IL MIO TEMPO

Post N° 567


RAFFAELLO
Le Càriti, che i Romani chiamavano Grazie, non si sa di preciso se figlie di Zeus ed Hera, o di Zeus e dell'Oceanina Eurinome*, "colei che regna sugli spazi"; erano le dee della venustà e della vita gioconda e serena. Secondo Esiodo erano tre: Eufrosine, la letizia; Aglaia o Aglea, lo splendore; e Talìa, la prosperità; ma a Sparta se ne veneravano due sole: Cleta e Faenna; ed ad Atene pure due: Auxo, colei che favorisce la crescita, ed Egemone, colei che guida. Vengono solitamente raffigurate mentre ballano, nude o coperte da veli; come simboli avevano gli strumenti musicali e i rami di mirto e di rose.