..)ma, in concreto, non spostiamo nulla di un millimetro. E’ utile parlare perché così non perdiamodi vista gli argomenti…ci teniamo informatie ci illudiamo di usare la nostra testa..di avere le nostre idee, i nostri valori..di essere propositivi..ma in realtà siamo un bel gregge mansuetoche si lascia convincere da ciò che ci disturba meno. Anche se non è al primo posto tra i problemi della vita,la Benzina verde a 1,4 euro al litro…ci dovrebbe far dire basta non uso più l’automobile..e non la uso più…non la uso più?E poi mi attacco al tram..Si organizza uno sciopero sul posto di lavoro,e non aderisce mai la maggior parte dei lavoratori,perché è meglio non perdere una giornata di paga..rispetto a perdere a poco a poco i diritti..e il valoredei nostri stipendi…Come si fa ad arrivare a fine mese con lo stipendio medio?Beh con le scappatoie:chiediamo prestiti..facciamo qualche extra per arrotondare..e comunque si tira la cinghia…ma è pazzesco..eppure è così..e scendiamopiano piano, di girone in girone, verso il basso..Non facciamo altro che dirci che la lettura,la cultura sono elementi di enorme ricchezza e, volendo,accessibili, ci sono biblioteche, ci sono mostree iniziative gratuite..ma agli italiani interessa?O interessa lo “spettacolo” del processo di Erba ? O il gossip… Siamo fiduciosi di aver trasmesso ai nostri figliun’educazione adeguata, e sappiamo che possonoandare tranquillamente a vedere scusa se ti chiamo amore,perchè questo film non cambierà néle loro idee, né la loro vita…perché è quello chehanno visto da quando sono nati a ora che conta..Eppure tanti ragazzi sbocciano in manifestazioni di disagio,di violenze, di abusi, di bullismo, di sofferenze, di non rispetto per se stessi e per il prossimo..e c’entra si l’educazione della famiglia.. Se c’è una risposta, può stare nelle prime cinque righe..anche se l'intenzione non è, come si suol dire, fare di tutta l'erba un fascio..certo ci sono le eccezioni..